L'wemilia Romagna rende omaggio al cinema di Marco Bellocchio, organizzando nelle sale d'essai della Regione una rassegna dedicata alle pellicole del grande regista. Non si poteva non iniziare dal cinema Jolly 2 di San Nicolò, dove ieri sera è stato presentato "I pugni in tasca", film che ha lanciato Bellocchio. "E' un film che ha 44 anni - ha detto il regista durante la presentazione -, ma credo che il nucleo di violenza rappresentato dalla famiglia protagonista di questa pellicola, sia ancora attuale. Ed è per questo che, dopo aver resistito per anni all'idea di trarne una riduzione teatrale, ho deciso di realizzarne una, insieme a Stefania De Santis. L'idea è nata questa estate a Bobbio: Ambra Angiolini avrà la parrte che era di Paola Pitagora, e mio figlio Piergiorgio Bellocchio quella di Lou Castel".

Il cinema di Marco Bellocchio sarà in rasseggna, sempre al mercoledì e al gioevì, al cinema Jolly 2. Stasera è la volta di "Sbatti il mostro in prima pagina", con Gianmaria Volontè. Inizio ore 21 e 30.

Il cinema Jolly 2  di San Nicolò organizza, in collaborazione con la F.I.C.E. (Federazione Italiana Cinema d'Essai) e S.N.C.C.I. (Sind. Nazionale Critici Cinematografici Italiani), una rassegna dedicata a Marco Bellocchio. Guarda il video.

La presentazione del cinema Jolly2

L’aver scelto “Immagini del potere” come titolo della rassegna dei film di Marco Bellocchio non è stato per essere coerenti con il suo ultimo film Vincere, ma perché il “potere” – e la sua immagine – sono una delle costanti dell’opera cinematografica del nostro autore. Potere e violenza sono due elementi riscontrabili nella maggior parte dei film del regista piacentino, che di volta in volta non vengono affrontati passivamente e con rassegnazione dai suoi personaggi, che al contrario esplodono, con animo ribelle, ad urlare la propria verità in faccia ai loro aguzzini. Il potere è rappresentato nei suoi film non da chi lo esercita, ma dall’immagine di chi lo ha. Così in film come Sbatti il mostro in prima pagina il potere della stampa è dato dall’immagine degli avvenimenti, non importa se distorti, non importa se inventati, che vengono smerciati all’opinione pubblica. In Marcia trionfale, dove è il grado del capitano Asciutto, a rappresentare il potere che esercita sia sulla moglie che sul soldato Passeri; oppure il potere della magistratura ostentata dal giudice Malatesta ne La condanna che a poco a poco si ritorcerà contro di lui. E così dicasi del potere della Chiesa, rappresentato dal vice-rettore Corazza nei confronti del giovane Angelo, in Nel nome del padre e così via. Oggi, siamo sommersi dalle immagini; tutto viene filtrato da esse trasfigurando la realtà e dando profili distorti delle persone grazie a ciò che costruiscono i media, siano essi giornali o telegiornali. La forza di chi ha il potere e ci governa non è costruita su fatti reali, ma sulla loro immagine. Bellocchio nel proporci Vincere, non vuole darci delle risposte al riguardo, ma al contrario ci pone degli interrogativi, ci fa riflettere, attraverso la storia di Ida Dalser, perdutamente innamorata di Benito Mussolini fino a che la sua esistenza non verrà definitivamente cancellata, mentre “Lui”, al contrario, attraverso una rapida metamorfosi – sempre più potente e amato dal popolo – diventerà il Duce, trasformandosi da “uomo” in “immagine”.

L'elenco dei film in rassegna: I pugni in tasca (2 dicembre), Sbatti il mostro in prima pagina (3 dicembre), Marcia Trionfale (9 dicembre), Gli occhi, la bocca (10 dicembre), La balia (16 dicembre), L'ora di religione (17 dicembre), Vincere (23 dicembre).