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Foti (Pdl): "Nessun taglio ai fondi per la valle del Po". Boiardi: "Trespidi verifichi con urgenza"

FOTI (PdL): NESSUN TAGLIO AI FONDI PER LA VALLE DEL PO

Ignoro quali siano le fonti parlamentari cui attinge il consigliere Boiardi per affermare che il Governo avrebbe dirottato i 180 milioni di euro destinati al progetto Valle del Fiume Po a spese per interventi nel Mezzogiorno. Poiché le uniche vere fonti che riconoscono sono quelle ufficiali, ho consultato l'esito della seduta del Cipe del 31 Luglio 2009 (http://www.cipecomitato.it/storico_sedute/157/esito.pdf ) da cui nulla risulta di quanto sostenuto da Boiardi .
Ciò detto è ben ricordare, invece, che la messa a disposizione delle risorse per le finalità del progetto Valle del Fiume Po, ai fini dei conseguenti impegni e per l’avvio della relativa spesa, era subordinata ai seguenti adempimenti, da realizzarsi entro il  termine del 31 luglio 2008: conclusione positiva delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS);
presentazione del Piano di valutazione di cui al punto 6 della  delibera n. 166/2007.
Se detti adempimenti sono stati assolti, nessun pericolo corre il finanziamento in questione.

Boiardi (Nuovo Ulivo): "Fondi Fas, occorre che Trespidi si cccupi della loro destinazione"

Sulla vicenda dei fondi Fas destinati al progetto Valle del Fiume Po, il presidente Massimo Trespidi e il suo vice Maurizio Parma stanno dando prova di incompetenza o di malafede. L’accusa rivoltami di aver mentito rimbalza, con tanto di prova, proprio contro Trespidi e Parma. La delibera del Cipe del 27 dicembre 2007 “ATTUAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) 2007-2013  PROGRAMMAZIONE DEL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE” recita alla pagina 18 testualmente: “Ai progetti strategici speciali individuati sono assegnate le seguenti risorse:
• 450 milioni di euro per la realizzazione nel  Centro-Nord del “Programma straordinario nazionale per il recupero economico-produttivo di siti industriali inquinati”;
•  180 milioni di euro al “Progetto Valle del Fiume Po”.

Il testo integrale è a disposizione su Internet nel sito del Cipe. In ogni caso, copia della delibera, nonché delle affermazioni del 6 giugno di Maurizio Parma sono state inviate a tutti i consiglieri provinciali e al presidente del consiglio provinciale Pasquali.
Il giorno 6 giugno – e sorvolo sulla violazione del silenzio elettorale – Parma in una dichiarazione ai quotidiani dichiarava testualmente: “Quei 180 milioni di euro non li ha portati a Piacenza, non li ha destinati lui, non è stato lui a ottenerli, ma sono soldi destinati dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (organismo nazionale e non provinciale), per il Po”.
Per quanto mi riguarda, fino al 6 giugno, così come per il vicepresidente Parma quei fondi c’erano e sono stati destinati dal Cipe al progetto. Ritengo del resto impossibile e privo di ogni rispetto istituzionale, che il Governo e il ministro Tremonti abbiano potuto cambiare destinazione a quei fondi senza darne opportuna comunicazione al presidente della Consulta delle Province, ai parlamentari della nostra e delle 13 Province coinvolte nel progetto e all’Autorità di Bacino.
Dimostrata l’insussitenza delle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente Trespidi, lo stesso presidente  - come già aveva promesso il 30 luglio scorso – deve occuparsi con urgenza alla destinazione dei fondi del progetto, coinvolgendo, come sempre è accaduto in questi anni di guida della Consulta, le tredici province del Po. La riunione della Consulta era in programma a luglio, ma evidentemente il presidente ha avuto altro da fare. Ora dimostrato che i fondi ci sono, sarà bene che la convochi il prima possibile per evitare che la nostra e le altre province del Po subiscano un grave danno.
Gianluigi Boiardi
(Insieme per un nuovo Ulivo)
 

 

 
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