Una delegazione piacentina di Rifondazione Comunista si è recata sabato 8 agosto al presidio di Lambrate dei lavoratori della Innse di Milano. Ecco il comunicato
Abbiamo partecipato quest'oggi, con una decina di compagni della Federazione di Piacenza, al presidio permanente davanti all'Innse di Milano. Come stanno facendo tanti altri, abbiamo portato cibo e bevande a chi sta lottando da mesi in difesa del proprio posto di lavoro; abbiamo inoltre consegnato ai lavoratori dell'Innse i soldi raccolti con la cassa di resistenza della Federazione Prc di Piacenza, raccolti anche grazie all'Arci di Piacenza e al gruppo musicale "Volta la carta". Abbiamo passato alcune ore in via Rubattino guardati a vista da decine e decine di poliziotti. E' incredibile. Siamo con Vincenzo, Fabio, Massimo, Luigi e Roberto che - da quattro giorni - resistono su un carro ponte a 20 metri di altezza. La lotta all'Innse ci dimostra, ancora una volta, che la crisi non è affatto neutrale: Genta vuole chiudere definitivamente l'azienda per guadagnare dalla vendita dei macchinari - acquistati a prezzo stracciato - e per favorire una vantaggiosa e sporca speculazione edilizia. C'è un piano di rilancio produttivo e occupazionale dell'azienda, ma il governo e le istituzioni lombarde fanno finta di niente. Insomma, i profitti ai soliti noti e a perderci devono essere i lavoratori. La lotta all'Innse ha rimesso al centro, in questi giorni, il conflitto sociale; la possibilità di modificare un finale altrimenti scontato e già scritto. E' per questo che quei 49 operai lanciano un messaggio che va oltre le sorti della propria azienda, lottare si può, e che parla anche a territori come l'Emilia-Romagna, una volta al riparo e oggi colpiti - come gli altri - dalla crisi. E' per questo che ci vogliono tante Innse, tanti conflitti così per rilanciare una via d'uscita diversa dalla crisi.
Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna
Roberto Montanari - segretario Prc Federazione di Piacenza
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Gli operai della Innse di Milano dal maggio del 2008 stanno autogestendo la loro fabbrica in difesa del posto di lavoro e contro i tentativi di speculazione immobiliare della proprietà.
La lotta che i lavoratori stanno portando avanti in questo sito industriale ha come oggetto la salvaguardia di un’impresa che funziona, che ha commesse e ordini da evadere, ma che le proprietà trovano più remunerativo smantellare.
L’area su cui sorge lo stabilimento è infatti del gruppo immobiliare Aedes che in quella zona è impegnatissimo a cementificare per realizzare complessi residenziali e commerciali, mentre la fabbrica è stata praticamente svenduta per 750.000 (settecentocinquantamila) euro all’imprenditore “d’assalto” Genta che sta tentando con colpi di mano di vendere i sofisticati macchinari per realizzare lucrosi profitti nel più breve tempo possibile.
Da segnalare inoltre che a tutt’oggi la società di intermediazione incaricata da lavoratori e sindacati di individuare possibili compratori li ha trovati!
Da 14 mesi quindi i lavoratori della Innse mandano avanti autonomamente la produzione contro gli interessi rapaci del capitale per impedire che vengano smantellate le strutture.
E’ la loro una lotta che parla non solo al mondo del lavoro, ma alla intera società.
Per queste ragioni la federazione piacentina di Rifondazione Comunista congiuntamente al Comitato regionale del partito organizza per sabato 8 agosto una delegazione di solidarietà che parteciperà al presidio della Innse di Lambrate ed invita chi fosse interessato ad intervenire.
L’appuntamento è fissato alle ore 10.00 di quel giorno innanzi alla sede del P.R.C. in via Tortona n° 19 a Piacenza.
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