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I progetti per la sicurezza presentati dai comuni in prefettura

Nella mattinata odierna si è svolta in Prefettura una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica cui sono stati invitati a partecipare, oltre i componenti istituzionali ( Sindaco di Piacenza, Presidente Amministrazione Provinciale, Questore e Comandanti Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato)  i Sindaci dei Comuni di Agazzano, Besenzone, Calendasco, Carpaneto Piacentino, Castel San Giovanni. Fiorenzuola d’Arda, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d’Ongina, Pecorara, Piozzano, Rivergaro, Sarmato, Travo e Ziano Piacentino.
La riunione del Comitato ha avuto lo scopo di esaminare, ai fini dell’espressione del prescritto parere, le domande di finanziamento di progetti tramite il “Fondo per la realizzazione di iniziative urgenti per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico” ai sensi dell’art.61, comma 18 della legge 6 agosto 2008 n.133.
I progetti trasmessi dai 16 Comuni sopra indicati, compreso il Comune Capoluogo, pervenuti entro il termine prescritto dal Ministero dell’Interno del 30 giugno 2009, sono stati regolarmente istruiti dalla Prefettura, con esito positivo, al fine di verificarne la completezza e l’aderenza ai requisiti previsti dal Decreto del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze in data 3.2.2009.
 I  progetti presentati si possono ricondurre, sia pure con le singole specificità, alle seguenti tipologie di iniziative:
• riqualificazione urbana in termini di sicurezza e di potenziamento delle misure di interoperatività tra la Polizia Locale e le altre Forze di Polizia nonché di potenziamento delle dotazioni tecnico-logistiche adibite a presidio delle stesse;
• potenziamento e/o ottimizzazione dei sistemi di videosorveglianza, ottimizzazione dei sistemi di comunicazione con le Forze di Polizia, nonché gestione coordinata ed associata di alcuni “servizi di prossimità” da parte delle polizie locali;
• potenziamento della pubblica illuminazione in zone critiche sotto il profilo della sicurezza;
• forme di sostegno ed integrazione delle categorie di persone disagiate;
• adeguamento e/o manutenzione straordinaria di immobili sede delle Polizie Municipali;
• risanamento urbano ed igienico-sanitario di aree da desinare a uso pubblico e potenziamento degli spazi e delle attività di aggregazione plurimi nelle aree pubbliche con particolare riferimento alle fasce giovanili;
• sicurezza della viabilità sia attraverso impianti semaforici mirati a rallentare la velocità dei veicoli con conseguente diminuzione del rischio potenziale di sinistri stradali sia attraverso sistemi che tengano conto dei percorsi pedonali con particolare riferimento alle fasce deboli.
Il Comitato ha espresso valutazioni favorevoli per tutti progetti presentati.
Le istanze di finanziamento relative ai progetti presentati, che saranno tempestivamente inoltrati dal Prefetto con parere favorevole al Ministero dell’Interno, in base all’articolo 8 del citato Decreto Interministeriale saranno successivamente esaminati da un Organismo nominato dal medesimo Ministero.

Il Comune di Piacenza ha elaborato due progetto. Il primo riguarda il presidio del territorio e il secondo è relativo al tema della sicurezza e integrazione nel campo nomadi.

Il primo progetto del Comune di Piacenza : “PRAESIDIUM” – Unità mobili polivalenti per la prevenzione dei conflitti sociali, il controllo e la sicurezza del territorio
Il progetto rientra fra le proposte progettuali di intervento elaborate a seguito di uno studio condotto nel 2003 dal Laboratorio “Qualità Urbana e Sicurezza “ del Politecnico (Analisi sulla sicurezza della zona di via Roma,Stazione FS,Giardini Margherita e Merluzzo), ed è parte integrante del percorso attivato nel 2008 con il Laboratorio di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per la realizzazione della “diagnosi locale di sicurezza”.
Costo :  € 285,800,00
Localizzazione : Piacenza (via Roma, Giardini Margherita,Stazione Ferroviaria,Borgo Faxhall, quartieri ACER di Barriera Roma e Barriera Farnese) – su tale area insiste una popolazione di circa 10.000 abitanti
Durata : triennale
Finalità : Miglioramento della sensazione di sicurezza dei cittadini attraverso una presenza costante ed assidua sul territorio che porti all’ implementazione delle attività di prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, controllo del territorio e contrasto della clandestinità, in stretta collaborazione con la Questura e le altre Forze di Polizia; attività complementare alla riqualificazione urbana della zona attivata con il contratto di quartiere II “Barriera Roma”.
Il titolo “Praesidium” vuole significare, anche dal punto di vista terminologico, l’adeguamento ai nuovi compiti e funzioni che una moderna polizia locale è oggi chiamata a svolgere attraverso attività di prevenzione dei conflitti sociali e di controllo del territorio per finalità di sicurezza urbana in senso lato; Polizia Municipale  punto di riferimento per la popolazione creando un luogo dove ricevere informazioni, richiedere interventi, effettuare segnalazioni e reclami per i cittadini.
Contenuto : acquisto di n.3 postazioni mobili, tecnologicamente attrezzate ( strumentazione standard, apparati Tetra, Computer portatile con stampante multifunzionale con scanner e modem UMTS per collegamenti wirlewss a internet ed alla rete comunale mediante VPN, sistema di videosorveglianza mobile), da dedicare al costante presidio del territorio.
 

Secondo progetto del Comune d Piacenza: Interventi di supporto e controllo presso i campi sosta per nomadi nel Comune di Piacenza

Localizzazione : Il Comune di Piacenza gestisce in forma diretta n.2 campi sosta per nomadi nella periferia sud-est della città, in prossimità della statale che collega Piacenza a Cremona. I due campi sosta sono stati creati principalmente per provvedere  all’accoglienza di cittadini di etnia Sinti, in passato spesso propensi a bivaccare abusivamente in aree comunali. Per sostenere il processo di integrazione dei cittadini Sinti, nonché coordinare sia gli interventi di tipo socio-educativo che l’attività di gestione della struttura dei campi il Comune ha costituito nel 2006 - nell’ambito del Settore Servizi Sociali ed Abitativi - l’Ufficio Integrazione Minoranze Etniche.

Finalità e contenuti : L’obiettivo del progetto è quello di normalizzare il quadro degli ingressi, delle permanenze e dei trasferimenti, attraverso l’attivazione di un servizio di guardiania e controllo quotidiano sulle presenze. Tale è da ritenersi la precondizione necessaria per un’efficace e non dispersiva promozione di interventi e iniziative di inclusione e integrazione socio-culturale dei cittadini che frequentano i campi, nonché fattore di consolidamento della cornice di legalità entro la quale l’esperienza dei campi nomadi può darsi.

Durata : triennale

Risultati attesi :
• La puntuale verifica degli accessi e della presenza di persone e mezzi favorirà la prevenzione dell’illegalità e la diminuzione dei fenomeni di abusivismo.
• La presenza costante di una figura di riferimento che possa, con immediatezza, attivare interventi repressivi di comportamenti illegali o che comunque comportino turbativa, accompagnato da un intervento educativo alla legalità e alla pacifica convivenza potrà innescare un meccanismo virtuoso di più tranquilla convivenza e maggiore rispetto dei coabitanti e delle strutture.
• La sollecita verifica e immediata segnalazione della necessità di interventi di manutenzione sulle parti comuni e straordinaria eviterà l’aggravarsi di guasti e porterà ad interventi più efficaci e quindi ad un risparmio economico ed ad un miglioramento della qualità della vita dei nuclei ospiti.
• Una puntuale riscossione dai nuclei ospiti delle quote di partecipazione alle spese. Costo:  € 136.000
 

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Si è conclusa in prefettura il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Si discute dei progetti per accedere al fondo di 100 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell'Interno Roberto Maroni per «migliorare la missione di controllo del territorio attraverso il potenziamento dell’attività di pattugliamento e dei fondi per la manutenzione dei mezzi». Un tesoro inaspettato per le forze dell’ordine che sembrava destinato a non essere utilizzato. «Si tratta di 100 milioni - aveva spiegato Maroni - che vengono dagli istituti bancari, dai fondi sequestrati alla mafia, un piccolo acconto di quanto le banche dovranno darci. Fondi che per decenni sono rimasti nelle loro casse pur non essendo di loro proprietà». Assente la Provincia che risulta impegnata nel giro dei Comuni in alta Valtrebbia.

 
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