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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Nucleare, bocciata la mozione di Boiardi. Trespidi "Nel vostro Ptcp solo una riga"

Aggiornamento 12 ottobre ore 19 e 10 - "Anche all'interno del Pd ci sono posizioni molto diverse su questo argomento - replica il presidente Trespidi -. La nostra posizione è già stata espressa dai nostri consiglieri e dall'assessore Allegri. Su questo argomento, all'interno del Ptcp c'è solo una riga: si dice che c'è l'impegno nel procedere ad una dismissione celere di Arturo. Frase inserita, grazie ad un emendamento dell'allora assessore Borghi. Scavando ancora più indietro, si risale alla mozione presentata da Bursi, all'epoca in minoranza, nella quale chiedeva di inserire il problema nel Ptcp. Mozione respinta. Giusto fare gioco di squadra, ma è necessario che ci ricordiamo anche del passato. Sennò si rischia di prendere lucciole per lanterne". "Nei prossimi giorni chiederò di incontrare i vertici di Sogin". Frasi che suscitano la reazione veemente di Boiardi. "Qui si dimenticano troppe cose, andate a leggere le linee di mandato. Sono pronto ad una discussione pubblica sull'argomento". La mozione viene respinta a maggioranza.

Aggiornamento ore 19 - Interviene l'assessore all'Ambiente Davide Allegri."Le energie rinnovabili sono il futuro della Green Economy. Il nucleare, invece, ha avuto un percorso strano, che vede un approccio intimorito". "Vogliamo impostare un percorso di concertazione e trasparenza. E se venisse fatta a Cremona, la centrale nucleare, a pochi chilometri da noi?"."Vorrei sapere perchè Cavalli vuol votare contro questa mozione, visto che nella sostanza sei d'accordo con me?" dice Boiardi. "Dividiamo la mozione" replica il consigliere della Lega. "Possiamo ragionarci - risponde Boiardi - ma sono molto deluso del dibattito di stasera, perchè indica l'appiattimento sulle posizioni del Governo". "Non è possibile dividerla, perchè siamo ormai in dichiarazione di voto" dice il presidente del consiglio Pasquali.

Aggiornamento ore 18 e 30 - "La Provincia esprima la propria contrarietà in merito alla realizzazione di nuovi impianti nucleari in Italia, così come al riutilizzo di Caorso come sede di centrale".  E' la richiesta contenuta nella mozione del consigliere Boiardi.  "Il ritorno al nucleare, da parte del Governo, è un atto di coraggio -  afferma Foti - ma saremmo matti se volessimo proporre un modello obsoleto. Allo stato attuale non c'è nessuna indicazione che lascia intendere che Caorso possa ospitare una nuova centrale. I  nuovi impianti dovrebbero sorgere in riva al mare". Nel dibattito interviene anche Stefano Cavalli, assessore del Comune di Caorso, per ricordare "all'ex presidente Boiardi che il nostro consiglio comunale ha già approvato, nel giugno 2008, un documento in cui ci esprimiamo in maniera molto chiara contro la realizzazione di un nuovo impianto nella centrale di Caorso". Bergozi fa notare come "In tutto l'Occidente si stiano costruendo solo 2 centrali. Caorso e la nostra provincia su questa vicenda hanno già dato. Sono d'accordo con la mozione del presidente Boiardi: su questo tema bisogna dire se siamo d'accordo o meno. E noi siamo contrari alla realizzazione di nuove centrali nucleari". "Il procedimento nucleare consente la massima sicurezza? Mi sembra di no" osserva Speroni. "Vogliamo mettere in campo una ricetta sostenibile con una nuova energia? Ecco questomi sembra un tema importante".

Aggiornamento ore 18 - Il consigliere Boiardi propone di ritirare la mozione, per discuterla in sede di conferenza di capigruppo e garantire maggiore efficacia alla richiesta. Da parte sua, l'assessore alla Pianificazione Patrizia Barbieri fa presente che il Ptcp adottato pochi mesi fa contempla la realizzazione di un terzo ponte, nella zona, però, di Piacenza Est. Da parte del Comune di Piacenza non è stata infatti presentata nessuna osservazione al Ptcp chiedendo lo spostamento nella zona Ovest del nuovo viadotto. Approvare l'emendamento di Maserati significherebbe andare in contraddizione. La minoranza decide di ritirare l'emendamento, e la mozione viene approvata all'unanimita'.

Aggiornamento ore 17 e 30 - In discussione la mozione della Lega Nord sulla realizzazione di un terzo ponte tra le province di Piacenza e Lodi. La richiesta viene contestata, in alcune parti, dal consigliere Boiardi perchè fa riferimento al coinvolgimento dei parlamentari del centrodestra. "Su un tema così importante, deve essere riconosciuto il contributo di tutti, anche dei rappresentanti del centrosinistra". "Il documento fa riferimento ad una proposta presentata in Parlamento - replica il presidente del consiglio Roberto Pasquali - da parlamentari del centra, al quale i rappresentanti del centrosinistra non hanno aderito". Giulio Maserati (Pd) annuncia invece di appoggiare la richiesta, con la presentazione di un emendamento nel quale si chiede di indicare, come area di realizzazione, Piacenza Ovest. In quella zona potrebbe poi collegarsi con il già previsto casello autostradale in Comune di Rottofreno e Calendasco, rendendo disponibile un ulteriore collegamento per la Valtidone - Valluretta e decongestionando dal traffico il capoluogo. L'ordine del giorno è stato firmato dai consiglieri del Pd e dal capogruppo della lista civica Io Scelgo Boiardi, Giampaolo Speroni.

Tommaso Foti (Pdl) fa notare come, per "sposare l'alternativa Maserati, si debba prima tener conto degli strumenti di pianificazione che abbiamo a disposizione. Questa richiesta deve essere discussa in sede di approvazione del Ptcp. Si tratta inoltre di una proposta politica che non può non essere discussa di concerto con gli altri enti interessati: Comune di Guardamiglio, Regione Lombardia e Emilia Romagna".

Aggiornamento ore 16 e 30 Chiude le comunicazioni iniziali il presidente della Provincia Massimo Trespidi. Dopo aver ringraziato il Pd per "l'atteggiamento responsabile tenuto nel corso della discussione" sull'assessore Gallini durante l'ultima riunione del consiglio provinciale, il presidente dice di non comprendere la volontà, da parte dell'opposizione, di voler esacerbare il clima della discussione. "Noi vogliamo occuparci di problemi concreti - spiega il presidente -, per quanto riguarda l'esito della gara d'appalto per il ponte sul Po, nessuno pensi che la politica si possa sostituire al libero mercato. Le dichiarazioni che ho letto sulla vicenda non fanno altro che indebolire il sistema Piacenza".

Aggiornamento ore 16 e 20 - "Anche a me spiace che l'appalto non sia andato alle aziende piacentine - risponde l'assessore ai Lavori Pubblici Sergio Bursi -, ma devo dire che l'aver premiato le ditte in grado di fornire un progetto migliore mi dà più garanzie, alla luce di quanto accaduto".

Aggiornamento ore 15 e 40 - La gara d'appalto del nuovo ponte sul Po tiene banco durante le comunicazioni iniziali. A dare il via il capogruppo Pd Marco Bergonzi, per il quale l'amministrazione provinciale dovrebbe chiedere ad Anas i progetti arrivati. Bergonzi contesta l'assegnazione a Consorzio Stabile. "Non è possibile che alla cordata sia stato attribuito il 49% del punteggio, per quanto riguarda il progetto - dice Bergonzi - e alla proposta piacentina ne sia stato attribuito solo il 18%". Affermazione contestata da Tommaso Foti (Pdl). "Non sta a noi  - sostiene - entrare nel merito: se la cordata piacentina ritiene di essere stata danneggiata, presenti ricorso. Giusto, per un'opera come questa, dare grande valore alla qualità del progetto. E' un errore - aggiunge - anche parlare di ricarcimento danni (la causa che intende sostenere il Comune di Piacenza, ndr) perchè rappresenta un pericoloso precedente. Meglio aspettare l'esito della perizia sul crollo". Non è d'accordo Gianluigi Boiardi (Nuovo Ulivo). "L'esito della gara rappresenta la sconfitta del nostro sistema territoriale che non è riuscito ad imporsi - dice - a differenza di quanto accadde con la Cremona - Mantova. Non posso credere che una cordata a 300 chilometri di distanza da noi possa lavorare meglio delle nostre imprese". 

Aggiornamento - Un minuto di silenzio, in consiglio provinciale, per i morti di Messina.

Seduta di mozioni ed interrogazioni quella di Consiglio provinciale di domani, 12 ottobre (inizio ore 15). Dieci i punti che dovrebbero essere discussi, dopo le abituali comunicazioni dei consiglieri. Si inizia con discussione e voto sullo schema di intesa per l'integrazione delle politiche territoriali in base al DUP (Documento Unico di Programmazione) della Regione Emilia Romagna e si prosegue con quattro mozioni e cinque interrogazioni. La prima mozione, presentata dal consigliere Cavalli ed altri del gruppo Lega Nord, riguarda la fattibilità di un terzo ponte sul Po tra le province di Piacenza e Lodi. La seconda, presentata dal consigliere Boiardi, del gruppo Insieme per un nuovo Ulivo, richiama i problemi connessi agli impianti nucleari in Italia. La terza, firmata dal consigliere Dosi e da suoi colleghi del Gruppo Lega Nord, ha a che fare con il provvedimento, attualmente in discussione in Parlamento, contro il reato di violenza sessuale. La quarta mozione è sottoscritta dal consigliere Raggi, di Italia dei Valori, ed ha per tema l'accanimento terapeutico e l'istituzione di un registro dei testamenti biologici. Delle cinque interrogazioni, due sono presentate dal consigliere Caminati, del gruppo PD, e riguardano le nuove attività commerciali medio grandi nella nostra provincia e i danni causati dal maltempo del mese di aprile, due sono presentate dal consigliere Boiardi ed hanno per tema il Polo di protezione civile di Piacenza e la situazione igienico sanitaria dei treni pendolari, una è presentata dal consigliere Dosi e chiede lumi sulla situazione della ditta Hermann.

In Consiglio comunale si parlerà invece del Piano cave. L'inizio è previsto per le 16 a Palazzo Mercanti

 
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