Nucleare, convegno e mostra itinerante il 26 settembre alla Galleria Rosso Tiziano
L'iniziativa promossa dall'associazione “Io scelgo Boiardi” . Presenti Gianni Mattioli e molte realtà locali sulle energie alternative
Sarà la Galleria Rosso Tiziano, in via Taverna 41 a Piacenza, ad ospitare sabato 26 settembre alle 9,30 il Convegno sul nucleare promosso dall'associazione culturale "Io scelgo Boiardi", con il contributo finanziario dei tre consiglieri di opposizione Boiardi, Speroni e Quaratino. "Punto e a capo: nel futuro o nel passato? Chiedilo ad Arturo" è il titolo anche della mostra itinerante sulla storia di Caorso e del nucleare a tutti i livelli, preparata - attraverso le fotografie raccolte sul territorio- dalla grafica Silvia Tiozzo. Al Convegno parteciperanno il senatore Gianni Piatti, l'onorevole Marco Pezzoni, l'esperto della Regione Emilia Romagna Massimo Cenerini, il chimico Massimo Bonfatti dell'associazione "progettohumus", l'assessore Duccio Campagnoli e l'onorevole Gianni Mattioli.
Una sezione del convegno vedrà la partecipazione di tre realtà piacentine in tema di energie alternative: Renato Pagin (fotovoltaico), Andrea Negri e Andrea Tissot (pala eolica) e Maurizio Capelli (impianto a biogas).
Tutte le informazioni su www.caboiardi.it.
“L'ipotesi del ritorno di nucleare a Caorso sta prendendo sempre più forma dopo la pubblicazione di alcuni stralci della bozza di decreto sul nucleare al vaglio del Governo e che sarà emanata il 15 febbraio prossimo” afferma Gianluigi Boiardi, capogruppo di Insieme per un nuovo Ulivo. Nell'edizione del quotidiano "Il Messaggero" dello scorso 8 settembre, in un articolo a firma di Barbara Corrao, si legge che gli impianti potrebbero realizzati nei siti già qualificati e che secondo molti esperti i siti idonei ad ospitare uno o due reattori EPR (previsti dall'accordo Enel Edf) sono Caorso e Montalto di Castro. “Ad aggravare la situazione – ha sottolineato Boiardi - le parole del ministro Claudio Scajola, secondo il quale per un interesse superiore non sarebbe necessario il consenso della popolazione o degli enti del territorio quali Province o Regioni. Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro alcune delle norme nazionali in tema di realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare, "per salvaguardare le proprie competenze in materia di tutela del territorio, dell’ambiente e dell’autonomia degli Enti locali, nell’ambito di una materia che – per quanto riguarda i principi generali – rimane in capo allo Stato".
Nessun pronunciamento, fino ad ora, da parte del presidente della Provincia Massimo Trespidi che, per bocca del suo assessore Davide Allegri ha affermato: "sul nucleare la Provincia non accetterà imposizioni dall'alto né da Regioni né dal Governo”, e ancora: “al momento stiamo aspettando le ultime decisioni dei vertici nazionali”.
“Una situazione preoccupante – conclude Boiardi - se si pensa che la mia amministrazione ha scritto il suo No forte e chiaro al nucleare nel suo piano di programmazione territoriale, mentre l'attuale Giunta Trespidi non ha inserito il tema del nucleare neppure nelle linee di mandato 2009/2014”.Proprio per questo, Boiardi presenterà nel prossimo consiglio provinciale del 28 settembre una mozione proprio sulla posizione della Provincia in tema di nucleare.
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