UNFAITHFULL

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1.Mettiamo che ci sia ancora qualcuno che non vi conosca: dateci una definizione della vostra musica, ma senza usare termini in inglese o parole straniere, proviamo a fare tutto in italiano...

Un metal accattivante, d'impatto che, nonostante la componente aggressiva, riesce a non perdere mai di vista la chiave melodica che lo contraddistingue e viceversa.

2. Qual è, tra i vostri, il pezzo che preferite suonare, e perché? Lo proporrete durante la vostra esibizione?

Sì lo proporremo: si intitola "Black light". Non c'è un perché preciso: esprime uno stato d'animo collettivo nel gruppo, ovvero l'indignazione e la rabbia per la vile capacità umana di cammuffare l'oscurità con la luce, di traviare le menti soggiogandole ad un credo (religioso piuttosto che politico e così via) e sfruttandoli per interessi e scopi personali anziché collettivi... In Italia purtroppo al giorno d'oggi potremmo fare scuola su questo schifo...

3. Qual è il vostro ricordo migliore legato a Tendenze, sia sul palco che tra il pubblico?

Non sapremmo. sicuramente la possibilità di suonare con strumentazioni di un certo livello (per quanto riguarda l'aspetto sul palco) ti dà quel qualcosa in più che, con un adeguato sound check e attenzione ai suoni, può fare la differenza.
Per l'aspetto giù dal palco. ovviamente la voglia di salire e sfornare un po' di sano metal!

4. Questo festival è la più lussuosa vetrina per i gruppi piacentini, ma esiste davvero una scena musicale piacentina? E se sì, con quali pregi e quali difetti?
 
Una scena musicale piacentina. diciamo che esistono i musicisti. Piacenza è una città abbastanza ostica per quanto riguarda la possibilità di trovare delle date o dei locali disposti a farti suonare e spesso e volentieri questa ritrosia finisce per riflettersi sul pubblico, rischiando di anestetizzarlo. E' un'ottima città per fare gavetta, pochi ti ascoltano sul serio e pochi ti permettono di suonare a livelli anche solo qualitativamente (come impianto) sufficienti; non puoi sperare, a Piacenza, di salire fare la tua esibizione e beccarti gli applausi o gli apprezzamenti del pubblico, sei costretto a fare la differenza, a dare il meglio ogni volta, a salire sul palco ed impazzire trascinando la gente nella tua follia. All'estero ci sono locali dove addirittura se c'è poca gente vieni pagato anche di più per la tua esibizione, solo per compensare il trambusto, qui semplicemente ti tagliano fuori. Per i gruppi emergenti non è una buona prospettiva. Quante speranze ha un gruppo che non abbia una casa discograficaalle spalle o che non sia una cover band affermata di attirare molta gente?
Le possibilità sono poche e shockare è l'unica possibilità.

5. Chiudiamo con un giochino...avete messo da parte qualche centinaia di euro e andate in un'agenzia di scommesse: su chi puntate come vincitore di Tendenze quest'anno, e perché?

Alcuni punterebbero sulla Musica, altri sulla Scena. Noi speriamo che sia la Follia, il Delirio musicale a vincere. Buona fortuna a tutti.