Andrà in scena stasera (posti esauriti) l’atteso spettacolo che vedrà sul palco Ascanio Celestini con “Il Razzismo è una brutta storia”. Si tratta di uno spettacolo teatrale che l’attore ha prodotto appositamente per l’Arci Nazionale. Si parlerà del pregiudizio della diversità proprio attraverso il linguaggio razzista sostenendo che inventare il diverso è una capacità tutta culturale ed totalmente innaturale. Appuntamento dunque al Salone “N. Mandela” della Camera del Lavoro (Via XXIV Maggio 18) alle ore 21,30.
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Il razzismo è una brutta storia. Si intitola così lo spettacolo che l’autore di “Scemo di guerra” e di “Pecora nera” porta in giro per l’Italia. Debutto a Viterbo, il 24 settembre, al Cine-teatro “Il Genio”. E poi il 20 ottobre al Circolo Arci di Grassina (Firenze), il 21 all’Auditorium Paganini di Parma, il 22 al Cenacolo francescano di Lecco, il 19 novembre alla Camera del Lavoro di Piacenza, etc… Ultima data a Bagno di Romagna, Teatro Garibaldi, il 29 novembre. Una tournée pensata come una campagna contro il razzismo. Promossa dall’Arci, con la collaborazione della Casa Editrice Feltrinelli.
Un viaggio nel linguaggio razzista, usato con incoscienza o con compiacimento. Nei tic, negli automatismi, nelle paure («che poi sono le stesse nostre») del razzista medio. Quello che proprio perché è consapevole di vivere un conflitto inizia dicendo «Io non sono razzista...». Imparare a fare l’orecchio alle sue parole - spiega Celestini - è lo scopo dello spettacolo: «Perché è come in guerra, una partigiana mi ha raccontato che quando le hanno sparato la prima volta non capiva perché non riconosceva il rumore delle pallottole». Ecco allo stesso modo - dice Celestini - noi dobbiamo imparare a riconoscere il «rumore del razzismo». Entrare in certi automatismi e scardinarli. Impadronirsi della narrazione che sta dietro a certi comportamenti. Perché il razzismo, appunto, è anche e soprattutto una «gran brutta storia». Un modo mistificatorio di raccontare l’altro. «Goebbels diceva: “Ripeti una bugia molte volte, alla fine la trasformi in una verità”».
Appuntamento dunque al Salone “N. Mandela” della Camera del Lavoro (Via XXIV Maggio 18) alle ore 21,30.
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