Strage del 2 agosto: l’assessore comunale e parlamentare Paola De Micheli a Bologna per la cerimonia di commemorazione: “Imbarazzo per i fischi a Bondi, la memoria si salvaguardia con la giustizia”
2 Agosto - In rappresentanza del Comune di Piacenza, questa mattina l’assessore Paola De Micheli ha partecipato alla cerimonia di commemorazione della strage di Bologna, a 29 anni di distanza. “Ho preso parte alla celebrazione di oggi, 2 agosto, a nome del nostro Comune, che non ha mai fatto mancare la sua presenza negli anniversari della barbara strage messa in atto con l’intento di colpire una città simbolo della nostra democrazia. A 29 anni di distanza da quel giorno l’imperativo di ricordare resta immutato, così come la necessità di ribadire che il nostro sistema democratico è riuscito a respingere l’attacco fondato sulla violenza. Una violenza destinata ad essere sconfitta dalla forza delle idee, dalla passione civica e dalla dedizione dei cittadini”. Quanto alle contestazioni di cui è stato fatto oggetto in piazza Maggiore il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, la De Micheli sostiene: “Non ho mai perso occasione di disapprovare anche aspramente l’operato di questo governo, ma occorre saper disgiungere la critica alle persone da quella alle istituzioni. Per questo giudico negativi e imbarazzanti i fischi tributati al ministro Bondi. La pacificazione nel nostro paese non può che passare attraverso la giustizia per i morti di tutte le stragi: questo è il vero problema. Quelli della mia generazione erano bambini quando forze eversive sferrarono l’attacco più duro alla nostra democrazia: vogliamo capire e conoscere la verità proprio perché soltanto noi possiamo essere i garanti perchè tutto questo non accada mai più”.
Mainardi (Rifondazione Comunista): "MINISTRO BONDI, LA PIAZZA DEL 2 AGOSTO CHIEDE PIENA VERITA' E GIUSTIZIA".
Anche quest'anno tanta gente ha partecipato al corteo e alla commemorazione della strage della stazione di Bologna.
Segno che il ricordo di quella barbara tragedia, di 85 morti e di tanti feriti è forte e brucia ancora, 29 anni dopo.
E se in tanti hanno fischiato, contestato, voltato le spalle e abbandonato piazza Medaglie d'oro mentre il ministro Bondi cercava di intervenire, una ragione c'è: lo Stato non ha ancora chiarito le proprie responsabilità su quanto accadde il 2 agosto 1980, sui depistaggi, sulle collusioni tra servizi sergreti e estrema destra, sul ruolo dei diversi governi.
E di certo non può essere ritenuto credibile il ministro di un governo che sta - di fatto - attuando il programma della P2; che sta connotando in senso autoritario ed antipopolare le proprie politiche economiche e sociali; che si mette spesso e volentieri sotto i piedi la democrazia ed il Parlamento.
Per tutto questo continuiamo a chiedere piena verità e giustizia sulla strage di Bologna. Sappiamo chi sono gli esecutori, vogliamo sapere chi sono i mandanti.
Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna
Rossella Giordano - segretario Prc Bologna
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