Un punto prezioso e una prestazione incoraggiante quella che si è vista oggi al Garilli. Era importante invertire la rotta dopo quattro sconfitte consecutive e dare segnali di vitalità dopo il cambio di allenatore avvenuto in settimana: e così è stato, e la partita del Piace si è chiusa tra gli applausi convinti del pubblico. Squadra corta,organizzazione, approccio alla gara coraggioso e aggressività a tutto campo: tutte caratterisitche che segnano una certa discontuinità rispetto al passato e che fanno ben sperare per il futuro, nonostante una classifica che si è ulteriormente complicata dopo le vittorie esterne di Gallipoli e Crotone. Ficcadenti è riuscito a lavorare sull'autostima, evidentemente, e a trasmettere fiducia ad una squadra apparsa recentemente allo sbando. Il mister parte con una squadra giovanissima: oltre agli infortunati Guzman, Graffiedi, Bianchi e Piccolo, rinuncia infatti agli acciaccati Anaclerio e Tulli e accantona Iorio, Wolf e Zammuto. Lo schema è il suo preferito, il 4-3-3: Puggioni tra i pali, in difesa Bini spostato a destra, Tonucci e Rincon i due centrali e Calderoni a sinistra; a centrocampo Sambugaro è affiancato da Parfait e Nainggolan; in attacco Simon in mezzo, Guerra e il capitano Moscardelli sulle fasce. Il Torino è in emergenza in difesa, dove viene rispolverato Diana, piazzato a destra in linea con Rivalta, Zoboli e Rubin; a centrocampo ci sono Loviso, Belinghieri e Saumel; davanti Leon e Di Michele giocano in appoggio al bomber Bianchi. Primo tempo di intensità notevole per i biancorossi, che sorprendono e mettono alle corde i granata. Le occasioni stentano ad arrivare fino al 32', quando Guerra ha tra i piedi il pallone che può cambiare la storia della partita: slalom di un ritrovato Moscardelli e palla filtrante per il giovane di san Nicolò, che solo davanti al portiere sceglie la soluzione giusta ma angola troppo l'interno a rientrare. Palla clamorosamente fuori, e sarà un errore che peserà parecchio sul match. Peccato, perchè prima dell'episodio descritto Guerra aveva avuto un paio di spunti interessanti, prima destra e poi a sinistra; un tiro ravvicinato di Nainggolan e qualche sovrapposizione di Calderoni gli altri appunti sul nostro taccuino. La reazione del Toro è racchiusa tutta in un paio di spunti di Di Michele, che mette in difficoltà Bini, a tratti l'anello debole dello scacchiere binacorosso sulla destra, e lo costringe all'ammonizione. La ripresa inizia con lo stesso copione, e il Piace ha subito la seconda, clamorosa, opportunità: la punizione dalla tre quarti di Calderoni è sfiorata da tutti e termina la sua corsa sul palo alla destra di un sorpreso Sereni. La squadra di Ficcadenti tutto sommato riesce a tenere i ritmi del primo tempo, e non si verifica il temuto crollo psicofisico che aveva segnato la sfida salvezza con il Mantova sabato scorso. Moscardelli al 19' con una bomba da fuori, Parfait due minuti dopo al culmine di una travolgente azione personale provano ancora a mettere in difficoltà l'ex Sereni, sempre attento. A metà ripresa proprio Parfait, stremato, è costretto a chiedere il cambio, e il Torino cerca di approfittare del calo biancorosso per provare a vincere: dentro Vantaggiato per uno spento Leon e Gorobsov per Loviso. Il cambio produce poco dopo l'unica vera occasione per i granata, verso la mezzora: Vantaggiato viene lasciato troppo libero sulla destra, e dopo aver controllato il pallone spara sull'esterno della rete da buona posizione. Sarebbe stata una beffa. Scampato il pericolo, il Piace riprende in mano la partita con personalità: dentro Zammuto per Guerra, con Calderoni spostato più avanti; nel Torino Gasbarroni per Di Michele. Nel finale Nainggolan, il migliore in campo, supera due avversari prima di finire in terra per l'intevento falloso di Rivalta: per il difensore granata arriva il secondo cartellino giallo e quindi l'espulsione. Lo stesso Nainggolan spreca la punizione dal limite, con tanto di battibecco con Moscardelli pronto alla battuta. Un paio di inutili calci d'angolo e arriva il fischio finale di Orsato: una prestazione convincente e un pareggio che sta stretto ai ragazzi di Ficcadenti per quanto si è visto in campo.
TABELLINI
Piacenza: Puggioni 6; Bini 5,5, Tonucci 7, Rincon 6,5, Calderoni 6,5; Sambugaro 7, Parfait 6,5 (Wolf 6), Nainggolan 7,5; Moscardelli 7, Simon 6, Guerra 5 (Zammuto sv).
Torino: Sereni; Diana, Rivalta, Zoboli, Rubin; Loviso (Gorobsov), Belinghieri, Saumel; Leon (Vantaggiato), Di Michele (Gasbarroni); Bianchi.
AGGIORNAMENTI
Finisce 0-0 tra gli applausi del pubblico. Nel finale Toro in dieci per l'espulsione di Rivalta.
Alla mezzora l'unica vera occasione del Toro con Vantaggiato che spara fuori da buona posizione. Fuori lo stremato Parfait e Guerra, dentro Wolf e Zammuto.
A metà della ripresa è sempre il Piace che fa la partita. Il Torino inserisce Vantaggiato e Gorobosov ma sono i biancorossi ad avere le occasioni più nette, dopo il palo di Calderoni, una bomba di Moscardelli e azione personale di Parfait.
Secondo tempo: inizio emozionante, con un legno colpito al terzo minuto da Calderoni su calcio piazzato.
Primo tempo che si chiude sullo 0 a 0: Piace meno in palla nella seconda parte del parziale ma Torino mai pericoloso.
Al 32esimo biancorossi vicinissimi al goal con Guerra che sbaglia davanti alla porta dopo un ottimo assist di Moscardelli.
Piace in campo con il 4-3-3: Puggioni, Tonucci, Bini, Rincon; Calderoni, Parfait, Sambugaro, Nainggolan, Moscardelli, Simon, Guerra. Toro con Leon dietro alle punte. Il Piace entra in campo con la giusta carica, aggressivo, compatto coraggioso: Toro alle corde nella prima parte del match, ma mancano le occasioni vere da goal. Da segnalare una conclusione di Nainggolan e un paio di percussioni di Guerra. Ammonito Bini.
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Al culmine di una settimana densa di novità per i colori biancorossi, arriva il giorno della partita Piacenza-Torino valida per la quattordicesima giornata del campionato di serie B, che torna per l'occasione alla vecchia collocazione domenicale causa (o grazie, si potrebbe dire) alla pausa del campionato maggiore per gli impegni della nazionale. Partita difficile, contro una squadra allestita per tornare subito in A, e allo stesso tempo fondamentale per invertire subito la rotta e riportare nuovo entusiasmo in un ambiente alquanto depresso.
Il nuovo allenatore Ficcadenti ha diramato la lista dei 20 convocati: Puggioni, Maurantonio, Capogrosso, Avogadri, Bini, Calderoni, Anaclerio, Zammuto, Rincon, Tonucci, Nainggolan, Silvestri, Wolf, Parfait, Sambugaro, Maccoppi, Lussardi, Moscardelli, Guerra, Simon. Ci sono dinque Anaclerio e Silvestri, che in settimana si erano allenati a parte; Tulli si aggiunge invece alla lista degli indisponibili, composta dagli infortunati Guzman, Graffiedi, Bianchi e Piccolo. Solo 3 gli attaccanti pertanto a disposzione del mister, che dovrà fare di necessità virtù, abbandonando eventualmente il modulo 4-3-3 di cui è convinto sostentitore. Questa un'ipotetica formazione iniziale: PUGGIONI; AVOGADRI, RINCON, ZAMMUTO (BINI), ANACLERIO (CALDERONI); PARFAIT, SILVESTRI (SAMBUGARO), NAINGGOLAN; MOSCARDELLI, SIMON, GUERRA. A disposizione: MAURANTONIO, BINI, IORIO, TONUCCI, CALDERONI, WOLF, SAMBUGARO.
Nel Torino assenti lo squalificato Pratali e Ogbonna, impegnato in nazionale, oltre all'infortunato di lungo corso Loria: in difesa spazio dunque a Zoboli. Probabile formazione (4-3-1-2): SERENI; COLOMBO, RIVALTA, ZOBOLI, RUBIN; LOVISO, BOTTONE, SAUMEL; BELINGHIERI (GASBARRONI); DI MICHELE, BIANCHI.
AGGIORNAMENTO 12 NOVEMBRE - L'AIA ha reso note le designazioni arbitrali per la quattordicesima giornata di Serie B TIM: Piacenza-Torino è stata affidata al Sig. Orsato, coadiuvato da Marzaloni e Grilli. Il giudice sportivo ha invece squalificato per un turno il giocatore Pratali del Torino.
IL NUOVO ALLENATORE - Maurizio Riccardi, amministratore delegato del Piacenza Calcio, ha presentato il nuovo staff tecnico dei biancorossi. Massimo Ficcadenti, come anticipato, è il nuovo allenatore, il suo secondo è Bruno Conca. Il direttore sportivo è Antonio Imburgia.
"Non è bello essere esonerati, ma neppure esonerare - dice l'ad Riccardi in merito al divorzio dal mister Castori -, ma purtroppo quando i risultati non arrivano, una decisione deve essere presa. Abbiamo scelto di appoggiarci a uomini di calcio "vero", disponibili a seguire da vicino i giocatori, per risollevare una squadra che non merita il posto che occupa in classifica".
In mattinata Ficcadenti ha già seguito un primo allenamento dei biancorossi. "Abbiamo poco tempo a disposizione - spiega - dobbiamo subito capire che cosa non funziona ed invertire la rotta. Sabato dobbiamo affrontare il Torino, partita impegnativa. Noi possiamo contare su alcuni giovani che sono interessanti, è una buona base per ripartire. Dove concentrare il lavoro? Dalla linea 4 in su".
"Ficcadenti è la medicina giusta per il Piacenza - aggiunge il direttore sportivo Imburgia -, squadra che è rimasta "incartata" nella mancanza di risultati. E' necessario impostare un gioco d'attacco: è vero che 4 attacanti su 7 sono infortunati, ma è possibile essere offensivi anche solo con un giocatore. E' necessario lavorare per ritrovare la fiducia sul campo".
AGGIORNAMENTO 11 NOVEMBRE - Massimo Ficcadenti è il nuovo allenatore del Piacenza. L’annuncio è arrivato questa mattina attraverso un comunicato stampa della società, in cui si specifica che il neo tecnico dirigerà in mattinata il suo primo allenamento e verrà presentato oggi stesso alle 14. Nato il 6 novembre del 1967 Ficcadenti ha un passato come giocatore nel Verona e nel Torino. Divenuto allenatore a soli 33 anni ha esordito dalle nostre parti, al Fiorenzuola, che ha guidato nel 2001-02. Dopo brevi esperienze ad Avellino e Pistoia, si è messo in luce alla guida dell’ Hellas Verona (dal 2004 al 2006), dove ha perfezionato il suo 4-3-3 spiccatamente offensivo. Nella stagione 2007-2008 il grande salto il serie A alla Reggina: esperienza sfortunata, con l'esonero dopo la decima giornata dopo la sconfitta interna con il Livorno, che fece precipitare i calabresi all'ultimo posto. Dalla fine di gennaio del 2009 è di nuovo al Verona in veste di consulente di mercato, ruolo che abbandona nel giugno dello stesso anno.
Recentemente il suo nome è stato accostato al Catania, formazione della massima serie, nell'ipotesi di un esonero dell'attuale tecnico Atzori. Contattato da Tuttomercatoweb, Ficcadenti aveva dichiarato: "Non ho ancora sentito nessuno, posso dire che fa sempre piacere. In questo periodo ci sono state occasioni, ma non sono andate in porto. Dopo sette stagioni un anno di stop fa bene, mi ha arricchito, mi è servito per aggiornarmi ma ora ho voglia di tornare".
AGGIORNAMENTO ore 20.36 - La società Piacenza Calcio ha appena reso noto l'esonero dell'allenatore Castori con il seguente comunicato sul sito ufficiale:
"Il Piacenza Calcio comunica di aver sollevato dalla guida tecnica della prima squadra il Sig. Castori...La società ringrazia il tecnico per il lavoro svolto con impegno e professionalità e gli augura le migliori fortune".
AGGIORNAMENTO - Fabrizio Castori ha regolarmente diretto l'allenamento di questo pomeriggio. Scongiurata dunque per il momento l'ipotesi esonero, l'allenatore guiderà la squadra anche nella sfida di domenica che vedrà opposti i biancorossi al Torino.
AGGIORNAMENTO 10 NOVEMBRE - Nessuna notizia per ora dalla società, per cui oggi gli allenamenti dovrebbero riprendere con Castori regolarmente al suo posto.
Non essendoci stati comunciati stampa nè segnali particolari di rinnovo della fiducia al mister, però, è legittimo pensare che in realtà ci possano essere novità in giornata, e che il ritardo della decisione dell'esonero dipenda dalle difficiltà di trovare un sostituto all'altezza. I nomi che circolano sono Mutti, Pillon, Camolese, Madonna, Carboni, Beretta, ma anche Bobo Maccoppi ed Ezio Gelain, che sarebbe promosso dalla Primavera, che sta disputando un buon campionato. Proprio nell'ultimo turno la sua formazione ha sconfitto in casa il Torino, prossimo avversario del Piace (ieri sera rocambolesco 2-2 nel posticipo Torino-Lecce, con i salentini che rimangono al primo posto e i piemontesi che salgono al quinto posto).
Intanto la Lega Calcio ha reso noto che la partita Vicenza-Piacenza, inizialmente prevista per sabato 5 dicembre, diventa il posticipo della diciassettesima giornata e sarà pertanto disputata lunedì 7 dicembre alle ore 20.45. La variazione (il programma originale prevedeva il posticipo Grosseto-Ancona) è conseguente al rinvio a martedi 8 dicembre della gara Grosseto-Albinoleffe che non si giocherà come da calendario domenica prossima.
IL PUNTO
Della partita con il Mantova rimane la quarta sconfitta consecutiva, sesta in sette partite, e quarta sconfitta casalinga. Rimane un tracollo verticale della squadra, precipitata ulteriormente in classifica: ora i biancorossi sono solitari al penultimo posto, davanti alla sola Salernitana, con tre punti di svantaggio dalla zona playout e cinque-sei dalle reali avversarie nella lotta per evitare la retrocessione in Prima Divisione. Una situazione, se non proprio disperata, davvero molto difficile.
Rimane l'ennesima prestazione deludente del Piace, appena sufficiente in un primo tempo volenteroso e assolutamente imbarazzante nella ripresa, con i biancorossi che sono letteralmente spariti dal campo dopo il vantaggio virgiliano.
Squadra senza inizio e senza fine, senza schemi e senza nerbo: allo sbando, in una sola parola.
Rimane la solita sequela di errori clamorosi dei singoli: in particolare quello di Zammuto, presentato in settimana come il possibile savatore della patria, è roba che raramente si vede in giro sul campetti di periferia.
Rimane soprattutto la posizione in bilico di mister Castori, che appare destinato all'esonero. In città si fanno i nomi di Mutti (sarebbe un ritorno) e Pillon, tra i tifosi sarebbe gradito Madonna. Una decisione a questo punto inevitabile a prescindere dai reali demeriti dell'allenatore, che pure esistono seppure non bastino a spiegare questa situazione.
Vero è che la società ha disinvestito e allestito quest'anno una squadra poco competitiva, vero è anche che una serie di infortuni e di impegni con le nazionali hanno spesso privato il mister di uomini importanti (primi tra tutti Bianchi e Graffiedi), vero infine che le decisioni arbitrali non hanno mai detto bene al Piace (anche sabato un errore, negato un rigore netto a Simon).
Ma è altrettanto chiaro che l'allenatore marchigiano che non abbia tratto il meglio possibile da quello che aveva a disposizione.
In particolare si può rimproverare a Castori di non essere riuscito a dare una fisionomia precisa alla squadra e di essere andato avanti per tentativi, con continui cambi di modulo e di interpreti, invece di portare avanti un progetto preciso e coerente; di non avere dato un gioco accettabile alla squadra, sempre confusionaria e spesso attendista, e nemmeno il carattere, suo marchio di fabbrica (sempre in città si parla di stipendi non pagati e di vita notturna dei calciatori, tra le altre cose); di avere insistito infine su alcuni giocatori mai positivi (Wolf in particolare) e averne sottovalutato altri (Silvestri, Calderoni, Simon che pure nella sua mediocrità poteva dare un contributo maggiore in alcune gare giocate praticamente senza centravanti).
Rimane pertanto l'attesa.
Rimane infine la contestazione dei tifosi, contenuta e composta nei modi, che rappresenta almeno un segnale di interesse della città nei confronti di una realtà che rischia di scomparire senza grandi clamori.
Nel frattempo la Lega Calcio ha comunicato che la gara Vicenza - Piacenza, in programma il 5 dicembre diventerà il posticipo della diciassettesima giornata e si disputerà lunedì 7 dicembre. Calcio d'inizio ore 20 e 45.