Non è propriamente roseo lo scenario economico provinciale tracciato dall'Istituto Prometeia per i prossimi tre anni. L'uscita dalla crisi per Piacenza - è stato fatto notare durante la presentazione delle proiezioni elaborate per conto della Camera di Commercio - sarà lenta. Tiene l'occupazione (meno 0,3 % nel 2009), ma è in gran parte fondata su posti di lavoro a scarso valore aggiunto. Il presidente Giuseppe Parenti: "Attirare aziende che assumono laureati".
Secondo le proiezioni dell'Istituto Prometeia (allegate a fondo pagina), dal 2010 gli indicatori economici della provincia invertiranno il trend negativo di quest'anno ma la risalita sarà assai più lenta della caduta a seguito della crisi mondiale. A Piacenza si verifica una sostanziale tenuta dell'occupazione (+ 0,3 % nell'anno in corso, + 0,5 % nel 2010 e + 1,3 nel 2011), ma in gran parte i nuovi lavoratori sono a basso valore aggiunto, impiegati in posti dove non ci saranno incrementi di produttività. Il valore aggiunto paga un meno 4,8 % nel 2009.
I dati dicono che la caduta verticale delle esportazioni per il territorio piacentino (- 19,2 % nel 2009) non acquisirà segno positivo nemmeno negli anni a venire, con la previsione di un meno 6,3 % nel 2010 e meno 1,3 % nel 2011. Il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti ha sottolineato la necessita' di creare nuove opportunità di occupazione. "Dobbiamo creare ponti d'oro per le aziende che intendano insediarsi qui da noi, quelle capaci di creare posti di lavoro qualificati e quindi di interrompere l'emorragia di laureati costretti a migrare".
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