Pubblichiamo l'intervento del segretario provinciale del Partito Democratico Paolo Botti sull'arrivo dei militari a Piacenza.
Pare confermata la notizia che a Piacenza sono stati assegnati 51 militari con il compito di presidiare il territorio. Nei giorni scorsi sembrava che a svolgere quest’attività fossero chiamati i militari del ns. genio pontieri, personale certamente preparatissimo di cui è nota l’alta specializzato nella costruzioni di opere e ponti. Non so se sarà confermata questa ipotesi, in ogni caso al di là del corpo di appartenenza dei militari che saranno impiegati è evidente come l’addestramento ed anche le attrezzature in dotazione all’esercito non siano certamente le più adeguate per svolgere un’attività di pubblica sicurezza per le strade di una città delle ns. dimensioni. Da noi infatti non ci sono ambasciate, consolati o altri obbiettivi particolarmente sensibili dove i militari possono eventualmente sostituire le forze di polizia liberando agenti da impiegare sul territorio; in città come le ns. esiste la necessità di incrementare la presenza di forze dell’ordine per le strade, nei giardini sui mercati assegnando loro le risorse adeguate per svolgere al meglio il loro compito. Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Agenti comunali e provinciali hanno le professionalità e la giusta preparazione per assicurare ai piacentini la loro sicurezza. Mi chiedo perché si continuano a sprecare risorse preziose disperdendo le energie in mille rivoli prima con le ronde ed ora con l’esercito anziché concentrare le forze investendo su chi è preposto a garantite la convivenza civile e la sicurezza dei cittadini? La proposta potrebbe essere quella di assegnare alle forze dell’ordine del ns. territorio l’equivalente delle spese sostenute per impiegare l’esercito. Sono certo che a parità di costi si avrebbe un beneficio per tutta la ns. comunità.
Paolo Botti, segretario prov.le PD
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