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Bibbie del vino, le produzioni piacentine al top

Nuovi prestigiosi riconoscimenti per i vini dell’Emilia-Romagna e alcune importanti conferme  sono arrivate dalle nuove  Guide de L’Espresso e de Il Gambero Rosso, che  hanno premiato con  il massimo dei voti – ovvero  con le “5 bottiglie” e i “tre bicchieri” - rispettivamente 4 e 14 vini dell’Emilia-Romagna.
Per l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni che ha voluto esprimere in una lettera alle aziende premiate le proprie congratulazioni si tratta “della conferma dei grandi passi avanti che la vitivinicoltura emiliano – romagnola ha saputo compiere in questi anni.”
“C’è una nuova Emilia-Romagna del vino – scrive Rabboni - , capace di offrire prodotti di elevata qualità, in grado di competere nel panorama nazionale e internazionale, al pari di tanti altri prodotti magari più blasonati. E’ un risultato che arriva tanto più gradito in questo momento di difficoltà del settore.”
“Nei vini premiati dalle due Guide ci sono alcune importanti conferme, ma ci sono anche significativi nuovi ingressi. Tra gli altri  - sottolinea Rabboni - vorrei ricordare quello del Lambrusco, vino che per tanti anni è stato il simbolo di un’enologia emiliano-romagnola più portata alla quantità che alla qualità. Ora il quadro è cambiato e di questo dobbiamo essere tutti legittimamente orgogliosi.”

I vini premiati
5 bottiglie de L’Espresso
Hanno ricevuto le “5 bottiglie” de L’Espresso i seguenti vini: Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 1999   di Lusignani Alberto, (PC) il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Semisecco 2008 di Tenuta Pederzana (MO),  il Lambrusco di Sorbara Rifermentazione Ancestrale 2007 di Bellei Francesco(MO), il  Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Michelangiòlo 2006 di Calonga (FC) .

3 bicchieri de Il Gambero Rosso
Sangiovese di Romagna Superiore Riserva:
Michelangiòlo 2006 Calonga (FC);  Pruno di Drei Donà-La Palazza(FC);  Corallo Nero di Gallegati  (RA) , Ombroso di Giovanna Madonia (FC); Nespoli di Podere Nespoli (FC), Avi di San Patrignano(RN), che raddoppia il suo risultato con il Montepirolo, l’unico bordolese emiliano-romagnolo che ottiene la massima valutazione; Petrignone di Tre Monti (Imola), Pietramora di Fattoria Zerbina (RA); Sangiovese IGT Poggio Tura di Vigne dei Boschi (RA).
Tra i premiati anche due vini piacentini - l’Emilia igt La Macchiona di La Stoppa (50% Barbera e 50% Bonarda) e il Vin Santo di Albarola (Malvasia di Candia vinificata in purezza) annata 1999 per il Marchese Barattieri – e due Lambruschi: il Reggiano Concerto 2008 di Medici Ermete e il Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena di Chiarli 2008.

Emiliano-Romagnoli anche la cantina Gallegati  (RA) premiata come “cantina emergente dell’anno” e il piacentino Albarola di Barattieri, vino dolce 2010.

Vino, Coldiretti dice no agli appesantimenti burocratici e agli aumenti di costi 


E’ sintetizzato in queste parole quanto emerso dalla riunione della Commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza, riunitasi nei giorni scorsi.

“Premesso che la posizione di Coldiretti verso la riforma dell’OCM vino - ha sottolineato il responsabile della commissione Achille Bertè - è sempre stata quella di aspra critica e di contrarietà, i problemi che la stessa sta creando al mondo agricolo, emergono prepotentemente anche dall’emanazione dei regolamenti applicativi.”

La nuova OCM vino porta con se solo burocrazia, difesa di interessi che non sono certamente  quelli agricoli e appesantimento dei costi. Entrando specificatamente nel capitolo riguardante i controlli, Coldiretti non è contraria a livello di principio, ma non condivide certamente l’opera svolta dal nostro Consorzio Vini Doc Colli Piacentini, così come dagli altri Consorzi di tutela, sia nei meriti che nei metodi utilizzati per affidare la fase dei controlli a Valoreitalia srl.

“Su questo punto - ribadisce Bertè - la posizione della Commissione Coldiretti è nettamente contraria all’operato del nostro Consorzio che ha affidato la fase dei controlli ad una società di cui detiene parte del capitale sociale. L’impostazione illustrata dai rappresentanti di Valoreitalia, intervenuti all’assemblea organizzata al Palazzo dell’Agricoltura dal Consorzio Vini, produce un appesantimento burocratico, nonché discrasia nelle modalità applicative dei costi e della loro tempistica così come una duplicazione di documentazione.”

Nei prossimi giorni, la Confederazione Nazionale Coldiretti sottoporrà al Ministero delle politiche agricole e forestale una serie di proposte finalizzate a riscrivere la legge 164/92 nella direzione di una minor burocrazia, una diminuzione dei costi e una razionalizzazione dell’intero sistema.

Le proposte emerse dalla Commissione di Coldiretti possono essere così sintetizzate:

revisioni dei sistemi di controllo cercando metodologie più semplici e meno onerose;
rinuncia da parte dell’ente di controllo, per la campagna in corso, del pagamento dell’0.40 € previsto per la verifica in campagna, perché non eseguito e quindi trattasi solo di un controllo “di carta”;
utilizzo e validazione di tutta la documentazione già attualmente disponibile, come per es. catasto vitivinicolo, documenti doganali e di trasporto ecc..;
eliminazione dell’obbligatorietà dell’apposizione del bollino di controllo;
revisione della tempistica relativa all’invio della documentazione;
nelle azienda a filiera corta, che hanno pertanto tutte le fasi (dal vigneto alla bottiglia finita) prevedere un tariffario diverso, considerando anche i minori costi che l’ente deve supportare.
“Gli uffici di Coldiretti Piacenza - conclude Bertè - sono a disposizione di tutti gli imprenditori vitivinicoli per ulteriori approfondimenti relativi alle proposte, ma anche per raccogliere eventuali suggerimenti sull’argomento.
 

 

 
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    Commenti:


    vino
    Il vin santo di Vigoleno merita a pieno titolo il riconoscimento ricevuto...
    elisa malacalza
    03/10/2009  11.44


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