Aggiornamento ore 15 e 30 - Paolo Sckokai (Pd) interviene invece per sollevare il problema del liceo scientifico internazionale, attivato presso il liceo Respighi. Il riassetto degli ordini scolastici, previsto dalla riforma Gelmini, non deve compromettere questo indirizzo - ha detto il consigliere Pd.

Tommaso Foti (Pdl) riporta invece la discussione sulla sentenza della Corte Europea. "L'Italia sotto il profilo della laicità, oggi male intesa, si vuole far passare questa sentenza come la dimostrazione della separazione tra Stato e Chiesa - dice - vorrei ricordare che durante il Concordato si volle evitare l'individuazione della cattolica come religione di Stato. Tanto è vero che c'è libertà se frequentare o meno l'ora di religione".

Massimiliano Dosi (Lega) fa notare come l'"Italia abbia già dimostrato di essere un paese pronto all'accoglienza di stranieri".

Filippo Bertolini (Pdl) da parte sua replica: "Non accetto lezioni di coerenza politica da Bergonzi e da Raggi. L'unica incoerenza che ammetto è quella di chi, pur eletto, non difende l'identità del proprio paese".

Giovanni Cattanei (Pdl) dice che "Nessuno dei credenti deve vergognarsi di riconoscersi nel crocefisso. Da cattolico non ho problemi nel riconoscermi nel crocefisso. Il presidente del consiglio ha voluto mettere in vista un segno".

L'assessore Andrea Paparo risponde all'osservazione del consigliere Sckokai: "Non esiste un indirizzo internazionale al Respighi. Si tratta di un corso attivato dal liceo nell'ambito dell'autonomia scolastica e che non rientra nel ridisegno delle scuole superiori. L'unico indirizzo internazionale è attivato presso il liceo Gioia".

Aggiornamento - Il presidente del consiglio provinciale, Roberto Pasquali, ha appeso un crocefisso nella sala di palazzo Garibaldi, in segno di protesta contro la recente sentenza emessa dalla Corte europea.

Stefano Cavalli (Lega Nord) indossa, come gli altri colleghi del Carroccio, una maglietta su cui compare un crocefisso e la scritta "Cosa ho fatto di male". "Questo - dice - non è un simbolo religioso, ma della nostra identità".

Marco Bergonzi del Pd fa notare come sia auspicabile, invece, professare la propria appartenenza alla religione cattolica in maniera "meno plateale e più autentica".

Giampaolo Speroni (Io scelgo Boiardi) ha invece affermato di condividere la sentenza emessa dalla Corte europea. "Ci deve essere rispetto per tutti, al di là dell'appartenenza religiosa".

Di diverso avviso Antonino Coppolino (Pdl): "Invito i rappresentanti di tutte le forze politiche a protestare contro la sentenza. Rischiamo - dice - di trovarci nella situazione prospettata dal nostro vescovo: di non essere liberi di avere le chiese nelle nostre piazze".

"La sentenza vuole solo stabilire il rispetto nei confronti di religioni diverse da quella cattolica" fa notare Samuele Raggi capogruppo Idv. "Si chiede il rispetto per il crocefisso e non per i disperati che cercano rifugio nel nostro paese".

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E' prevista per oggi alle 15 la seduta di Consiglio provinciale con sei punti all'ordine del giorno.

Si inizia, dopo le comunicazioni dei consiglieri, con discussione e voto sul programma provinciale triennale di interventi per la qualificazione dei servizi per bambini fino a tre anni e si continua con dibattito e voto sulla mozione presentata dalla consigliera Pedretti ed altri del Gruppo Lega Nord sulla istituzione di un registro dei tumori nell'ASL di Piacenza e sull'ordine del giorno presentato dal consigliere Foti, del gruppo PdL, sulla commemorazione della caduta del muro di Berlino.

A seguire, tre interrogazioni: due presentate dal consigliere Boiardi, del gruppo Insieme per un nuovo Ulivo, sul polo di protezione civile e sulla situazione igienica dei treni, una presentata dai consiglieri Sckokai e Caminati, del gruppo PD, per chiedere dati ulteriori sul sistema scolastico locale rispetto a quelli forniti da assessore competente e dagli uffici nella seduta di commissione del 30 settembre scorso.