[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Boiardi (Nuovo Ulivo): "Scuola, il Governo ruba il futuro dei nostri figli"

Gianluigi Boiardi (Insieme per un nuovo Ulivo) interviene in merito al precariato diffuso nella scuola.


L’Associazione Docenti Precari non Abilitati di Piacenza e il MIDA (Movimento Italiano Docenti Da Abilitare) hanno chiesto a Gianluigi Boiardi e al suo gruppo consiliare di dare voce in consiglio provinciale alle loro istanze e alla necessità di tutelare i loro diritti. “Ancora una volta è il mondo della scuola il primo a scontare l’inadeguatezza politica e sociale di questo Governo di centrodestra, incapace di tutelare davvero i valori dell’istruzione e della cultura, nascondendosi dietro l’alibi di tagli dovuti a necessità di bilancio. La realtà è che sulla scuola pubblica il centrodestra investe sempre meno. Non si tratta di tagli ma di autentici furti ai danni del futuro dei nostri ragazzi. A questo proposito ho dato la mia piena disponibilità a rappresentare in consiglio provinciale le posizioni di questi docenti e avrò con loro un incontro già fissato il 26 agosto”.
Ecco il testo del documento di cui gli stessi chiedono pubblicazione:
Sono circa diciottomila gli insegnanti precari di terza fascia che attualmente lavorano nelle scuole pubbliche e il nostro datore di lavoro non è un privato cittadino ma lo Stato Italiano che per anni ci ha assunto e fatto lavorare e alla fine ha dimostrato preferire il nostro licenziamento piuttosto che la strutturazione di un percorso abilitante rispettoso delle nostre esigenze e diritti. Solo a Piacenza le persone che si trovano in questa situazione sono almeno trecento, ossia un docente su tre. Si tratta per lo più di individui che terminati gli studi quando ancora nelle scuole si assumeva tramite concorso hanno atteso anni invano un eventuale bando e a cui una volta adulti e quindi carichi di responsabilità verso se stessi e le loro famiglie sono stati proposti solo corsi abilitanti a pagamento e con frequenza obbligatoria. Ma la mancata abilitazione non è l'unica beffa che queste persone si ritrovano a dover subire, ciò che infatti il prossimo anno e tutti quelli a venire impedirà a chiunque di loro di poter anche solo sperare di poter lavorare è una una modifica del sistema di reclutamento in base al quale i docenti di prima fascia potranno produrre non una ma ben quattro domande di insegnamento in diverse province, mentre a chi è in terza fascia ne viene concessa una soltanto. Non si tratta quindi di favoritismo, ma di discriminazione, perché i docenti abilitati hanno sempre avuto la priorità nell'assegnazione di cattedre e supplenze. Questa beffa risulta tanto più amara perché a pagarla saranno non solo i docenti di terza fascia, ma tutti i cittadini. Infatti su diciottomila insegnanti che si ritroveranno licenziati solo un migliaio lo deve ai tagli alla scuola, i quali sono compensati quasi del tutto dai pensionamenti. Ciò significa che ben diciassettemila docenti che hanno lavorato quest'anno verranno sostituiti da docenti che seppur in possesso dell'abilitazione mancano però di qualsiasi esperienza. Essendo inoltre che chi perde il lavoro ha effettivamente diritto ad un'indennità mentre chi lo sostituisce non avendo mai svolto tale impiego nel caso in cui si ritrovasse privo di un contratto non ne avrebbe avuto diritto, verrà provocato un esborso di denaro pubblico sotto forma di indennità per la disoccupazione non inferiore a 110 milioni di euro che verranno dunque spesi per privare del lavoro chi già da anni esercita una professione ed assegnarla a chi quest'ultima non l'ha mai svolta. La cosa risulta tanto più assurda poiché numerose sentenze del TAR hanno dichiarato illegittimo il decreto che stabilisce tale norma. A Piacenza va infine aggiunto che il numero di questi docenti è così elevato che il loro mancato rinnovo del contratto potrebbe costituire un serio danno all'economia locale. Chi li sostituisce proverrà per lo più da altre regioni e non avrà motivo di spendere ed investire su di un territorio in cui non risiede. Il ripristino della provincia unica e l'istituzione di corsi/concorsi abilitanti riservati a tutti coloro che da anni operano nella scuola rispettosi delle loro esigenze e doveri è un atto non solo dovuto e lecito, ma che porterebbe a tutti vantaggi indiscutibili. Eppure a questi precari che da anni operano con volontà ed impegno nelle nostre scuole nessuno sembra intenzionato a riconoscere neppure i diritti più elementari. “Senza di noi le scuole non avrebbero funzionato. Non abbiamo commesso nessun errore e per anni siamo stati utili al Governo. Abbiamo diritto ad abilitarci e lavorare!” gridano loro, chi con rabbia, chi con la rassegnazione di chi si vede ingiustamente discriminato e privato di qualcosa di essenziale per se e per la sua famiglia. Ma le nuove indiscrezioni che circolano sui nuovi percorsi abilitanti che dovrebbero essere addirittura di durata quadriennale sembrano beffarli ulteriormente riducendo a carta straccia le loro lauree e diplomi che con anni di studi e fatiche hanno conquistato. Con questa breve lettera vorremmo invitare i cittadini a partecipare alla nostra rabbia, dolore e indignazione, perché insieme al lavoro veniamo derubati della dignità e di qualsiasi speranza per il futuro.
Associazione Docenti Precari non Abilitati di Piacenza e MIDA (Movimento Italiano Docenti Da Abilitare)

 

 
Voci correlate:
  • Gianluigi Boiardi
  • scuola
  • Commenti:



    INSERISCI COMMENTO:

    *nome:
    *e-mail:

    titolo:

    descrizione (max.255 caratteri):

      Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





    PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
    Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
    Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it