Della trasferta di Modena con il Sassuolo rimane innanzitutto il ritorno alla vittoria dopo nove partite, tante ne sono passate infatti dal successo in casa dell’Albinoleffe. E anche allora, appunto, si trattò di una partita in trasferta: i biancorossi hanno ad oggi ottenuto più punti (8) fuori casa che al Garilli (5).

Rimane un enorme passo avanti in classifica con tanto di aggancio alle quartultime, vale a dire Reggina e Mantova, a quota 13. La distanza dalla quota salvezza si è ridotta, in attesa dei recuperi della quattordicesima giornata, a soli due punti: quella che solo due settimane fa appariva una situazione disperata sembra ora assolutamente recuperabile, soprattutto se si considera il momento delle avversarie. L’Ascoli e l’Albinoleffe sono in caduta libera, il Cittadella sembra rientrare nella normalità dopo una partenza sorprendente, Gallipoli e Crotone non sembrano imprendibili.

Rimane la seconda prestazione convincente consecutiva, dopo quella contro il Torino di domenica scorsa, contro due tra le più accreditate formazioni della categoria. In entrambi casi non si è notato un grande divario in campo, con un Piace che si è anzi fatto preferire agli avversari non solo sul piano della corsa e dell’aggressività, ma anche su quello dell’organizzazione di gioco e delle individualità. Anche sabato si è vista una squadra giocare, almeno nel primo tempo, un gran calcio.

Rimane la prima rete in serie di B di Simone Guerra, il ragazzo di San Nicolò che sembra un predestinato. Rete bella ed importante, dopo l’errore decisivo contro il Toro, a dimostrazione di carattere e autostima, elementi che il nuovo mister sembra aver dispensato a piene mani, in pochi giorni di lavoro.

Rimane la prova maiuscola di Davide Moscardelli, autore del primo gol e dell’assist delizioso per il raddoppio. Non è chiaro nel calcio quanti indizi costituiscono una prova, ma sembra evidente che il Mosca sia un giocatore ritrovato: grande notizia, perché l’attaccante nato a Mons può essere con Nainggolan l’uomo decisivo della rinascita di questo Piace “italo-belga”.

Rimane la sensazione che il Piace abbia davvero girato pagina con l’arrivo di Ficcadenti. Siamo sempre stati convinti – e l’abbiamo scritto - che Piacenza, al di là di tutto, sia un posto dove ci sono tutte le condizioni per portare avanti un progetto a lunga scadenza, un progetto di calcio coraggioso e coerente. Castori alle prime difficoltà ha smesso di crederci, e la squadra lo aveva seguito in un calvario fatto di indecisioni, ripensamenti e timori.  

Rimane ora da concentrarsi sul prossimo, delicatissimo incontro: al Garilli arriva l’Ascoli per quello che è diventato un autentico scontro diretto. I marchigiani, reduci da un periodo disastroso (due punti nelle ultime otto partite), hanno ieri esonerato il tecnico Pane per sostituirlo Pillon, uno dei nomi più gettonati per la panchina biancorossa due settimane fa. Rimane da sperare che il cambio di allenatore non sia anche per i nostri prossimi avversari la soluzione di tutti i problemi.