L’azienda sanitaria tra procedimento disciplinare e processo penale: è questo il titolo di un importante convegno in due giornate in programma a Piacenza venerdì 20 novembre e martedì 1 dicembre. L’evento, dedicato ai dirigenti sanitari delle Aziende e agli avvocati, mira ad approfondire la complessa tematica dei percorsi che si possono attivare all’interno dell’ente quando un proprio dipendente compie un reato.

      “Le situazioni – spiega Mario Giacomazzi, dirigente del settore giuridico dell’Area risorse umane dell’Ausl di Piacenza – possono essere molteplici. Un operatore può infatti compiere un reato al di fuori del rapporto di lavoro con l’azienda, di qualsiasi genere (dal furto a delitti più gravi): anche questa circostanza ci sono comunque ripercussioni interne. Altro caso è quando invece il dipendente compie un illecito mentre sta svolgendo la propria attività: i casi più eclatanti sono quelli di peculato, corruzione, concussione, abusi d’ufficio”.

      Dopo le recentissime novità  introdotte del decreto legislativo 150 del 27 ottobre 2009 (la cosiddetta riforma Brunetta) entrato in vigore appena il 15 novembre, sono stati chiamati relatori d’eccezione per fare chiarezza sull’argomento.

      La prima giornata di convegno, in calendario per venerdì 20 novembre alle ore 9.30 in Sala colonne (nucleo antico dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza) vede l’introduzione del direttore amministrativo Ausl Francesco Magni.

      Due gli ospiti di rilievo dell’evento: Lorenzo Broccoli, funzionario regionale e negoziatore Aran e il docente universitario (nonché avvocato) Sandro Mainardi.

      Il primo, direttore generale centrale del servizio Organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica dell’Emilia Romagna, è componente tecnico del Comitato di settore del Comparto sanità (organo che fornisce obiettivi e priorità per la contrattazione collettiva).

      Broccoli interviene sulle prospettive per i prossimi rinnovi contrattuali alla luce della “riforma Brunetta” rispetto alle novità che riguardano il procedimento disciplinare.

      
      L’avvocato Mainardi, uno tra i massimi esperti nazionali del settore, nonché vice direttore della rivista “Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni” e autore di molte pubblicazioni, relaziona sui rapporti tra procedimento penale e procedimento disciplinare per il personale delle aziende sanitarie dopo le recenti modifiche normative di ottobre. Mainardi, ordinario di diritto del Lavoro nell’Università di Bologna, è membro del Comitato di settore, organo che deve confermare la validità del licenziamento di un dirigente da parte dell’Azienda.

      “Fino all’entrata in vigore della riforma Brunetta – spiega ancora Giacomazzi – l’Azienda doveva attendere l’esito del procedimento legale prima di poter avviare iniziative interne. Oggi invece l’ente può avviare un procedimento disciplinare e arrivare anche al licenziamento. Poi, una volta pronunciata una sentenza, si può valutare la congruità dell’iniziativa interna con l’esito del procedimento legale”. 

      La seconda giornata di studio, in calendario nella stessa sede martedì 1 dicembre, focalizza invece l’attenzione sul ruolo dell’Azienda sanitaria nel processo penale. Intervengono due avvocati del Foro di Piacenza, Cosimo Maria Pricolo e Antonio Trabacchi.

      Tanti gli iscritti alle due giornate: si tratta soprattutto di dipendenti delle Ausl di tutta l’Emilia Romagna (vista l’estrema attualità dell’argomento) ma anche di funzionari di Comuni e della Provincia. Attesi anche rappresentanti dei sindacati e avvocati.

      L’iniziativa è promossa dal dipartimento amministrativo dell’Ausl di Piacenza (unità operative Affari generali e Risorse umane) in collaborazione con l’unità operativa Qualità e formazione (dipartimento degli Staff).