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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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"Fare famiglia" per superare le nuove fragilità FOTO
 

Fare squadra per rendere realmente efficace la rete di servizi a sostegno delle madri fragili e dei loro bambini.  Anzi di più: fare famiglia, perché ci si senta sempre meno soli  a partire dal bambino e dalla madre che soffrono di gravi lacune relazionali e che perciò hanno bisogno di sperimentare l’esperienza dell’accoglienza, dell’accudimento, per rielaborare traumi che altrimenti potrebbero segnare  tutta una vita, per ricucire ferite e riprendere il passo con la normalità. Il bisogno di confronto, di operare insieme con rafforzata sinergia aiuta  “a sentirsi meno soli e meno impotenti” anche i Servizi preposti a far fronte a queste situazioni difficili: dall’operatore  di comunità fino allo stesso giudice del Tribunale chiamato a decidere a tutela dei minorenni. 
Questo in stretta sintesi quanto è stato ribadito (e argomentato con approfondimenti clinici, tecnici e scientifici) al convegno nazionale di ieri con cui l’associazione “La Ricerca” ha chiamato a confronto esperti (psichiatri, psicoterapeuti, educatori, giuristi) da diverse parti d’Italia. La mattinata, coordinata dalla prof. Ada Cigala, docente di psicologia evolutiva dell’Università di Parma, ha focalizzato l’attenzione sulla complessità e sulle conseguenze nella formazione dell’individuo che può comportare uno squilibrio emotivo tra genitori e figli. Tutte le età sono delicate, ma l’infanzia lo è di più: problemi relazionali ed emotivi all’interno della famiglia,  così come ambienti conflittuali, sono il terreno, quanto mai fertile, in cui crescono futuri donne e uomini deboli, insicuri e disadattati, a volte con istinti autolesivi.  Se le situazioni d’emergenza costringono, giocoforza, ad intervenire sull’adulto, è importante aprire una breccia nel guscio del contingente, che ci imprigiona con le sue urgenze spesso drammatiche, per occuparci dei bambini. Ed il modo più efficace per farlo è occuparsi dei genitori. Sostenere genitori e figli significa sostenere la società, cioè ognuno di noi.
Il convegno, che si è concluso con un confronto sull’urgenza di fare sistema (“che comunichi meglio, al proprio interno, di più, con più trasparenza, con lo stesso linguaggio…”) tra i Servizi territoriali (e la presentazione dell’esperienza di “casa”, di “nido”, oltre che di luogo terapeutico, che è la struttura per mamme tossicodipendenti con figli “Luna Stellata”)  ha raccolto notevoli apprezzamenti sia per quanto concerne l’aspetto scientifico, sia per le premesse da cui ha preso le mosse, efficacemente espresse dal fondatore dell’associazione “La Ricerca”, don Giorgio Bosini: “La maternità (e la paternità) diventa una missione, un valore costitutivo, un’assunzione di responsabilità che può essere risorsa o problema, fonte di gioia o di sofferenza; protagonista di questo percorso non è mai la donna sola (o l’uomo solo)…risorsa o problema è anche il bambino: attivare, in sinergia, con gli opportuni strumenti, un percorso di crescita è presupposto di un buon esito per la vita”.
Un’altra importante sottolineatura è giunta dal presidente della Federazione italiana comunità terapeutiche, don Mimmo Battaglia: “Dobbiamo scegliere di stare dalla parte giusta: non quelli con l’indice puntato verso le madri, colpevoli in tutte le analisi sociologiche di ogni strana deriva del nostro tempo, ma accanto a madri e figli, e padri, fragili anche noi e pertanto legati alla loro vulnerabilità. Educatori non perché migliori, ma in quanto solo, semplicemente, straordinariamente, uomini e donne”. Il richiamo alle potenzialità di ciascuno, al “miracolo” dell’umanità che emerge ancora più chiaramente nelle difficoltà, è un messaggio costante che ritorna in ogni azione che viene compiuta dall’associazione “La Ricerca” che, anche quando mette a frutto trent’anni di professionalità, facendosi  promotrice di convegni di alto valore scientifico sul fronte di problemi sociali, colpisce nel segno, indicando la rotta per trovare risposte sempre più adeguate ai nuovi bisogni. Al riguardo ha espresso apprezzamento e parole di ringraziamento a nome dell’Amministrazione comunale, l’assessore alle Politiche Sociali, Giovanna Palladini.  La strada intrapresa, anche sul piano del confronto  scientifico a respiro nazionale, dunque ,proseguirà, come assicura la neopresidente dell’associazione “La Ricerca”, Daniela Scrollavezza. Il prossimo appuntamento sarà a marzo: si parlerà di counseling a fronte di un disagio esistenziale diffuso.

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E' in corso la giornata di studi sugli interventi a sostegno delle competenze emotive e genitoriali “Bambini, madri e vulnerabilità emotiva” educatori, psicologi e psichiatri a convegno

S'intitola “Bambini, madri e vulnerabilità emotiva - Percorsi ed interventi comunitari e territoriali a sostegno delle competenze emotive e genitoriali", il convegno nazionale che oggi, venerdì 30 ottobre chiama a Piacenza (nell’aula magna dell’Isii Marconi) psichiatri, neuropsichiatri, psicologi, psicoterapeuti, educatori ed esperti di giurisprudenza a difesa dei minori. Organizzata dall'associazione “La Ricerca” attraverso la comunità terapeutica "Luna Stellata", che è specificatamente rivolta a mamme con problemi, e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna (assessorato Politiche per la Salute), del Servizio sanitario regionale, oltre che della Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche di cui fa parte l’associazione La Ricerca), dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, Comune e Provincia di Piacenza, la Giornata di studi si aprirà alle 9.30 con il saluto delle autorità: interverranno don Giorgio Bosini, presidente onorario dell’associazione “La Ricerca”, e don Mimmo Battaglia presidente della Fict.

La prima sessione (dalle 10 al coffee break delle 11,20) s’intitola “Disregolazione emotiva: sviluppo e tutela della relazione madre-bambino”. Moderatrice la prof. Ada Cigala, docente di Psicologia dello sviluppo dell’Università di Parma. Relatrici: la prof. Livia Colle (Università di Torino): “Ottica della ricerca. Intersoggettività e sviluppo delle competenze metacognitive”; e la dott.ssa Cesira Di Guglielmo (Centro Tiama di Milano): “Ottica clinica. Quando la relazione madre/bambino disregola le emozioni. Fenomenologia del problema nelle situazioni difficili, dai pericoli alla possibilità di gestione e di riparazione”.

La seconda parte della mattinata si aprirà alle 11,40 per concludersi per la pausa pranzo delle 13,30. Interverranno la dott.ssa Elena Prunetti (responsabile del Servizio per il trattamento dei disturbi della personalità Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano Vicenza, didatta SITCC): “Ottica clinica. Il genitore con problemi relazionali gravi. Un curante da curare e proteggere da se stesso “; e la dott.ssa Dina Galli (giudice onorario del Tribunale dei Minorenni di Bologna): “Ottica giuridica. Il decreto come opportunità di protezione del danno. Difficoltà e possibilità”.

La sessione del pomeriggio, centrata sulle “Problematiche di una gestione integrata nella risposta al bisogno di tutela della relazione madre-bambino” e moderata dalla dott.ssa Rosaria Pescara, psichiatra e psicoterapeuta consulente presso la comunità “Luna Stellata” del Centro di solidarietà “La Ricerca” di Piacenza, si aprirà alle 14,30 con una tavola rotonda che vedrà confrontarsi cinque esperti, il dottor Flavio Bonfà (direttore Sert Levante e Ponente Azienda Usl di Piacenza), il dottor Antonio Mosti (direttore Sert Città di Piacenza Azienda Usl), la dott.ssa Mariangela Tiramani (responsabile Servizio Sociale Minori Distretto Città di Piacenza), la dott.ssa Natalia Gallini (responsabile Servizio Sociale Minori Distretto di Levante -Piacenza) e la dott.ssa Maria Grazia Molinelli (responsabile Servizio Sociale Minori Distretto di Ponente-Piacenza), sui “Problemi di una difficile integrazione degli interventi nella tutela della relazione madre-bambino: l’esperienza del lavoro di rete nella provincia di Piacenza”.

Quindi alle 15,30, Fausta Fagnoni, responsabile del Servizio Comunità per mamme con bambini dell’associazione “La Ricerca”, illustrerà “il percorso residenziale in evoluzione” rappresentato dalla comunità per madri con figli “Luna Stellata”. Seguiranno gli interventi dei supervisori della struttura, la dott.ssa Rossana Dadà, psicologa e psicoterapeuta e il dott. Roberto Framba, psicologo, psicoterapeutae didatta SITCC Studi Cognitivi Milano) su “La regolazione delle emozioni dell’équipe come fattore di cambiamento”; e altre tre consulenti dell’associazione “La Ricerca”, la dott.ssa Federica Solari, psicologa e psicoterapeuta, la dott.ssa Elena Palma Costa (psicologa), e la psichiatra e psicoterapeuta Rosaria Pescara, tratteranno di “Gestione della complessità all’interno del percorso terapeutico di Luna Stellata: bambini, adulti, famiglie e competenze emotive”.

Infine, alle 16,15, con Fausta Fagnoni, interverrà la dott.ssa Elena Uber, medico del Sert Levante dell’Ausl di Piacenza, per parlare dell’esperienza di laboratorio di scrittura narrativa di gruppo “Aviomaria pieni di grazia”, quale luogo di incontro e di elaborazione emotiva.
 

 
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