L’ospedale unico della Valdarda nella rete provinciale: con il nuovo corpo di fabbrica si ridisegnano ruolo e funzioni
Come già annunciato, martedì 20 ottobre alle ore 16 sarà inaugurato a Fiorenzuola il nuovo corpo di fabbrica dell’ospedale unico della Valdarda.
Il nuovo edificio s’inserisce in un progetto più ampio, che ridisegna complessivamente ruolo e funzioni dell’ospedale e che permette di superarne le criticità, che derivavano da un lato dall’insufficienza degli spazi e dall’altro da uno sviluppo negli anni non più coerente con le attuali necessità della popolazione di riferimento.
Tre sono state le direttrici che hanno guidato la progettazione: l’accoglienza dei pazienti e dei familiari, l’attenzione al lavoro del personale, un’organizzazione delle attività clinico-assistenziali attenta a collocare il fabbisogno locale in un sistema più ampio di tutela della salute.
Attenzione al comfort dei pazienti: standard migliorati
Con l’ampliamento, l’ospedale unico della Valdarda passa da 159 a 181 letti, non solo recuperando la dotazione precedente alla riconversione della struttura di Cortemaggiore, ma riequilibrando la dotazione di posti letto all’interno della rete provinciale in particolare in relazione alla lungodogenza. L’aspetto qualificante non è però solo numerico: nelle stanze di degenza si è posta una forte attenzione al comfort dei pazienti, con standard notevolmente migliorati.
Il progetto prevede anche un progressivo potenziamento della dotazione organica, sia sul fronte del personale medico che di quello di assistenza.
Il ruolo di Fiorenzuola all’interno della rete provinciale
Nel Piano strategico 2009-2011 l’Azienda ha ridefinito i ruoli di tutti gli ospedali della rete “hub and spoke” provinciale, nella quale tutti gli stabilimenti che compongono il Presidio unico siano così integrati da non poter fare a meno l'uno dell'altro. Il modello di rete, che prevede centri di riferimento (hub) e altri punti (i raggi, spoke) di appoggio a essi collegati, è mutuato dal modello regionale e contestualizzato nella realtà piacentina.
All’interno della rete, l’ospedale di Fiorenzuola si configura come un primo riferimento per i cittadini per le necessità di assistenza ospedaliera di base, facendo perno sulle unità operative di Medicina e Chirurgia. La Medicina generale, in particolare, offre una presa in carico dei pazienti a media intensità di intervento e multispecialistica, grazie alla presenza di medici competenti nelle discipline a maggior impatto epidemiologico (quali per esempio Neurologia, Pneumologia, Oncologia). La Chirurgia tratta patologie programmate elettive anche di media complessità ed è centro di riferimento provinciale per la chirurgia della tiroide, la chirurgia della mano, la flebologia dinamica e la chirurgia plastica ricostruttiva. Inoltre fornisce un servizio logistico e assistenziale per le attività svolte dalle equipe itineranti in ambito chirurgico specialistico, per esempio urologico.
In ambito ortopedico l’ospedale della Val d’Arda tratta la casistica di base (anche di traumatologia semplice e differibile), è riferimento aziendale per il trattamento neurochirurgico delle patologie del dorso e, insieme a Castelsangiovanni, è riferimento bipolare per la chirurgia protesica e la riabilitazione ortopedica.
Fiorenzuola conferma inoltre il proprio ruolo di centro nascita e di polo pediatrico di primo livello ed è riferimento aziendale per la cardiologia pediatrica.
I percorsi in urgenza sono stati definiti secondo criteri di precoce presa in carico, che offrono garanzie uniformi in tutto il territorio provinciale, accentramento a Piacenza in ragione della dotazione tecnologica e professionale presente nel capoluogo, ripresa in carico precoce in periferia.
Nel nuovo corpo di fabbrica: degenza medica, dialisi, attività ambulatoriali
In questo disegno complessivo di rete provinciale si è inserita la progettazione specifica, resa possibile dalla disponibilità di spazi aggiuntivi del nuovo corpo di fabbrica.
Nella nuova costruzione si è puntato a qualificare gli spazi per le attività di cura, realizzando una vera e propria area dedicata alla degenza medica, che fornisse anche una risposta alle necessità di lungodegenza, con attenzione alla palliazione e alla terminalità.
Ancora, un piano intero del nuovo edificio è stato destinato all’attività ambulatoriale di base e specialistica. Nel nuovo corpo di fabbrica è ampliato anche il servizio di dialisi.
Il progetto per il fabbricato esistente
Nel corpo di fabbrica esistente si potrà quindi procedere a potenziare la connessione tra urgenza e attività chirurgica. È previsto infatti il potenziamento delle sale operatorie (che passano da tre a quattro), la realizzazione di un nuovo blocco parto (collegato con la sala operatoria), di un nuovo blocco endoscopie e di nuovo pronto soccorso, nonché l’ampliamento della radiologia. Il progetto prevede inoltre una nuova destinazione per gli edifici circostanti, riunendo attorno all’ospedale tutti i servizi territoriali, nonché le associazioni e gli organismi di rappresentanza, attualmente dispersi in una decina di sedi diverse.