Piacentini al Lido: ecco la prima "pagella" degli ospiti di PiacenzaSera.it. Nostro servizio
Il caporedattore di Teleducato Stefano Cacciani, esperto di cinema, è al Lido per qualche giorno e ha già visto un buon numero di film, sia nella selezione ufficiale sia nelle altre sezioni. Ecco la sua pagella.
Baarìa di Giuseppe Tornatore: 5. E’ un’immersione proustiana nella storia di Tornatore e del padre. Sfiora la storia senza approfondire le tante cose che hanno fatto la Sicilia dall’epoca fascista fino al presente. Se Tornatore ha voluto rifare il suo ‘C’era una volta in America’ anche grazie alla colonna sonora di Ennio Morricone si è abbandonato eccessivamente alla sua personale ‘maniera’.
Metropia di Tarhk Saleh: 6 e 1/2 . Bel film di animazione con tecniche e tematiche non particolarmente innovative. E’ coinvolgente l’atmosfera di un futuro europeo dominato da alcune grandi aziende di trasporti, medicinali e prodotti di bellezza. L’atmosfera, con Vincent Gallo e Juliette Lewis a dare la voce ai protagonista, e le scene cupe e sotterranee portano a una paranoia crescente.
REC 2 di Jaume Balaguerò: 7. Orfano del primo capitolo, che colpevolmente ho perso in una passata edizione della Mostra, difendo questo horror spagnolo per l’ambientazione metropolitana (la scena si svolge in un edificio isolato da polizia ed esercito a causa di un’epidemia sviluppatasi all’interno che trasforma gli inquilini in zombie demoniaci), le soggettive delle varie telecamere impiegate per raccontare la storia, il finale che come ogni film dell’orrore che si rispetti … Non apprezzabile l’introduzione di nuovi personaggi per allungare la storia.
Teat beat of sex di Signe Baumane (cortometraggio, 2 min.: senza voto) Una visione femminile del rapporto sessuale come ricerca dell’anima, Animazione tradizionale e bidimensionale, ma comunque divertente.
The Ape di Jesper Gaslandt: 3. Soporifera narrazione di un ordinario assassino in stile sporco.
Dieci inverni di Valerio Mieli: 7 e ½. Deliziosa storia d’amore italiana ambientata a Venezia. Un ‘Harry ti presento Sally’ che fa incrociare l’amore dei due protagonisti, che per dieci anni vivono situazioni sentimentalmente opposte, ad ogni inverno si trovano, si confrontano, ma vogliono aspettare il momento giusto per decidere di stare insieme.
Sherazade: 4 e ½. Una storia quasi televisiva che potrebbe essere inserita nel ciclo ‘Donne al bivio’ per quanto è didascalica e scontata. Non per dare addosso ad un certo tipo di femminismo, ma la visione che tutti gli uomini sono sopraffattori quanto le donne vittime può trovare conferma in una società come quella egiziana in cui si svolge la storia, ma viene ridotta a stereotipi che non coinvolgono da un punto di vista emotivo.
Videocracy 7/8. Centrata la cosmo genesi di fondo, in ritardo e datato rispetto agli ultimi fatti, si ferma prima delle note vicende berlusconiane, resta ai margini
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