A seguito delle recenti notizie - pubblicate dai quotidiani locali - relative alla realizzazione, da parte dell’Amministrazione Comunale di Piacenza, di una nuova piscina comunale coperta, il Coni Provinciale ed il Comitato Provinciale della Federazione Italiana Nuoto hanno incontrato nei giorni scorsi l’Assessore comunale allo Sport, Prof. Paolo Dosi. L’incontro ha permesso di esaminare congiuntamente le proposte e le prospettive che tale struttura determinerà nel contesto dell’impiantistica natatoria cittadina, ed anche le implicazioni legate alla fruibilità e alla gestione della stessa. Premesso che la volontà espressa dall’Amministrazione di realizzare un nuovo impianto natatorio coperto risulta ampiamente condivisibile, non possiamo invece condividere la soluzione prospettata sotto il profilo dimensionale. L’idea di realizzare la vasca principale di 33 o 25 metri mal si coniuga, infatti, con la volontà di dare vita ad un probabile gioiello tecnologico e architettonico; una nuova piscina dimensionalmente così concepita si configura, infatti, come una struttura potenzialmente ingestibile, assolutamente non in grado di soddisfare da un lato le esigenze di spazi natatori - sia per le Società sportive, sia per tutti gli altri utenti, in continuo aumento, desiderosi di coniugare il proprio tempo libero con il nuoto - e dall’altro quella di una doverosa e non sovvenzionata gestione economica. Per soddisfare le esigenze sopracitate riteniamo che la nostra città necessiti di una struttura dotata di vasca olimpionica dalla quale - con accorgimenti strutturali ormai ampiamente collaudati come l’inserimento di due pontoni mobili, e il contemporaneo dimensionamento sui 53 metri di lunghezza e 25 di larghezza - sia possibile ottenere l’equivalente spazio-acqua di tre piscine e con un numero di corsie che può variare da venti a trenta. Tale soluzione, infatti, permetterebbe di soddisfare, contemporaneamente, le attività amatoriali e del tempo libero, le necessità del nuoto agonistico, della pallanuoto, del nuoto sincronizzato e garantirebbe anche la possibilità di definire vasche corsuali e le attività subacquee. Il tutto potrebbe essere completato con la costruzione di due vasche di piccole dimensioni a bassa profondità, per effettuare attività corsuali per bambini in età prescolare, lezioni di acqua-fitness o di recupero delle capacità motorie compromesse da traumi o da infortuni. La nostra città, grazie alla riconosciuta capacità progettuale e organizzativa del mondo sportivo che ci pone nelle posizioni di vertice a livello nazionale, non può non riflettere sulla straordinaria opportunità di riconfermare tale riconoscimento attraverso la realizzazione di un impianto moderno, prezioso centro di aggregazione per le famiglie, in grado di soddisfare compiutamente le aspettative attuali della nostra comunità, ma predisposto, con una visione lungimirante, anche per le crescenti esigenze delle nuove generazioni.
Nel confermare la nostra piena disponibilità ad ogni approfondimento del caso, auspichiamo una più intensa collaborazione fra tutti i soggetti deputati a rappresentare le Istituzioni pubbliche e quelle sportive, al fine di contribuire alla definizione di strategie e progetti condivisi nell’interesse comune.
Stefano Teragni Luigi Zangrandi
Presidente Coni Delegato Provinciale
Comitato Provinciale Piacenza Federnuoto
|