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Tendenze 2009: vincitori i "Black Hole Company". La recensione di Tony Face
   

Aggiornamento - Vincono i BLACK HOLE COMPANY per l'originalità della proposta, l'approccio al palco, la qualità compositiva ed esecutiva

Un particolare premio della critica agli ANT'S ARMY PROJECT per le composizioni
Una citazione per l'attitudine agli STRAIGHT ON TARGET
E "premio alla carriera" agli HAULIN ASS
 

Si è rinnovato il tradizionale appuntamento con Tendenze, che, dopo 15 anni, continua ad essere, oltre ad uno dei festival italiani più longevi, il momento clou della stagione musicale del pop rock piacentino.

Il tutto nel suggestivo (e polveroso) scenario della Taverna delle Fate, a pochi metri dal Po, che ci ricorda quanti luoghi, belli e spettacolari,  “nasconde” Piacenza e che raramente vengono apprezzati, più spesso denigrati.

Doveroso ringraziamento al Comune e all’assessorato alla Politiche Giovanili per continuare a credere in questo prezioso progetto, ma soprattutto all’inossidabile passione dell’Associazione 29100 (a cui ogni giovane musicista, e non solo, piacentino dovrebbe accendere un cero di ringraziamento) che “con quello che passa il convento”  riesce ogni volta a cavare sangue dalle rape e ricreare momenti imperdibili per la CULTURA GIOVANILE nostrana.

Grazie ragazzi, non diventerete mai ricchi (anzi...) ma sarete felici.

Passiamo alla musica.

Tanta musica, tanti generi, musicisti molto spesso giovanissimi, alcuni davvero talentuosi.
Grandissima perizia tecnica, rari gli sbagli, grande impatto sonoro.
A cui non si accoppia, con le dovute eccezioni,  un’adeguata creatività, tutti troppo impegnati a ricreare gli schemi degli artisti di riferimento, rasentando, in alcuni casi, il plagio.
Peccato, perchè le basi e la qualità ci sarebbero, ma sembra ci si accontenti, con poco coraggio di osare.

Entrando nel dettagli:

Aprono venerdì 4 settembre i giovani MADDINGS con un rock dalle forti tinte di hard tradizionale. Acerbi ma promettenti, quanto i divertenti BANANA HAMMOCK con un rock di varia ispirazione, condito da esilaranti testi che viaggiano costantemente sul filo del demenziale, ma che stupidi non sono.

Si cambia registro con il potente sound rock dei parmigiani NECRONACHE, tra assoli hendrixiani e vicinanza con le atmosfere che furono degli Skunk Anansie, grazie ad una buona voce femminile.

Si alza tantissimo il livello con i successivi ANTS ARMY PROJECT. Power pop di stampo USA (mi hanno ricordato i Weezer più aggressivi ma anche i Pixies), voce stupenda, sound convincente e maturo, soprattutto personale e abitualmente poco praticato dalle nuove bands. Una rivelazione.

PHILIP & the MARMALADE invece viaggiano, con ancora qualche incertezza, tra Franz Ferdinand e Interpol, ma anche qui si intuisce una certa personalità che potrà dare buone soddisfazioni.

Pop duro, spesso vicino ai Green Day per gli HAPPY FARM, in costante crescita, mentre è palese il marchio “flower punk” Ramones / Dag Nasty per i successivi PIERCE.

Notevole l’act dei fiorenzuolani FLOWERS, in pieno trip brit pop, con reminiscenze Oasis, e uno sguardo all’ala più dura ed elettrica (Fratelli’s e un pizzico dei primi Blur qua e là).
Talentuosi compositivamente, ottimi musicisti, maturi e pronti per orizzonti più ampi.

I vincitori della scorsa edizione di Tendenze, confermano quanto di buono già sappiamo da tempo di loro. I BLACK BONES incrociano hard, punk e le ben note inflessioni “piratesche”, per confezionare uno spettacolo sempre godibile e coinvolgente.

Il pubblico lentamente si allontana, si è fatto tardi e fa frescolino. E si perde i FA-VO-LO-SI BLACK HOLE COMPANY. Sembrano i B52 suonati dai Sonic Youth, con la John Spencer Blues Explosion in sottofondo. Batteria, tastiera, chitarra. Essenziali, minimali, diretti, secchi, ORIGINALI e personalissimi. Grandiosi.

A chiudere l’elegante, raffinato e ballabilissimo ska (bellissima la cover di “No worries” degli Hepcat) degli SCALA’S BIG 9.
Si chiude la prima serata. Tanta gente, entusiasmo e interesse.

Il sabato parte con il folk rock dei KABUTERMANNEKEN, band ancora da mettere a fuoco, mentre gli OVERNIGHT partono dal black metal per sviluppare il loro sound verso altre svariate influenze sempre in ambito hard, con qualche concessione più melodica.

Classico hard rock a tinte epiche per i NASTY LOVE mentre i SAID di Modena con un  sound pesante e massiccio, con parti vocali melodiche, palesano una grande tecnica sonora.

I giovanissimi STRAIGHT ON TARGET spaccano invece per attitudine e approccio, con un 100%  brutal metal, potentissimo, cattivo, ben suonato e convincente (tanto quanto si mostrano convinti loro a suonarlo. Si vede che ci sono “dentro” e non lo eseguono come compitino. Grandi)

Più o meno sulle stesse onde i successivi UNFAITHFULL anche se meno incisivi, nonostante un paio di brani che arrivano veramente allo stomaco (“Legalize homicide” in particolare, fin dal titolo).

Sound pesante dalla forte andatura hard per gli ottimi SLIP DIFF e prog che viaggia verso la fusion, prevalentemente strumentale, per i DAVID’S LODGERS.

I MORKOBOT invece arrivano dallo spazio e  ci portano all’inferno con un originalissimo e personalissimo sound (due bassi e batteria) tra prog e metal, avanguardia e sperimentazione. Un gradino sopra a quasi tutti.

Prima della conclusione con l’hardcore dei TO KILL, il grande ritorno dei maestri dell’hardcore nostrano, gli HAULIN ASS, in forma strepitosa per festeggiare i 10 anni di attività.
Una certezza.

Nella giornata conclusiva che si apre in ritardo a causa delle bizze di Moltheni che prolunga il sound check oltre misura, apre l’hard rock epico con influenze prog dei NIGHTCROSS, seguiti dal rock di chiara marca Ligabue di ALESSANDRO ZANOLINI, dal potente sound (e dall’altrettanto potente voce),  dei rocciosi VIRGINAL THINK e dal rock blues anni 70 (che si tinge anche di reggae) dei SENDER SET.

Rock classico per gli ospiti forlivesi ONDA SISMICA che si spingono fino ad omaggiare Lucio Battisti, mentre i LAGARTIJA si addentrano nelle dilatate atmosfere di un post rock evocativo e introspettivo, a cui si aggiunge la suggestiva e riuscita overture con ballerina sul palco (un insegnamento prezioso di come, con un’idea semplice e minimale, si possa accentrare immediatamente l’attenzione e dimostrare un’idea di creatività che esula dal semplice salire sul palco ed eseguire i brani in scaletta). In ogni caso bravissimi.

Tanto quanto i BLUGRANA, rodati da tempo con un alternative rock potente, ben fatto e canzoni di notevole spessore compositivo.

A chiudere il ritorno dei PADMA con un “Afterhours sound” evoluto e personale, talvolta fortemente tinto di grunge e MOLTHENI.

Tony Face Bacciocchi

 
Commenti:


Complimenti che pesano...
.......visto che vengono dall'uomo che Tendenze lo ha creato. Saluti e congratulazioni all'amico e collega Pietro Corvi degli HA.
oliviero
14/09/2009  19.58

MERITO!!!
QUEST'ANNO AL PRIMO SODALIZIO TRA EPPUR SI MUOVE E TENDENZE HA VINTO IL GRUPPO CHE HA VINTO ANCHE L'EPPUR SI MUOVE!PER NOI UNA GRANDE SODDISFAZIONE! E SPERIAMO CHE L' ANNO PROSSIMO CONTINUI QUESTA COLLABORAZIONE! GRANDE TENDENZE E GRANDI BLACK HOLE CO.!
EPPUR SI MUOVE
10/09/2009  02.20


Mi hanno colpito molto gli Ants Army Project, sono originali e non fanno le solite cose...
lorenzo
09/09/2009  15.40

Scandalo!
Meritavano i Flowers senza dubbio, anche quest'anno si è premiata ancora una volta la presunta "originalità", sinonimo di nicchia... i fiorenzuolani invece hanno tutte le carte in regola per puntare al mercato dei "grandi", questo è fuor di dubbio!
Io
08/09/2009  21.15

Recensioni
Volevo fare i complimenti ai tecnici del suono, quest'anno si è segnata la differenza. Detto questo, gli haulin'ass li ho visti talmente cresciuti e maturati sul palco e come tencia che mi hanno colpito: dei piccoli Sistem of a Down
Marcus
07/09/2009  12.35


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