[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Festival del Diritto
Guido Rossi: "E' fallita l'idea di capitalismo fondata sul debito" VIDEO

REGOLE ED ECONOMIA - Guido Rossi, Quali regole per un nuovo capitalismo? La conferenza conclusiva del Festival del Diritto. Guido Rossi, definito da Stefano Rodota' come l'uomo delle regole, ha esordito ricordando le sue origini piacentine. Le regole per un nuovo capitalismo il tema della sua conferenza: “Per indicare le nuove regole occorre esaminare la criticità della congiuntura. L'idea che il mercato potesse autoregolarsi si è rivelata pericolosa, la crisi che stiamo vivendo ha a che fare con il fallimento del capitalismo finanziario e sopratttuto con il tentativo di creare ricchezza con il debito”. “Ma anche la sfera pubblica ha fallito: le autorità di controllo non hanno vigilato, non sono intervenute in tempo”. “Nei paradisi fiscali si sono nascoste le manipolazione avvenute sui mercati finanziari.”. Rivedere le regole, ma quali? Rossi ha spiegato le centralità dei rapporti tra politica ed economia: “L'aver confuso la proprietà e il controlllo nelle società per azioni si è rivelato assai dannoso, basti pensare ai manager che si accaparrano le stock options delle società”. Si stanno elaborando tante ricette per le regole del nuovo capitalismo: diverse le ipotesi illustrate da Rossi. “C'è chi ha proposto: lasciamo che ogni stato risolva i suoi problemi, non è possibile concordare una normativa comune sovranazionale; altra ipotesi è quella di un'autorità europea sui mercati finanziari, indipendente e, perchè no, un'autorità mondiale che potrebbe avere all'Onu la sua origine e legittimazione, proposta somigliante anche a cio' che viene scritto nell'enciclica Caritas in Veritate; poi ci sono le idee dei global legal standards per fissare principi e regole comuni ispiratrici delle legislazioni dei singoli paesi. Idee che come diceva Keynes possono essere pericolose nel bene e nel male, io mi auguro nel bene”

SCUOLA - Romeo Astorri, Daniele Checchi, Tullio De Mauro, La scuola è aperta a tutti: la questione cruciale dell'istruzione
L'istruzione determina la qualità della società civile e ne è fondamento. Crea le premesse per una efficace modernizzazione. Oggi le scuole e l'Università italiane riescono a conseguire questi obiettivi? Come valorizzare il merito quale fattore di mobilità sociale? A dibattere, coordinati da Francesco Erbani di Repubblica. Romeo Astorri, docente di Diritto canonico e preside della facoltà di Giurisprudenza, Daniele Checchi, ordinario di Economia politica della facoltà di Scienze politiche alla Statale di Milano e Tullio De Mauro, docente di Filosofia del linguaggio e già ministro pubblica istruzione  «Da cinquant’anni a questa parte - ha  affermato De Mauro - la scuola è stato il traino per far crescere il livello dell’istruzione. I dati sull’alfabetizzazione affermano che c’è un 5 percento di italiani «nel più cupo analfabetismo, il 33% che fa molta fatica ma non è in grado di andare oltre alla computazione e alla sillabazione e un altro 33% che legge, ma fa molta fatica e non comprende le frasi complesse e sono a rischio analfabetismo. Se la scuola funzionasse così male come si pensa - ha sottolineato l’ex ministro -  dovrebbe restituirci solo il 29% di alfabetizzati, invece fa molto di più, circa il 75%. Forse solo l’università - ha concluso De Mauro rivolto agli altri due docenti - non fa altrettanto bene il proprio lavoro»

LE DONNE TRA PUBBLICO E PRIVATO - Anna Bravo, Ida Dominijanni, Nadia Urbinati, Sofia ventura,  Le parole delle donne tra pubblico e privato. A che punto è la condizione della donna oggi in Italia, dopo la clamorosa rivoluzione del Sessantotto? Siamo di fronte ad una regressione dell'immaginario sul femminile e sul maschile?

SPAZI PUBBLICI E SPAZI PRIVATI - La giornata conclusiva del festival riprende da un grande architetto come Massimiliano Fuksas che parla del pubblico e del privato in rapporto ai luoghi della vita. Fuksas ha affrontato il tema della democrazia e delle sfide dell'architettura nell'era della globalizzazione. Davanti allo sviluppo delle megalopoli mondiali - ha spiegato Fuksas - occorre cambiare la scala di intervento dell'architettura. "Siamo diventati in troppi - ha affermato - e nel nostro paese non vanno fatti più i piani regolatori, figli di una logica del passato: in Italia le regole sono state violate sistematicamente per realizzare 9 milioni di edifici abusivi. Non serve più la programmazione insensata: occorre analizzare la demografia per tenere insieme i due temi cricali del nostro tempo governance  del territorio e mobilità. Il Pil, il prodotto interno lordo non può essere il criterio guida del nostro sviluppo".

 IL PROGRAMMA COMPLETO 

Il programma delle dirette web odierne

Domenica, 27 settembre ore 12 (Teatro dei Filodrammatici) - Massimiliano Fuskas, Spazi pubblici/spazi privati
Una comprensione critica del nuovo, che non pretenda un ordine salvifico, sulle città che crescono a dismisura; il ruolo della nuova committenza; il degrado e l'espansione delle periferie; l'assenza di progettualità urbanistica; la piaga dell'abusivismo.
Domenica, 27 settembre ore 12.00 (Palazzo galli, Salone dei Depositanti) - Giuliano Amato, Luigi Campiglio, Marco Onado, Luigi Spaventa, Giuseppe Tesauro,  La finanza globale è diventata pubblica?
La crisi economica ha registrato un massiccio intervento dei governi e degli Stati nel mercato, attraverso nuove regole e il salvataggio di grandi banche e imprese. In che modo questo spostamento tra pubblico e privato cambierà lo scenario politico ed economico dei prossimi anni?
Domenica, 27 settembre ore 15.00 (Auditorium Sant'Ilario) - Anna Bravo, Ida Dominijanni, Nadia Urbinati, Sofia ventura,  Le parole delle donne tra pubblico e privato
A che punto è la condizione della donna oggi in Italia, dopo la clamorosa rivoluzione del Sessantotto? Siamo di fronte ad una regressione dell'immaginario sul femminile e sul maschile?
Domenica, 27 settembre ore 16.30 (Teatro dei Filodrammatici) - Romeo Astorri, Daniele Checchi, Tullio De Mauro, La scuola è aperta a tutti: la questione cruciale dell'istruzione
L'istruzione determina la qualità della società civile e ne è fondamento. Crea le premesse per una efficace modernizzazione. Oggi le scuole e l'Università italiane riescono a conseguire questi obiettivi? Come valorizzare il merito quale fattore di mobilità sociale?
Domenica, 27 settembre ore 18.00 (Salone Palazzo Gotico) - Guido Rossi, Quali regole per un nuovo capitalismo?
E' indispensabile, alla luce del recente fallimento del sistema capitalistico globale, individuare nuove regole che non solo servano a risolvere l'attuale crisi, ma soprattutto impediscano il verficarsi di altre crisi future e altrettanto gravi.

 

 

 
Voci correlate:
  • Festival del Diritto
  •    facebook  twitter  invia

     stampa

    Commenti:



    INSERISCI COMMENTO:

    *nome:
    *e-mail:

    titolo:

    descrizione (max.255 caratteri):

      Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





    PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
    Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
    Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it