Innocui adolescenti incarcerati per arricchire una prigione privata, piloti d’aereo costretti a fare tre lavori, multinazionali che incassano assicurazioni milionarie alla morte dei loro dipendenti, leggi del Congresso americano che arricchiscono le banche a danno dei contribuenti. E’ ancora una volta dirompente il materiale portato in sala da Michael Moore, documentarista in concorso a Venezia con ‘Capitalism: a love story’. La tecnica non cambia, ma cambia l’argomento, scelto con la troupe come se fosse il loro ultimo documentario. Più conosciuto dal pubblico globale, che ha assistito in diretta al crollo delle borse, ai pignoramenti delle case, alla disoccupazione e all’impoverimento generale.
‘Ho applicato una parte del sogno americano, la democrazia, a tutti gli aspetti della nostra vita, non al semplice diritto al voto. Ho parlato di persone che si sono viste la vita rovinata da persone che non avevano a cuore la loro vita ma gli interessi della società’ ha detto Moore. Possibile cambiare il mondo, come lui stesso invita a fare nel documentario? ‘Tutto è possibile. Quanti pensavano che il muro di Berlino potesse crollare? Quanti che Mandela uscisse di prigione per diventare presidente? Quanti che Obama avrebbe vinto le elezioni? La rivolta, pacifica, è già iniziata il 4 novembre. Ma la democrazia non è uno sport da spettatori: tutti devono partecipare, tutti devono essere attivi’. Ha avuto qualche effetto Sicko, il suo film precedente sulla sanità: ‘Ha creato un dibattito, ma ora stanno facendo di tutto per impedire ad Obama di fare ciò che chiede il 75 per cento dei cittadini: l’assistenza sanitaria gratuita’. E a chi gli chiede quale ricetta può dare non agli STati Uniti, ma all'Italia, Moore risponde ridendo 'Non saprei...con quel capo folle e conservatore che avete' e poi aggiunge, serio 'Il consigio è questo: non imitateci, non fate come noi se non volete che le cose peggiorino'.
Ma oggi è anche il giorno della consegna del Leone d’oro alla carriera, che va a John Lasseter e con lui a tutta la Pixar, la casa di produzione cinematografica che ci ha regalato film d’animazione come ‘Alla ricerca di Nemo’, ‘Gli incredibili’ e, ultimo in ordine di tempo, ‘Up’, che uscirà nei cinema italiani a metà ottobre
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