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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Schiavi macchine, presentato il piano di rilancio. I dubbi di Cna

Si affida a una lunga lettera la Cna per esprimere il proprio disappunto per il piano di rilancio dell'ex Schiavi machcine industriali, un progetto che penalizzerebbe le piccole aziende

 

Abbiamo appreso dalla stampa locale del clima di grande soddisfazione che ha salutato in Provincia la presentazione del Piano Industriale per il rilancio della “Schiavi macchine lavorazione lamiere srl” nata dalle ceneri della “Schiavi Macchine Industriali S.p.A“. La soluzione trovata viene indicata come “modello a tutte le istanze della nostra comunità e come unico modo che abbiamo per uscire dalla crisi e restare competitivi”.

 

Non ci sentiamo di condividere queste valutazioni, in quanto viene lasciato in ombra, in questa operazione, il prezzo che stanno pagando le decine imprese sub-fornitrici, del nostro territorio, che hanno dovuto “digerire” un pagamento a saldo e stralcio del 30% del loro crediti nei confronti della “Schiavi Macchine Industriali S.p.A“.

 

Si potrà obbiettare che la strada del concordato avrebbe dato esiti minori ed in tempi più lunghi; non si capisce, comunque, il risalto mediatico dato all’operazione, che per le imprese sub-fornitrici rasenta l’irrisione.

 

Vogliamo sperare che gli Istituti di Credito interessati all’operazione rilancio della “Schiavi macchine lavorazione lamiere srl”, abbiano la stessa disponibilità ed attenzione per le imprese sub-fornitrici che stanno pagando lo scotto di questa vicenda, mettendo a loro disposizione linee di credito per aiutarle a superare questo difficile passaggio.

Vogliamo ricordare che anche queste imprese hanno dipendenti e al loro interno, molto spesso, mettono in gioco il destino della propria famiglia.
Richiamiamo infine l’attenzione di tutti sul fatto che il modo corretto per affrontare la crisi, più volte da noi sollecitato, non è quello di scaricare sull’anello più debole – l’impresa sub-fornitrice – le difficoltà dell’impresa maggiore. Occorre effettivamente fare squadra, ma tenendo presente sempre tutta la rosa dei giocatori, a partire dalla applicazione delle leggi, quali quella sulla sub-fornitura, che possono garantire rapporti certi e trasparenti fra i diversi componenti la filiera.
 E’ questo il terreno sul quale auspichiamo un confronto con Confindustria Piacenza, che in altre realtà della nostra Regione ha dato risultati interessanti, con l’obbiettivo comune di uscire da questa crisi con un sistema produttivo piacentino più forte, coeso e competitivo.
 
                                 La Presidenza Provinciale CNA

 


Ecco la notizia della presentazione del progetto di rilancio.

Un gruppo di imprenditori piacentini ha presentato oggi il progetto di rilancio di “Schiavi Macchine Industriali” (S.M.I. SpA), storica impresa locale, al Presidente della Provincia, Massimo Trespidi, all'Assessore provinciale al Lavoro, Andrea Paparo, e al sindaco di Podenzano, Alessandro Ghisoni. L'incontro si è svolto in Provincia, alla presenza anche dei rappresentanti sindacali provinciali e aziendali.
Come noto, S.M.I. SpA, storica azienda meccanica di Piacenza, è stata creata a metà anni '50 del secolo scorso dalla famiglia Schiavi, che rappresenta un pezzo di storia dell’industria provinciale (nel 1945 diede vita alla “Cesare Schiavi” per la produzione di impianti grafici per l’imballaggio flessibile). Oggi, S.M.I. SpA conta due impianti produttivi, uno a Gariga ed uno a Castronno, in provincia di Varese, che sono arrivati ad occupare, quando l'azienda era al massimo della sua produzione, 111  dipendenti.
L'azienda produce macchine presso - piegatrici per la piegatura e il taglio della lamiera. Da qualche tempo è in una situazione di difficoltà, aggravata dalla crisi che sta interessando le economie di tutti i paesi del globo. Come è risaputo, il settore macchine utensili - linee automatiche è il più esposto ai fenomeni congiunturali ed il primo a subirne le conseguenze, perché richiede grossi investimenti, che in momenti di crisi sono accantonati. L’operazione è passata attraverso la liquidazione volontaria e l’affitto alla nuova compagine sociale “Schiavi Macchine Industriali Lavorazione Lamiere S.R.L.”. Dall'aprile scorso, i lavoratori S.M.I. sono in cassa integrazione straordinaria e vi rimarranno per 12 mesi, anche se buona parte di loro rientrerà nella nuova impresa.
La nuova azienda è gestita da un gruppo costituito dalla famiglia Schiavi e da altri tre imprenditori piacentini, Giorgio Bassanetti, Fausto Fava e Luciano Mondani. I tre hanno svolto attività imprenditoriale per circa trent'anni nel settore metalmeccanico, a livello di automazione, di macchine per la movimentazione merci e la movimentazione di terra. La nuova azienda ha già avviato la sua attività, sulla base di un progetto industriale che si svilupperà nel tempo tenendo conto delle difficoltà e dell'andamento della crisi. Bassanetti, Fava e Mondani non si limiteranno a far parte della compagine sociale dell'azienda ma, come è importante a questi livelli, la gestiranno direttamente, perché sono imprenditori con queste caratteristiche.
L'incontro in Provincia è servito non solo per presentare a Trespidi e a Paparo la nuova compagine sociale dell'azienda, ma anche per dare un segnale: rimarcare che la crisi non è solo distruttiva, non porta solo a riduzione delle risorse, licenziamenti, cassa integrazione, ma può offrire l'opportunità anche alla nascita di nuove realtà produttive.
“Il processo di rilancio della Schiavi – tiene a dichiarare il Presidente Trespidi – non riguarda solo questa azienda ma altre nostre realtà produttive piacentine, perché in altre aziende si è attivato un rapporto molto forte di collaborazione tra imprenditori ed organizzazioni sindacali, per gestire al meglio gli esuberi ma anche per verificare la possibilità di nascita di nuove imprese. Uno spirito di collaborazione ed una capacità di fare sistema, quelle di cui danno prova imprenditori e sindacati, che si offre come modello a tutte le istanze della nostra comunità e che è l'unico modo che abbiamo per uscire dalla crisi e restare competitivi. Un modo di operare che la Provincia incoraggia e che sosterrà come può. Il nuovo progetto aziendale unisce imprenditori che hanno trent'anni di esperienza con la professionalità e la tradizione di una grande famiglia industriale piacentina. La loro collaborazione vuole essere un incoraggiamento, un invito a tutta la comunità piacentina a sperare, ad avere fiducia, anche in un momento di crisi come questo”.  “La Provincia – rileva l'Assessore Paparo, condividendo la soddisfazione del Presidente Trespidi per come si sta sviluppando la situazione dell'Azienda – sarà a disposizione anche nella gestione del progetto e favorirà ogni percorso di riqualificazione sia del personale necessario alla nuova azienda, sia di quello che eventualmente risultasse in esubero, per una sua rapida ricollocazione”.
Solo una parte, seppure consistente, del personale della vecchia “Schiavi”, infatti, verrà riassorbito dalla nuova azienda.
Oltre ai citati, erano presenti all'incontro in Provincia: Antonio Schiavi, titolare anche di S.M.I., con Nicoletta Fava, liquidatrice della vecchia società, Massimo Garibaldi, consulente del progetto, l'avv. Alberto Chiesa, per il gruppo imprenditoriale, il commercialista Germano Montanari; per il Sindacato, Ivo Bussacchini, per la FIOM CGIL, e Luigi Bernazzani, segretario della FIM CISL, e Catrlo Maggi, delegato sindacale di fabbrica.
 

 
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     stampa

    Commenti:


    CNA hai voluto la bicicletta...
    Cari artigiani, avete sostenuto una provincia di destra, ora ve la pigliate per intero...
    Giampiero
    24/07/2009  17.43


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