Sogin, la societa' costituita nel 1999 per gestire in sicurezza la chiusura del ciclo di vita delle installazioni nucleari italiane (decommissioning), e la svedese Studsvik - specializzata nella progettazione di soluzioni ingegneristiche e nel trattamento dei rifiuti radioattivi - hanno reso noto di aver sottoscritto un contratto per il trattamento e il condizionamento di circa 270 tonnellate di rifiuti radioattivi a bassa attivita', prodotti durante l' esercizio e lo smantellamento della centrale nucleare di Caorso (Piacenza). Il contratto, che ha un valore di 6,6 milioni di euro, pari a 73 milioni di corone svedesi, prevede - spiega una nota congiunta - il trattamento di 145 tonnellate di rifiuti a bassa attivita', prodotti durante l'esercizio della centrale, e di 127 tonnellate di carboni attivi, che saranno rimossi dall'edificio off-gas a partire da agosto. I rifiuti saranno trattati e condizionati negli stabilimenti svedesi ''e restituiti in una forma che ne riduce i volumi e ne garantisce la sicurezza nel lungo termine''. Le operazioni, avviate nella seconda meta' dell'anno, si svolgeranno nell'arco di 42 mesi, ''sotto il controllo delle rispettive autorita' nazionali''. L'accordo, prosegue la nota, ''permette di rispettare i limiti previsti per lo stoccaggio dei rifiuti nei depositi esistenti e completare, quindi, le attivita' di smantellamento della centrale di Caorso gia' autorizzate''. Per Groth Magnus, presidente e amministratore delegato di Studsvik (societa' con 1.100 dipendenti, presente in otto Paesi e quotata alla Borsa di Stoccolma), ''questo accordo offre l' opportunita' di entrare nel mercato italiano e di affermarsi quale operatore globale dell'industria nucleare''. Secondo l' amministratore delegato di Sogin, Massimo Romano, ''l'accordo risolve un'importante criticita' e consente di imprimere un' ulteriore accelerazione al decommissioning della centrale di Caorso''.
fonte ANSA
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