AGGIORNAMENTO 26 ottobre - Gianni Salerno ha rimesso il proprio mandato di segretario territoriale Cisl nelle mani del segretario regionale, Piero Ragazzini. Una dicitura tecnica, prevista dallo statuto del sindacato, che non equivale nè ad una dimissione ne' ad una sospensione. Toccherà quindi agli organismi regionali decidere in merito. "Solitamente - spiega Ragazzini - decisioni come queste vengono prese nell'arco di 15 giorni, ma vista la delicatezza della situazione decideremo entro la settimana in corso. Tra due o tre giorni riuniremo gli organismi e valuteremo gli atti". Tre gli scenari possibili: la riconvocazione del consiglio generale del sindacato, e una definizione dei nuovi assetti, un periodo di reggenza, affidato ad un esterno, proseguire la situazione. Ossia riaffidare il mandato a Salerno.

Ragazzini, tuttavia, seppur con cautela si sbilancia. "Da una prima lettura degli atti - non sono emerse cose particolarmente gravi, tali da indurci a decidere subito. Un avviso di garanzia, in Italia, non è una condanna, ma è appunto uno strumento di garanzia per chi è coinvolto nelle indagini. Valuteremo, quindi, che cosa sia meglio fare per Gianni Salerno e per l'organizzazione".

AGGIORNAMENTO 26 OTTOBRE - E' in corso nella sede della Cisl piacentina di via Cella il confronto tra il gruppo dirigente provinciale e il segretario regionale Piero Ragazzini. In discussione la posizione del segretario procvinciale Gianni Salerno, indagato ufficialmente nell'ambito del caso Filosa, l'ex direttore dell'Ufficio del Lavoro arrestato con le accuse di corruzione e concussione. Intorno al 12 è prevista una comunicazione ufficiale.

Aggiornamento - Lunedì mattina si riunirà l'esecutivo dei segretari Cisl, in collaborazione con i rappresentanti regionali e nazionali del sindacato. Una riunione convocata d'urgenza, dopo la consegna al segretario provinciale Cisl, Gianni Salerno, di un avviso di garanzia legato alle indagini sull'ex direttore dell'ufficio provinciale del Lavoro, Alfonso Filosa, arrestato con l'accusa di corruzione. Piero Ragazzini, segretario regionale Cisl, sarà presente.

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Gianni Salerno, il segretario provinciale della Cisl di Piacenza, è ufficialmente indagato nel caso di Alfonso Filosa, l'ex direttore dell'Ufficio provinciale del Lavoro, arrestato nei mesi scorsi con le accuse di corruzione e concussione, e che al momento si trova ancora in carcere. Salerno, piacentino di 50 anni, stamattina ha ricevuto l’avviso di garanzia dai carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza. Già dalla prossima settimana il sindacalista potrebbe essere ascoltato dagli inquirenti della Procura della Repubblica. 
Per Salerno, difeso dall’avvocato Sandro Miglioli, l’accusa potrebbe essere di concorso esterno in corruzione.

"Sono molto sereno - dice Salerno, contattato telefonicamente dalla redazione -, paradossalmente lo sono di più rispetto a questa estate, quando circolavano molti mettegolezzi sulla mia persona. In questo senso, l'avviso di garanzia, che mi è stato consegnato in tarda mattinata, mette un po' di ordine. Secondo quanto mi viene contestato, la mia posizione sarebbe marginale rispetto all'indagine su Filosa, e mi vedrebbe coinvolto in un solo caso. Ripeto, sono molto molto sereno, e ci tengo a sottolineare che non ho mai e poi mai fatto nulla che potesse danneggiare i lavoratori. Io ho sempre operato nel loro interesse. Con la mia organizzazione, decideremo cosa fare: ho già contattato il mio segretario regionale al quale ho detto di essere disponibile a sospendere la mia carica, per consentire a me stesso di difendermi e al sindacato di continuare ad operare. Se ho fatto degli errori, sono i miei e non del sindacato".