Domani ritorna la politica cittadina. In via Garibaldi si riunirà alle 15 il Consiglio provinciale, mentre un'ora dopo a palazzo Mercanti il Consiglio comunale.
Il Consiglio provinciale esaminerà all'ordine del giorno, dopo le abituali comunicazioni dei consiglieri, otto punti di discussione. I primi due riguardano la designazione dei membri delle commissioni e delle sottocommissioni elettorali e circondariali. Il Consiglio sarà poi chiamato a riconoscere la legittimità di un debito fuori bilancio, a seguito di una sentenza esecutiva del Giudice di Pace in merito ad una azione per risarcimento danni. Quindi saranno discusse e votate quattro mozioni: due presentate dal consigliere dell'UDC Bruno Ferrari, la prima per chiedere l'inserimento nel piano triennale dei lavori pubblici di opere relative alla “variante del Camia” e per migliorare la strada di val Nure, la seconda per sollecitare la tutela delle sorgenti che alimentano l'acquedotto di val Nure; una presentata dal consigliere Marco Bergonzi, del PD, per chiedere l'installazione di un tabellone informativo nei pressi del ponte sul fiume Po, a Piacenza; la quarta ed ultima mozione presentata dal consigliere Stefano Cavalli, di Lega Nord, e da altri consiglieri del suo gruppo per avere informazioni sulla fattibilità di un terzo ponte sul Po, tra Piacenza e sponda lodigiana. L'ordine del giorno prevede, infine, l'esame di una interrogazione di Samuele Raggi, di Italia dei Valori, che chiede come si intende affrontare l'epidemia provocata dal virus A – H1N1 sul nostro territorio.
Il Consiglio comunale sarà invece dedicato a mozioni e interrogazioni, dopo le comunicazioni dei consiglieri e l'approvazione del piano di dismissione di alcune società partecipate. Il Comune iintende vendere le proprie quote in Sti, una società che gestisce documenti cartacei, quelle nella merchant bank di Monte dei Paschi di Siena e in Imebep, la società che possiede gli edifici della dogana. Nella commissione consiliare dedicata alla ricognizione delle società partecipate non più strategiche, due settimane fa l'assessore Annamaria Fellegara aveva presentato il quadro del patrimonio comunale. Per Imebep si pensa a una valorizzazione entro il termine fissato per la dismissione al 31 dicembre 2010, quando si cercherà di vendere il 37,65% della società.
Tra le altre mozioni e interrogazioni numerose riguardano la questione di Palazzo uffici
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