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Cresce la raccolta differenziata in Regione: Piacenza è quinta (46 %)

Rifiuti: tutti i dati sulla gestione e le iniziative della Settimana europea per la riduzione in programma dal 21 novembre. Zanichelli: "Ridurre gli sprechi, recuperare materiali e smaltire in sicurezza è una scelta etica necessaria anche per l'economia"
Bologna – Cresce in misura esponenziale la raccolta differenziata dei rifiuti in Emilia-Romagna, dal 25% registrato nel 2000 al 48% del primo semestre del 2009 (+3% dell’obiettivo di legge vigente), mentre viene confermata l’autosufficienza impiantistica della regione.

In base ai dati forniti dalla Regione, la provincia più virtuosa nel fare la differenziata è Reggio Emilia con il 51,7%. Seguono Parma (50,5%), Ravenna (49,2%), Modena (48%), Piacenza (46%), Ferrara (43,6) Forlì- Cesena (42,8%) e Rimini (41,8%).
Per quanto riguarda la produzione dei rifiuti, al primo posto c'è Rimini con 859 chili per abitante di rifiuti prodotti, poi Ravenna con 804 kg e Forlì-Cesena con 782 kg. Seguono Reggio Emilia (772), Ferrara (703) Piacenza (665), Modena (663) e Parma (615) e Bologna.

IL RAPPORTO
La fotografia sulla gestione dei rifiuti - con i dati aggiornati su raccolta, stato degli impianti di smaltimento e recupero, con un focus sugli imballaggi - è contenuta nel “Report 2009”, illustrato in Regione dall’assessore all’ambiente Lino Zanichelli, dal direttore tecnico di Arpa Emilia-Romagna Vito Belladonna e dal direttore generale del Consorzio Conai Giancarlo Longhi.
Il Report sulla gestione dei rifiuti 2009 è curato da Arpa in collaborazione con il Servizio regionale rifiuti e bonifica siti. I dati presentati nel rapporto provengono sia dal sistema informativo regionale sui rifiuti sia da altre fonti: Istat, Ispra, Conai e Consorzi di filiera, Anie, Gestori dei servizi e Gestori degli impianti, Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani.
“In un mondo che ha seri problemi di inquinamento e di cambiamenti climatici - ha sottolineato l’assessore Zanichelli - ridurre gli sprechi, recuperare materiali e smaltire in sicurezza è non solo un’importante scelta etica ed ambientale ma anche una necessità per l’economia del futuro. In Emilia-Romagna puntiamo sulla raccolta differenziata e su una politica integrata che ci consente di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea”.
Il direttore del Conai Longhi ha aggiunto che “l’accordo siglato con la regione nel 2007 e recentemente rinnovato prevede innanzitutto il miglioramento dei risultati finora conseguiti sia in termini di raccolta differenziata sia di avvio al recupero dei rifiuti di imballaggio. Nel 2008 il sistema consortile ha avviato a riciclo 287 mila tonnellate di rifiuti di imballaggio raccolti dai Comuni dell’Emilia-Romagna, con una crescita del 3,8% rispetto al 2007”.
I dati sono presentati alla vigilia della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, in programma dal 21 al 29 novembre prossimi, che prevede una serie di iniziative promosse dalla Regione, dagli Enti locali e da Hera ed Enìa, le due principali aziende del servizio di gestione dei rifiuti emiliano-romagnoli. L’“European week for waste reduction” è un’ampia campagna di comunicazione ambientale nata all’interno del Programma Life+ della Commissione europea con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, consumatori e tutti i soggetti coinvolti sulle strategie e politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione europea. La Regione partecipa come “Project developer”, coordinando diversi appuntamenti sul territorio (il calendario è in allegato).
I dati di sintesi
Tra i dati positivi del rapporto vi è dunque quello relativo alla raccolta differenziata, che registra circa 5 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso e l’incremento più alto degli ultimi anni: 637.552 tonnellate pari al 43,5% nel primo semestre del 2008, 701.087 tonnellate pari, come detto, al 48% nel primo semestre del 2009. Dal 2000 la Regione ha sempre superato gli obiettivi di legge anche grazie agli investimenti sulle stazioni ecologiche attrezzate, passate da 220 alle attuali 350. Ci sono tutti i presupposti per raggiungere a fine anno l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata.
Il rapporto conferma, inoltre, l’autosufficienza impiantistica dell’Emilia-Romagna, con un crescente recupero di energia dagli impianti e livelli di sicurezza nello smaltimento che allineano la regione all’Europa più avanzata.
Più critico il dato che riguarda, invece, la crescita nel 2008 della produzione dei rifiuti urbani: 695 chilogrammi per abitante, con un +3%. Influisce sul fenomeno, soprattutto, il peso dei rifiuti derivanti dalle attività produttive minori che, in Emilia-Romagna, vengono assimilati a quelli domestici consentendo (e questo è l’elemento positivo) il controllo su una parte significativa dei rifiuti d’origine produttiva.
Da segnalare che i dati di produzione e raccolta differenziata relativi al primo semestre del 2009 indicano, rispetto allo stesso periodo del 2008, una sostanziale stabilità nella quantità di rifiuti prodotti (1.464.100 tonnellate nel 2008, 1.464.884 tonnellate nel 2009).
I rifiuti urbani
Nel 2008 la produzione totale di rifiuti urbani è stata di circa 3 milioni di tonnellate, pari a una quota pro capite di 695 kg per abitante. Sul dato incidono in maniera significativa sia la quota dei rifiuti speciali assimilati agli urbani (circa il 50% sulla produzione) sia le presenze turistiche (che nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini hanno fatto aumentare nel 2008 di almeno 10 volte il numero dei residenti).
Sono 1.400.000 le tonnellate di rifiuti urbani (il 45,4% del totale) raccolte nel 2008 in modo differenziato, superando l’obiettivo del 45% previsto dalla normativa. L’eterogeneità tra le realtà locali resta notevole, con 40 Comuni che superano il 60% di raccolta differenziata e altri che non arrivano al 30%.
Le 350 stazioni ecologiche attrezzate hanno assunto un ruolo centrale nel sistema di raccolta differenziata, sia per le quantità intercettate (circa il 33%) sia perché svolgono la funzione di centri per la raccolta di particolari tipologie di rifiuti: ingombranti, da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), batterie, pile, accumulatori al piombo, oli usati, ecc...
Il totale dei rifiuti urbani raccolti in maniera indifferenziata, sempre nel 2008, ammonta a 1.646.430 tonnellate (- 7% rispetto al 2007). Il valore medio regionale è pari a 380 kg per abitante, in linea con il dato medio nazionale (seppur riferito all’anno 2007) di 386 kg per abitante.
La raccolta indifferenziata trova collocazione nell’articolato sistema di impianti costituito da 28 discariche controllate, 8 inceneritori con recupero energetico (tra cui l’impianto di produzione di combustibile da rifiuti Cdr), 18 impianti di compostaggio e 12 impianti di trattamento meccanico biologico.
Le quote relative alla destinazione finale dei rifiuti indifferenziati sono così ripartite: discarica 56%; incenerimento 33%; bio-stabilizzazione 8%; produzione Cdr 2% e 1% a recupero come materiali selezionati.
Da segnalare la costante riduzione dell’utilizzo della discarica (fase residuale del sistema di gestione dei rifiuti urbani), passata dal 77% del 1996 al 56% del 2008 in linea con le direttive europee.
Quanto si è raccolto in modo differenziato
Nel 2008 sono state raccolte in modo differenziato:
- 295.538 tonnellate di verde (grandi potature e sfalci di giardini) pari a 68 kg per abitante (+ 10 kg/ab rispetto al 2007)
- 148.176 tonnellate di organico pari a 34 kg per abitante (+8 kg/ab)
- 394.896 tonnellate di carta pari a 81 kg per abitante (+13 kg/ab)
- 84.635 tonnellate di plastica pari a 20 kg per abitante (+7 kg/ab)
- 136.206 tonnellate di vetro pari a 31 kg per abitante (+4 kg/ab)
- 41.215 tonnellate di metalli e alluminio pari a 10 kg per abitante (+2 kg/ab)
- 141.768 tonnellate di legno pari a 33 kg per abitante (+ 4 kg/ab)
- 17.009 tonnellate di Raee pari a 3,9 Kg per abitante (+ 0,9 kg/ab)
Quanto si è raccolto in modo indifferenziato
I rifiuti trattati nel 2008 nei 18 impianti di compostaggio presenti in regione sono stati pari a 412.598 tonnellate (13% in più rispetto a quanto trattato nel 2007).
Ai 12 impianti di trattamento meccanico-biologico sono stati inviate 734.721 tonnellate di rifiuti urbani e speciali (rispetto alle circa 850.000 tonnellate del 2007), agli 8 inceneritori, invece, 771.228 tonnellate e alle 28 discariche 1.957.868 tonnellate.
Gli imballaggi
Il protocollo di intesa siglato nel 2007 fra Regione Emilia-Romagna e Consorzio nazionale imballaggi (Conai) consente di controllare il sistema impiantistico legato alla gestione consortile di tali rifiuti.
Nel 2008 i rifiuti complessivamente raccolti in modo differenziato e avviati a riciclo tramite il sistema consortile ammontano a 385.000 tonnellate. Rappresentano il 63% del totale raccolto nei Comuni convenzionati.
I materiali con la più alta diffusione di convenzioni sono: il legno, la carta e la plastica, rispettivamente con il 99%, il 97% e il 94%; seguiti dall’acciaio e dal vetro, con il 79% e il 68% dei Comuni serviti. Il materiale che presenta la più bassa copertura è l’alluminio con solo il 59% di Comuni convenzionati.
La quota che risulta avviata complessivamente a recupero è pari al 42% rispetto al totale degli imballaggi immessi al consumo su base regionale.
I rifiuti speciali
I rifiuti speciali sono quelli generati dalle attività produttive (agricole, industriali, commerciali, artigianali) e di servizio. Si suddividono in pericolosi e non pericolosi sulla base del sistema comunitario di classificazione Cer (Catalogo europeo dei rifiuti).
La produzione dei rifiuti speciali in Emilia-Romagna nel 2007 è stata di oltre 11 milioni di tonnellate, quasi quattro volte superiore alla quantità di rifiuti urbani prodotta. Il totale dei rifiuti speciali gestiti all’interno della regione è stato di circa 15.800.000 tonnellate, per l’assenza di vincoli territoriali.
Le percentuali di recupero sono intorno al 60% (con una prevalenza del riciclo/recupero di metalli e composti metallici, seguito dal recupero come combustibile e dal riciclo/recupero di sostanze inorganiche) e quelle di smaltimento intorno al 26% (con una prevalenza della discarica quale operazione di smaltimento finale, seguita dal trattamento chimico-fisico dei rifiuti fangosi liquidi).
Le norme sulla gestione dei rifiuti
La Regione ha adeguato la propria legislazione alla normativa europea e nazionale di settore.
Tra i provvedimenti più significativi, la recente legge regionale 10/08 per il “riordino territoriale, l’autoriforma dell’amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni” ha introdotto un profondo cambiamento nell’organizzazione e nella regolazione dei servizi idrico integrato e di gestione dei rifiuti urbani. Le disposizioni normative richiedono che la raccolta differenziata arrivi al 65% dei rifiuti urbani entro il 2012. L’Unione europea impone, inoltre, di aumentare il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti domestici di carta, metallo, plastica e vetro fino almeno al 50% entro il 2020.
Le risorse
Il terzo “Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008-2010”, approvato lo scorso dicembre, aggiunge ai progetti già finanziati dai piani Ato (Autorità d’ambito ottimale) con le tariffe degli utenti altri 20 milioni di euro - che ne muovono più del doppio - per potenziare le stazioni ecologiche, estendere i sistemi di raccolta differenziata, avviare i materiali a recupero. 171 sono i progetti finanziati nelle province.
Ulteriori stanziamenti saranno erogati nel 2010 per progetti innovativi di scala regionale. Un esempio sarà il “Carbon capture and storage”, per catturare e stoccare l’anidride carbonica che esce dagli impianti e riutilizzarla nei processi industriali.
Il piano prevede anche 3 milioni di fondi regionali per la diminuzione dei rifiuti sin dalla loro origine: con incentivi alle aziende e, ad esempio, per diffondere i sistemi di ricarica di detersivi e generi alimentari alla spina. Un ulteriore impulso andrà agli “acquisti verdi” nelle pubbliche amministrazioni. Allo studio anche progetti sulla cosiddetta “tracciabilità”, per tecniche e progetti pilota che consentano di seguire passo passo il percorso dei rifiuti dal momento in cui sono prodotti fino allo smaltimento.Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.

Tutti gli appuntamenti 
 
Nell’ambito della prima edizione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, in programma dal 21 al 29 novembre prossimi, si svolgerà una serie di iniziative promosse dalla Regione Emilia-Romagna, dagli Enti locali e da Hera ed Enìa, le due aziende del servizio di gestione dei rifiuti emiliano-romagnoli.


La Settimana europea, “European Week for Waste Reduction, è un’ampia campagna di comunicazione ambientale nata all’interno del Programma Life+ della Commissione europea con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, consumatori e tutti i soggetti coinvolti sulle strategie e politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione europea.

Il Comitato promotore nazionale è composto, fra gli altri, da Federambiente, Legambiente, Eco dalle Città, Onr, Rifiuti 21 Network, Erica Soc. Coop.

Le azioni devono rientrare nelle categorie: Troppi rifiuti; Produzione eco-compatibile; Consumi attenti e responsabili; Prolungare la vita dei prodotti; Meno rifiuti gettati via. La Regione Emilia-Romagna ha partecipato come “Project developer”, coordinando le iniziative sul territorio.

Ogni azione individuata parteciperà ai premi europei per la riduzione dei rifiuti. Terminata l’edizione della Settimana, il Comitato promotore selezionerà fino a 5 azioni (una per ogni categoria). La prima cerimonia europea di premiazione per la riduzione dei rifiuti si svolgerà all’inizio del 2010 a Bruxelles.


Di seguito le iniziative con cui la Regione ha aderito alla campagna europea.


“Primo Piano - Ermes Ambiente”, informazioni online su Progetto Remida e gare Intercenter

Dal 23 al 29 novembre 2009 la Regione Emilia-Romagna dedicherà uno speciale Primo Piano su Ermes Ambiente (il portale internet di comunicazione integrata regionale) alla “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. Sul sito si segnaleranno le azioni e politiche regionali poste in essere o che saranno avviate nel breve/medio termine, nonché le buone pratiche nell’ambito della riduzione dei rifiuti.

Ampia diffusione dei contenuti della Campagna europea per la riduzione dei rifiuti e degli appuntamenti della settimana sarà data anche tramite le newsletter di Ermes Ambiente.

In particolare, si segnaleranno i seguenti progetti (con diversi link per gli approfondimenti):

Progetto Remida: accordo tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia ed Enìa per la gestione di un centro di riciclaggio innovativo, finalizzato alla promozione del recupero dei rifiuti e all'utilizzo dei materiali recuperati in attività didattiche. La gestione del centro è affidata all’ Associazione “Amici di Reggio Children”.

Agenzia Intercent-Er, la centrale di acquisto per le Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-Romagna ha determinato una forte riduzione del numero delle procedure, con relativo risparmio di carta (abbiamo un dato percentuale della carta risparmiata?). Non solo sta sviluppando numerose iniziative di Green Public Procurement (acquisti verdi), ma ha realizzato e ha in programma bandi di gara telematici, nei quali tutte le operazioni sono informatizzate, producendo benefici immediati per l’ambiente, favorendo lo sviluppo di un mercato verde ed evitando produzione di rifiuti. Finora, le (quante sono state?) iniziative di acquisto realizzate hanno coinvolto categorie merceologiche come ad esempio: vetture a metano, carta riciclata, arredi per le scuole completamente ecosostenibili, energia rinnovabile, computer a basso consumo, ecc… 


"Il sistema sanitario regionale per uno sviluppo sostenibile", promosso dalla Direzione generale Sanità e Politiche sociali della Regione

Durante la settimana europea per la riduzione dei rifiuti sono in programma corsi di informazione e sensibilizzazione sullo sviluppo sostenibile nelle Aziende sanitarie di Cesena (il 23/11 all’Ospedale Bufalini) e Bologna (il 26/11 al Policlinico S.Orsola-Malpighi), in cui si presentano, tra l'altro, le azioni per la prevenzione della produzione di rifiuti e la riduzione delle quantità di quelli pericolosi prodotti dalle Aziende sanitarie.


“Le buone pratiche di riduzione rifiuti nell’ambito della Settimana europea", promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con l’assessorato regionale all’Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa

La promozione della Settimana europea per il recupero dei rifiuti passerà anche dalla divulgazione delle buone pratiche del Gruppo Hera (con i progetti Hera2O, Ecobox-phone e Legambiente Turismo). In programma c’è un incontro con gli studenti dell’Istituto Comprensivo 14 di Bologna Borgo Panigale al quale parteciperanno rappresentanti del Gruppo Hera e della Regione.


“Raee in carcere ", promosso da Regione, Gruppo Hera, Amministrazioni penitenziarie dell’Emilia-Romagna, Techné e Consorzi produttori di Aee Ecolight e Ecodom

Il progetto Raee in carcere ha il duplice obiettivo di sostenere le attività produttive (sviluppando l’inclusione socio-lavorativa) e di recuperare i rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici, attraverso laboratori produttivi per il trattamento dei Raee.

Nei laboratori i detenuti vengono formati e assunti con un contratto per realizzare attività di smontaggio e recupero in sicurezza dei rifiuti. Si creano cioè veri e propri siti produttivi stabili e operativi che ricevono i rifiuti raccolti dalle stazioni ecologiche del Gruppo Hera, li trattano e, infine, avviano al recupero per ottenerne le materie prime e seconde di cui sono composti. 


“Mense aziendali Hera ", promosso da Gruppo Hera in collaborazione con la Regione

Le mense aziendali del gruppo promuovono le attività di assistenza e beneficenza delle associazioni mettendo a disposizione i prodotti alimentari non consumati.


“Acquapubblica ", promosso da Enìa in collaborazione con Regione, Ato1 e Comune di Piacenza

Saranno presentati i risultati 2009 del progetto “Acquapubblica”, avviato in provincia di Piacenza con la costruzione di sei casette da cui attingere gratuitamente acqua naturale e gassata. L’iniziativa, che sarà ampliata nel 2010, prevede il 28 novembre l’inaugurazione della settima casetta dell’acqua nel comune di Vigolzone.

La finalità è la riduzione dell’uso delle bottiglie di plastica e la sensibilizzazione sui vantaggi derivanti dall’uso dell’acqua del rubinetto.


“Anche a tavola si può ", promosso da Enìa in collaborazione con Regione, Ato2 e Comune di Parma

A Parma sarà presentato “Anche a tavola si può”. Il progetto si realizzerà nel 2010 e coinvolgerà oltre 170 mila famiglie della provincia di Parma. L’obiettivo è la riduzione dei rifiuti prodotti durante i pasti (avanzi alimentari e bottiglie di plastica). Sarà un pieghevole di buone pratiche volte al riutilizzo degli avanzi e degli scarti di cucina e all’uso dell’acqua del rubinetto.


“Fontana Day”, promosso dall’associazione “Scritture d’acqua”, Provincia di Parma, Legambiente, Enia, Emiliambiente, Montagna 2000 in collaborazione con la Regione

Il 28 novembre si svolgerà un brindisi collettivo presso alcune fontane pubbliche della provincia di Parma, allo scopo di sensibilizzare all’uso dell’acqua del rubinetto.

Presso ogni fontana saranno organizzati diversi appuntamenti, tra incontri con classi di studenti, distribuzione di depliant informativi, convegni, ecc…


“Diffusione dati di analisi dell’ acqua pubblica” promosso da Provincia di Ravenna in collaborazione con la Regione

Per diffondere la consapevolezza della necessità di limitare il consumo di acqua in bottiglie di plastica promuovendo invece l’uso dell’acqua che sgorga dal rubinetto di casa, a Ravenna saranno organizzate varie iniziative per la diffusione dei risultati delle analisi dell’acqua erogata dalla rete idrica dell’acquedotto pubblico nei 18 comuni della provincia e condotte da Arpa e Ausl dal 2004 al 2008. 


Le iniziative del Comune di Reggio Emilia, con la collaborazione di Enìa e il supporto della Regione

Nell’ambito del progetto “Orti di pace e piacevolezza” del Centro educazione ambientale del Comune, nelle scuole Lepido, Dalla Chiesa, King, Morante, Balletti, Roncocesi, Massenzatico, Cella e Ghiarda saranno proposte esperienze di compostaggio degli scarti del giardino e di cucina.

In programma anche incontro in alcuni Nidi, Scuole dell’Infanzia comunali e convenzionate e materne statali, per la promozione dell’utilizzo dell’acqua da rubinetto con i progetti “Acqua in caraffa” e “Ricettario degli avanzi”.

Il Comune di Reggio Emilia, in qualità di coordinatore del gruppo di lavoro nazionale di “Rifiuti 21 Network” (membro del Comitato promotore della Settimana europea), prenderà parte ad alcuni eventi nazionali, tra cui: la terza "Convention sulla prevenzione dei rifiuti dal basso" (Mestre-Venezia, 23 novembre), il Convegno nazionale “Costruire il programma nazionale di prevenzione” (Roma, 25 novembre) e il Workshop "Come prevenire la produzione dei rifiuti: il ruolo degli Enti locali in Italia " (Genova, 27 novembre).

Sarà, infine, potenziato il progetto “Spesa Verde”, che coinvolge i principali punti vendita di Coop Consumatori Nordest, Conad e Iper-Si.
 

 

 
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