Il parere contrario della commissione di garanzia non ha fermato lo sciopero indetto dalla Filcem Cgil alla centrale di Caorso. La mobilitazione convocata per la giornata di oggi si è tenuta ugualmente, e i sindacati si dicono soddisfatti della riuscita. "Sapevamo che non avremmo rispettato i tempi previsti per l'indizione dello sciopero - afferma Mario Cabrini (Filcem) -, abbiamo spiegato motivazioni e modalità della mobilitazione al prefetto, chiarendo bene che sarebbe stata ugualmente garantita la sicurezza dell'impianto e dei cittadini. E infatti non siamo stati precettati".
In giornata hanno fatto visita alla centrale i commissari di Sogin Mazzuca e Nucci, che non hanno potuto, però, incontrare i lavoratori. In merito alle polemiche nate nei giorni scorsi con il sindaco di Caorso, Fabio Callori, che accusava i sindacati di aver adottato un comportamento irresponsabile (leggi qui la sua posizione). Cabrini inviata il primo cittadino ad un confronto pubblico, per spiegare le reciproche posizioni. "Callori - conclude il sindacalista - sembra essere più interessato a Sogin che al suo ruolo di sindaco di Caorso".
"Il nostro non è uno sciopero politicizzato - puntualizza Floriano Zorzella (Filcem Cgil) -: la mobilitazione viene discussa ed approvata in assemblea. I lavoratori possono esprimersi liberamente, ed anche votare contro. Non è questo il caso: lo sciopero è stato condiviso".
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