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Festival del Diritto
Bersani: "Nucleare, distrazione micidiale". Televisione protagonista con Freccero e Garimberti

In serata STEFANO RODOTA' e quando il privato diventa pubblico; il magistrato Francesco Greco sul tema beni pubblici, interessi privati. 

ENERGIA E RIFIUTI, GESTIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO - "Nucleare, distrazione micidiale" per l'onorevole Pierluigi Bersani, tra i protagonisti dell'incontro con il presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi e il prof. Stefano Consonni del Politecnico di Milano, presidente di Leap.

Sono quattro i temi da affrontare quando si parla di energia, sottolinea Bersami: efficenza energetica, fonti rinnovabili, tecnologie nuove per le fonti tradizionali, una nuova generazione nucleare. "Occorre lavorare su queste 4 cose - dice l'onorevole Bersani -, nessuno può dire che ne funziona una sola. Ad esempio in questo momento lavorare solo sul nucleare porrebbe problemi strutturali enormi. Il nucleare, a sguardo mondo, è una tecnologia giovane, sulla quale nessuno può anticipare incrementi di quota (per il soddisfacimento del "bisogno" di energia, ndr). Al massimo preserverà la quota che ha al momento e che continua ad essere insoddisfacente per quanto riguarda lo smaltimento".

"Però si dice, ragionevolmente, che questo aspetto possa essere risolto, e infatti - afferma l'onorevole Bersani - dico che se avessimo centrali ancora attive sul territorio non proporrei di spegnerle, ma cercherei di risolvere il problema dello smaltimento delle scorie insieme ad altri paesi che ospitano centrali nucleari". Ma le scorie, sostiene il parlamentare del Pd, non sono ml'unico problema: "Questo tipo di energia mal si attaglia alla dimensione di un mercato aperto".

Per quanto riguarda il nostro paese, infine, si pone una difficoltà ulteriore: "Il nucleare non è una centrale, ma è un sistema che comporta un certo meccanismo: noi non siamo ancora riusciti a portare a termine un percorso di stoccaggio e decomissioning. L'aver indicato come deposito Scanzano, sito geologico, è stato un errore". "Prima deve essere risolto il problema delle scorie: non è credibile il voler posare la prima pietra delle nuove centrali senza aver risolto questo problema. Parlare di questo ci distrare, mentre dovremmo occuparci d'altro".

LA TELEVISIONE PUBBLICA E PRIVATA - Dal teatro dei Filodrammatici il dibattito con il presidente della Rai Paolo Garimberti, Alessandro Pace, Michele Polo, Vincenzo Roppo, La Grande conduttrice: la televisione pubblica e privata. Il presidentre Garimberti ha affermato che "il telecomando e la libertà di scelta costituisce il fattore discriminante tra tv di stato e tv pubblica". Quanto alle polemiche sui contenuti di alcuni programma Rai, Garimberti ha citato Montanelli: "In Tv non mi piace ne' il manganello (inteso come giornalismo aggressivo ndr), nè il bordello, ma in quella attuale c'è un po' troppo bordello e ci vorrebbe un po' di manganello in più. In questo senso considero Report della Gabanelli un programma da servizio pubblico". 

 LO SPETTACOLO DEL CONTROLLO - Da Palazzo Gotico Carlo Freccero ha parlato di Reality, lo spettacolo del controllo. Intervista di Danilo De Blasio di Radio Popolare. Freccero ha compiuto una disamina del rapporto tra la televisione e la realtà, concentrandosi sul tema del controllo. "Il modello del reality piace - ha sostenuto - perchè riflette lo spirito dei nostri tempi. Tempi in cui constatiamo che la politica parla solo di leader e non si propone più di offrire una visione del mondo. La televisione si fa specchio sempre più spesso del balbettio dei nostri sentimenti". E poi un affondo sulla censura: "Oggi la censura non è più un residuo del passato da combattere, ma detta la linea editoriale delle reti, per escludere dallo schermo la satira e l'informazione, l'imperativo è quello di non disturbare la programmazione". "Oggi siamo morbosamente attratti dalla vita degli altri, dal gossip aspirando a diventare noi stessi parte del gossip. Il reality ha spostato l'attenzione delle persone dall'agorà alla sfera privata: un azzeramento della privacy che diventa ossessione per l'esibizione della sfera privata. Una sorta di spogliarello morale. Il reality di fatto è un non-luogo, il centro commerciale delle nostre anime".

SERVIZI LOCALI - E' iniziata con il tema del pubblico e privato nei servizi locali, la terza giornata del Festival del Diritto. Da Palazzo Rota Pisaroni ne discutono il ministro Raffaele Fitto, il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, Giulio Napolitano, Andrea Boitani e Roberto Cavalieri, modera il direttore di "Cronaca" Emanuele Galba.

Le variazioni al programma di oggi

L’incontro delle 9.30 sul tema “Beni comuni”, all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con l’introduzione di Stefano Rodotà, sarà tenuto dal prof. Alberto Lucarelli, ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico all’Università Federico II di Napoli, anziché dal prof. Ugo Mattei.

Nel pomeriggio, l’incontro delle 16.30 dal titolo “Sviluppo sostenibile e new deal economico: la nuova gestione dell’energia dei rifiuti”, coordinato da Guido Fontanelli, vedrà la partecipazione dell’on. Pierluigi Bersani, del presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi e del prof. Stefano Consonni del Politecnico di Milano, presidente di Leap – Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza. Non saranno presenti, invece, Umberto Quadrino e Stefano Saglia.

Si ricorda, infine, che il forum “I servizi locali tra pubblico e privato”, inizialmente in programma alle 12.00 a Palazzo Galli, si terrà alle 9.30 presso il salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni. All’incontro, coordinato dal giornalista Emanuele Galba, interverranno Andrea Boitani, ordinario di Economia Politica all’Università Cattolica di Milano, l’amministratore delegato di Met.Ro Spa Roberto Cavalieri, il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, Giulio Napolitano, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università di RomaTre e il sindaco di Piacenza Roberto Reggi.

IL PROGRAMMA DELLE DIRETTE WEB DI Sabato 26 settembre

sabato 26 settembre ore 10.30 (Salone Palazzo Gotico) - Carlo Freccero, Reality: lo spettacolo del controllo
Il fuoco della telecamera si è postato dal pubblico al privato. Ed è un paradosso: una società fa dell'esibizionismo un valore e al contempo considera grave la violazione della privacy. Percepiamo come pericolosi i controlli generalizzati attraverso carte di credito, tabulati telefonici, videoriprese, eppure siamo morbosamente attratti dalla vita degli altri.
sabato 26 settembre ore 15.00 (Salone Palazzo Gotico) - Giancarlo De Cataldo, Raccontare il male
Il legame tra giustizia e la sua rappresentazione è un aspetto della tradizione. Esistono tre sguardi per narrare il crimine: Accusa; Difesa; Giudice.
sabato 26 settembre ore 15.30 (teatro dei Filodrammatici) - Fedele Confalonieri, Paolo Garimberti, Alessandro Pace, Michele Polo, Vincenzo Roppo, La Grande conduttrice: la televisione pubblica e privata
Nella società contemporanea nessun altro media come la televisione influenza la cultura popolare. E' ancora efficace oggi la distinzione tra televisione di servizio pubblico e televisione commerciale? Quali regole potrebbero garantirci un effettivo pluralismo culturale e dell'informazione?
sabato 26 settembre ore 16.30 (Palazzo galli, Salone dei Depositanti) - Pier Luigi Bersani, Umberto Quadrino, Edo Ronchi, Stefano Saglia, Sviluppo sostenibile e new deal economico: la nuova gestione dell'energia e dei rifiuti
E' sempre più evidente la necessità di una governance globale dell'ambiente. Il nostro Paese deve fare i conti con gli impegni europei di riduzione dei gas serra, la promozione di fonti rinnovabili, di efficienza energetica e col ritorno al nucleare.
sabato 26 settembre ore 18.00 (Auditorium Sant'Ilario) - Stefano Rodotà, Quando il privato diventa pubblico
Possiamo ancora costruire liberamente la nostra identità o questa è ormai nelle mani di chi produce incessantemente "profili" che ci riguardano, anche a nostra insaputa?
sabato 26 settembre ore 20.00 (Salone Palazzo Gotico) - Francesco Greco, Beni pubblici, interessi privati
Il magistrato Francesco Greco, alla luce della sua lunga e diversificata esperienza, illustrerà come alla radice di corruzione, evasione fiscale, crac finanziari ci sia il rapporto distorto tra beni pubblici e profitti privati
 

 
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