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Diario pendolare: meglio viaggiare "bendati"

Diario pendolare del 9 novembre 2009, dal nostro inviato Max Davoli: Viaggiare "bendati"
 
(Ieri sera) All'arrivo nella stazione di Rogoredo, il treno IC per Terni era indicato con ritardo +10'; alle 18:09 però il treno non era ancora arrivato; qualche istante dopo è stato annunciato ed esposto sul tabellone del binario 8 l'arrivo del reg.20431 per Piacenza, sul quale sono poi salito perchè sul Terni non c'erano aggiornamenti.
 
Dopo qualche istante dalla partenza (avvenuta in ritardo alle 18:16), è stato diffuso l'annuncio del "TERNI" in arrivo sul bin.6 anzichè 8: avrò fatto bene a salire su questo trenaccio regionale?
 
LA DISINFORMAZIONE GALOPPANTE CI IMPEDISCE DI SCEGLIERE QUALE TRENO SIA OPPORTUNO PRENDERE; LE TECNOLOGIE ODIERNE OFFRIREBBERO LA POSSIBILITA' DI FORNIRE INFORMAZIONI IN TEMPO REALE SULL'ANDAMENTO DEL TRAFFICO FERROVIARIO, MA SE GLI  “ADDETTI AI LAVORI”  NON SONO IN GRADO DI UTILIZZARLE!
 
Alla stazione di Lodi, il Terni non era ancora annunciato e nemmeno segnalato sul tabellone, per cui ho deciso di rimanere a bordo del R20431. A ulteriore conferma dell’ASSENZA DI INFORMAZIONI SULL’IC ho visto salire sul reg anche altri pendolari piacentini
 
A Secugnago, ahimè , il treno dopo aver effettuato la fermata prevista, è rimasto fermo ancora qualche minuto e li ho capito che saremmo stati sorpassati dall'IC (e così è andata); del resto viaggiare col treno è come viaggiare BENDATI: ci si affida alle sensazioni oltre che alla "regola aurea" di salire sul primo treno diretto a casa.
 
E' PIU'FACILE CENTRARE UN 6 AL SUPERENALOTTO CHE INDOVINARE LA SCELTA DEL TRENO!
 
Siamo arrivati a Piacenza alle 19:12 con 10 min.di ritardo: se considero che mi ero "organizzato" per salire sull'IC illudendomi di essere alla stazione di PC per le 18:41 e, invece, ho regalato altri 30 minuti della mia esistenza a "Trenitalia RFI FS Consorzi Trasporto regionali ecc.", VIAGGIANDO SU UN TRENO LENTO, SPORCO E SCHIFOSO,  sono arrivato alla conclusione che il "DANNO ESISTENZIALE" CRESCE ESPONENZIALMENTE OGNI GIORNO!

In riferimento all’episodio, il presidente dell’associazione pendolari piacentini, Ettore Fittavolini, ci segnala che “il treno in oggetto, IC 597 “ Tacito “ delle ore 17,50 da Milano Centrale a Terni è partito con 15 minuti di ritardo causa mancata apertura  della porta di comunicazione della carrozza n° 2 di 1° classe con la successiva.
Ovvero, corsa ad ostacoli del sottoscritto per raggiungere la stazione: come al solito perfettamente inutile.
Poiché la verifica treno prima di essere piazzato sul binario di partenza è una chimera (una volta era la normalità …) ci si è accorti del guasto 5 minuti prima della partenza, con incavolatura del personale viaggiante, successivi andirivieni sul marciapiede al binario 10 dei potenti apparati FS che con i tecnologici e superefficaci mezzi a disposizione (leggi : cacciavite a punta piatta !!!!) hanno forzato manualmente la porta e l’hanno mantenuta aperta (cosa che non dovrebbe succedere) per potere consentire la partenza, che non sarebbe stata possibile in quanto il treno, spezzato nella sua composizione, non era a norma.
Peccato che queste inefficienze tutte made by FS si traducano ancora una volta in disagi per i viaggiatori.
Il convoglio ha viaggiato con lentezza assoluta (treno IC che include nel prezzo del biglietto supplemento rapido) ed ha aggiunto altri 5 minuti al ritardo iniziale, totalizzandone 20, come da annuncio fatto a bordo mentre si arrivava a Piacenza. Peccato che ancora una volta il tempo delle Ferrovie sia una variabile impazzita ed elastica, per cui i tabelloni “ rubacchiotti “  del binario ne riportavano solo 15.
Naturalmente anche gli altri treni in arrivo erano in perfetto ritardo.
Siccome il pendolare è sostenuto da masochismo estremo, ho allietato il viaggio con la rilettura del libro di Claudio Gatti “ Fuori Orario : le prove del disastro FS “ al capitolo “ La grande truffa della puntualità “:
Come non dargli torto ?
Stamattina, tanto per incominciare bene la giornata, il regionale 2122 delle 7,08 da Bologna per Milano è arrivato a Rogoredo con 15 minuti di ritardo, il che ha consentito il solito disastro nella successione degli impegni lavorativi. Non male per chi si alza alle 6 per arrivare in ritardo in ufficio alle 9.
Il dato preoccupante è che il succitato convoglio, al pari del confratello della sera (Reg. 2285 delle 18,20 da Milano Centrale) non ne imbrocca una e continua imperterrito ad arrivare tutte le mattine in perfetto ritardo,
nel menefreghismo più assoluto della Regione Emilia Romagna, che pur pagando profumatamente per tale disservizio, non dice e non fa nulla per stigmatizzare l’andazzo.
Complimenti vivissimi all’assessorato regionale preposto ed alle FS”.

 

 
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