In merito alla rottura delle trattative per l’accordo decentrato 2009, l’Amministrazione Comunale esprime, attraverso la seguente nota, il rammarico per la situazione di tensione venutasi a creare, ritenendo però necessarie alcune precisazioni.
“L’Amministrazione non si è in alcun modo sottratta al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, con cui auspica, anzi, di riprendere un percorso di dialogo e di ascolto reciproco, con la serenità e i toni pacati che ha sempre cercato, per altro, di mantenere. In secondo luogo, il mancato accoglimento delle richieste avanzate dai sindacati non è in alcun modo frutto di contrapposizioni pregiudiziali, né della volontà di risparmiare sulle risorse umane, che è invece intento dell’Amministrazione tutelare e valorizzare al massimo”.
“Purtroppo – prosegue la nota – le normative vigenti connesse al Patto di stabilità non consentono margini di trattativa. Da mesi vengono fatte presenti da parte dell’assessore al Bilancio e al Personale, alle rappresentanze sindacali, i problemi legati alla finanza locale, a cominciare dall’applicazione del contratto collettivo nazionale che prevede, per l’Amministrazione, la facoltà di incrementare il fondo di produttività solo se l’ente rispetta determinati parametri per il costo del personale: il Comune di Piacenza, avendo applicato il Piano occupazionale concordato con i sindacati, privilegiando il maggior numero possibile di assunzioni, ha ampiamente superato il vincolo di legge, per cui non ha questa possibilità. Anche per quanto riguarda il recupero degli incentivi previsti dalla legge Merloni, l’Ente non ha discrezionalità alcuna: questo provvedimento è stato assunto dal Governo, stabilendo che i risparmi che ne derivano vengano destinati esclusivamente a risorse di bilancio. Sempre a livello nazionale, è l’Aran a precludere la possibilità, più volte auspicato dall’Amministrazione Comunale di poter attingere al fondo dei dirigenti per il finanziamento delle posizioni organizzative”.
In merito alla proposta delle 35 ore lavorative per gli agenti del Corpo di Polizia Municipale, infine, viene sottolineato che ciò non comporterebbe l’auspicata riduzione dei costi del personale. “Oltre a motivare le risposte negative che l’Amministrazione è costretta a dare ad alcune richieste, è importante sottolineare anche quelle affermative che l’Amministrazione comunale ha già comunicato da tempo ai sindacati. Il riferimento è al fondo di produttività disponibile, pari a 260 mila euro circa, che comprende anche le indennità per i dipendenti coinvolti nella riorganizzazione del servizio Anagrafe, e all’approvazione della reperibilità per i vigili urbani, così come al recupero di alcune progressioni orizzontali concordate, con i rappresentanti dei lavoratori, nel 2008”.
“In conclusione, è quantomeno prematuro definire poco funzionale la riorganizzazione della macchina comunale, dal momento che questa non è ancora entrata a pieno regime; comunque, preme rimarcare che, a questo riguardo, sono state seguite tutte le disposizioni di legge che prevedono il confronto con i sindacati. L’Amministrazione comunale è comunque ben consapevole del lavoro prezioso e del ruolo di ogni singolo dipendente, ma altrettanto determinata, a garantire la legittimità, normativa e finanziaria, di ogni proprio atto e provvedimento”.