comunicato dell'Udc provinciale
I dipietristi nostrani,guidati da una assessora di Reggi, colmano il vuoto di idee che caratterizza il loro partito,cercando di infangare gli avversari politici con la tecnica del sospetto. L'assessore Gallini non deve chiarire proprio nulla,come sostenuto anche dall'on Foti, in quanto non esiste nessun carico penale nei suoi confronti.Gli amici di Di Pietro non hanno nessuna autorità per processare ,attingendo dal pettegolezzo politico,le persone che non sono in sintonia con la loro concezione giacobina dello Stato,contestata anche dal Presidente della Repubblica.L'UDC sfida i dipietristi a trovare qualche atto amministrativo di Gallini o della giunta Trespidi che possa essere contestato sotto il profilo della trasparenza e della legalità.
Come tangentopoli ha rappresentato la degenerazione affaristica della politica il dipietrismo rappresenta un inquietante e pericolosa forma di qualunquismo giustizialista.Il tentativo destabilizzante dei seguaci di Di Pietro ha comunque provocato un consolidamento dell'alleanza tra UDC e centro destra che si cercherà di realizzare anche nel comune di Piacenza.
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