Si trasmette il comunicato stampa di LegaNord, in merito ai disagi occorsi alla scuola Pezzani al primo giorno di apertura.
LACUNE NEI SERVIZI SCOLASTICI
POLLEDRI (LN): “ALLA PEZZANI NON GARANTITI PRE E DOPO SCUOLA”
PRESTO UN’INTERROGAZIONE E UN ESPOSTO IN PREFETTURA
«E’ inammissibile che, dopo aver ceduto a una cooperativa i servizi di accoglienza per gli studenti, inizialmente gratuiti (con ulteriore aggravio di costi per i beneficiari) con l’inizio del nuovo anno scolastico pre e dopo scuola siano inattivi, rimandati a data da destinarsi. E’ mia ferma intenzione presentare un’interrogazione in consiglio comunale e un esposto in prefettura». Nel giorno di apertura delle scuole il deputato della Lega Nord, e consigliere comunale, Massimo Polledri, lamenta la «mala gestione» dei servizi alla scuola Pezzani e annuncia battaglie.
La sorpresa, non certo piacevole, è arrivata questa mattina. Al primo suono della campanella centinaia di genitori si presentano alla scuola di via Emmanueli e scoprono che non è disponibile personale pronto ad accogliere i bambini prima dell’apertura delle aule. Alle richieste di chiarimento una risposta, secca ed evasiva: «Servizio sospeso, non si sa quando riprenderà». Immediate le telefonate alla cooperativa l’Aquilone che da aprile dello scorso anno ha in gestione il pre e il dopo scuola, storicamente in mano agli anziani volontari dell’Auser. «Gli uffici sono chiusi fino al 15 agosto» recita la voce registrata. «E così oltre al danno c’è da sorbirsi anche la beffa – sbotta Polledri – di sentirsi presi in giro da una cooperativa che sembra non aver aperto più i battenti da Ferragosto. Ingiustificabile il pressapochismo dell’amministrazione».
«Invece di continuare a invocare la solita litania dei tagli alla scuola – tuona il parlamentare – sarebbe meglio che l’assessore Giovanni Castagnetti iniziasse a far fruttare al meglio i soldi che ha a disposizione e si preoccupasse di garantire i servizi essenziali. Ora decine di genitori si trovano in situazioni di estremo disagio. E non si sa fino a quando. Ma niente rimarrà senza spiegazione. E’ mia ferma intenzione fare chiarezza sui contorni della vicenda, a partire dai motivi che hanno portato alla sostituzione di un servizio gratuito (si fa per dire, dal momento che era a carico del Comune) con uno a pagamento. E’ assurdo e paradossale che le critiche alla riforma Gelmini arrivino da chi non garantisce i servizi di base».
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