Esprime soddisfazione, il sindaco Roberto Reggi, al termine dell’incontro con il sottosegretario di Stato alla Difesa Guido Crosetto svoltosi ieri mattina a Roma. Un confronto cordiale e produttivo, come lo ha definito il primo cittadino di Piacenza, al quale hanno preso parte anche il vicesindaco Francesco Cacciatore, i deputati Paola De Micheli e Massimo Polledri e il generale Resce.
“Oggi – spiega il sindaco – abbiamo ottenuto un risultato molto importante, che è frutto della negoziazione portata avanti durante la riunione, nel ricongiungere il discorso della tutela occupazionale, che per noi resta prioritario, all’aspetto della definizione del fabbisogno di aree del Ministero della Difesa. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto – prosegue Reggi – è emerso che il fabbisogno si può ridistribuire sulle aree di proprietà militare, evitando l’acquisizione e l’occupazione di aree esterne: ciò significa abbattere notevolmente i costi dell’operazione e tutelare il territorio urbano senza compromettere altri spazi”.
Specificamente, come riferisce il sindaco, l’attenzione del Ministero si concentra sull’utilizzo degli spazi della caserma Artale e sul Polo di Mantenimento di viale Malta, includendovi l’ospedale militare ma non i bastioni, il castello e il vallo circostante. “Questo percorso – precisa Reggi – ci consentirebbe di liberare la caserma Lusignani di S. Antonio, il laboratorio Pontieri, la Caserma Niccolai, l’area dell’ex Pertite e il piano caricatore, che verrebbero quindi messi a disposizione della città.”.
Riferendosi all’incontro odierno, il sindaco sottolinea “l’impegno reciproco, di tutte le parti coinvolte, a costruire una proposta operativa per l’uso degli spazi, che sarà inserita nell’aggiornamento del protocollo d’intesa previsto a settembre, in vista della stipula dell’accordo di programma: due appuntamenti cui confidiamo di far intervenire il ministro La Russa o il sottosegretario Crosetto, il quale ci ha garantito che, pur non essendo di sua diretta competenza, monitorerà l’aspetto dello sviluppo occupazionale e si farà interprete di questo aspetto che riteniamo imprescindibile e fondamentale”.
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