Boiardi: "La Lega non doveva votare la legge Gelmini", il comunicato (fonte ufficio stampa)
Sui tagli alle scuole pubbliche Fogliazza e Polledri innalzano l’ennesima cortina fumogena.
A bloccare in autunno la chiusura delle piccole scuole è stata la fermezza degli enti locali (tra cui la Provincia di Piacenza) e la protesta della gente, così come è stata una sentenza della Corte Costituzionale, cioè la Magistratura, (altro che la Lega Nord…) a restituire alle Regioni le competenze sottratte loro dalla coppia Tremonti-Gelmini.
Ora che i buoi sono scappati, e la Lega Nord ha votato e condiviso tutti i provvedimenti di tagli alla scuola pubblica proposti dal Governo, si fa la mossa di chiudere la porta della stalla presentando qualche interrogazione.
Era meglio evitare di arrivare a questo punto: ne avrebbero giovato gli studenti della montagna e dei piccoli paesi inseriti in pluriclassi affollate, i tanti lavoratori precari della scuola cui non sarà rinnovato il contratto di lavoro, le centinaia di famiglie piacentine che non vedranno ammessi i propri figli alle scuole dell’infanzia statali.
I fatti sono i tagli del governo, e quindi anche l’aumento e l’affollamento delle pluriclassi, approvati a Roma dal PdL e dalla Lega Nord, le chiacchiere sono le interrogazioni postume.
Gianluigi Boiardi
|