Continua la querelle sul mercato. «I banchi devono rimanere in centro – ha risposto oggi il sindaco Roberto Reggi – ma sono possibili allargamenti in zone che si sono rese nel frattempo disponibili». Il primo cittadino ha così sottolineato la possibilità di ampliamenti in piazzetta Mercati, liberatasi dal transito dei bus.
Aggiornamento - L'associazione Amici del Facsal prende posizione sullo spostamento del mercato e condivide le decisioni del sindaco Roberto Reggi. Ecco il loro comunicato
Vogliamo esprimere la condivisione dell’Associazione Amici del Facsal alla presa di posizione del Sindaco Reggi che non ha firmato la proposta di spostare 80 banchi (addirittura quelli più grandi) del mercato bisettimanale sul Pubblico Passeggio. La nostra associazione ha proprio preso vita per rimarcare la necessità che il viale va tutelato, salvaguardato, che da sempre la sua destinazione d’uso è “viale pedonale” proprio, come il nome sta li a dimostrare, per il pubblico passeggio. Spostare qui 80 banchi del mercato significa permettere a 80 furgoni, camioncini, camion non solo di attraversarlo, ma anche di parcheggiare dappertutto; significa che per ben due volte la settimana, dopo il mercato, alle 14.00 circa, anche di sabato, Enia dovrebbe a sua volta mandare i propri mezzi per la pulizia con tutto ciò che ne consegue: inquinamento ambientale ed acustico in una zona dove le persone vanno per fare sport, passeggiare, portare i bambini, e trascorrere qualche ora anche d’inverno, tempo permettendo, all’aria aperta.
Il Centro Storico non è il Pubblico Passeggio: quando si dice “rivitalizziamo il Centro”, si deve intendere Piazza Cavalli, Piazza Duomo, Piazza Borgo, Piazza S,.Antonino e tutte le vie limitrofe. Considerare “Centro” il Pubblico Passeggio significa volergli scippare ’importanza di monumento storico qual è il nostro viale, l’unico viale pedonale alberato della città; senza poi considerare che lo stesso commercio “stabile” , oggi tanto in difficoltà, non avrebbe nessun vantaggio nel cambio.
A nemmeno un mese dalla nascita la ns. Associazione conta 150 associati residenti in ogni parte della città: questo significa che i piacentini desiderano proteggere e difendere il viale e soprattutto desiderano preservarlo per le generazioni a venire.
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"Il sindaco Reggi ascolti le nostre ragioni". Confesercenti Piacenza torna ad alzare il tono sulle vicissitudini del mercato cittadino. Al momento, infatti, i 185 ambulanti, non sono in possesso della concessione decennale del posto della propria bancarella, prevista da normative regionali, perchè il mercato cittadino non risulterebbe essere a norma.
"Nel 2008 - spiega il direttore di Confesercenti, Fausto Arzani - l'assessore al Commercio Sabrina Freda aveva avviato un tavolo di concertazione con le associazioni di categoria per ovviare al problema, e si era arrivati alla definizione di un documento che metteva d'accordo tutti"."La soluzione da noi proposta prevedeva una riorganizzazione dei banchi - dice - liberando la zona dei Chiostri del Duomo per consentire il parcheggio delle auto, e diminuendo il numero delle bancarelle in piazza Duomo. Non solo: si sarebbe privilegiata la presenza di banchi di qualità, spostando quelli di grosse dimensioni sul Facsal. Questa soluzione è stata respinta, invece, dal sindaco Reggi, come abbiamo avuto modo di apprendere dalla stampa, nonostante noi avessimo sollecitato più volte un incontro con il primo cittadino".
"Non capiamo questa presa di posizione, quando sappiamo, tra l'altro, che sono già previste almeno 10 manifestazioni che prevedono l'arrivo di ambulanti da altre parti d'Italia e d'Europa - continua Arzani -. Agli ambulanti piacentini, invece, si continuano a chiedere sacrifici, come quelli che hanno dovuto sopportare gli alimentaristi in piazza Sant'Antonino, stretti in un angolo durante i lavori in via Giordani".
"Abbiamo già in programma l'attivazione di un tavolo di settore - conclude Arzani - con esperti che ci sappiamo consigliare nel sottoporre la questione al sindaco, e non escludiamo il ricorso ad iniziative di tipo legale, anche se è nostra intenzione continuare sulla via del dialogo".