Una brutta storia di sopraffazione e di bullismo nei confronti di minorenni. Sono cinque i giovani che sono stati denunciati dai carabinieri di Piacenza per estorsione. Sono quattro albanesi, tra cui un 17 enne, e un marocchino di 27 anni. Erano diventati i persecutori di cinque minorenni piacentini, di età compresa tra i 13 e i 15 anni: nell’arco di quasi tre anni li hanno minacciati più volte arrivando anche alla violenza fisica, costringendoli a consegnare loro piccole cifre di denaro, la "paghetta" settimanale, dai 5 ai 6 euro un paio di volte alla settimana. Un'attività di estorsione continuata che ha permesso ai giovani stranieri di raccogliere diverse migliaia di euro. Dopo le indagini i carabinieri sono risaliti al gruppo di estorsori e li ha denunciati.
Il plauso dell'onorevole Tommaso Foti (Pdl):
“Rivolgo un sincero plauso all’Arma dei Carabinieri di Piacenza, al comando del colonnello Paolo Rota Gelmi, per la brillante operazione che ha portato a sgominare una banda di 5 giovani stranieri disoccupati che estorcevano denaro a minorenni, tramite violenze e minacce di morte: attività delinquenziale che si è scoperto durare da anni”.
“Dalla vicenda balza ancora in evidenza il grave problema della criminalità legata agli extracomunitari senza lavoro. Certi personaggi, che arrivano in Italia in modi più o meno leciti, non trovando occupazione – e molto spesso non cercandola nemmeno – si dedicano facilmente ad attività illecite, procurando pericolo sociale e sentimenti di insicurezza nei cittadini”.
“E’ la dimostrazione dell’assoluta necessità di governare i flussi migratori legandoli all’occupazione e di combattere con rigore la criminalità e la clandestinità”.
Il commento del vice presidente della Provincia Maurizio Parma
"Ancora una volta le cronache locali riferiscono di episodi di criminalità compiuti da stranieri senza lavoro. Questa volta i fatti appaiono ancor più gravi perché compiuti ai danni di minorenni. Simili vicende sono l'ennesima conferma di quanto sia importante il legame tra lavoro e immigrazione. Deve essere chiaro che né l'Italia, né il piacentino, sono zone franche, ma territori in cui chiunque lavori onestamente è ben accetto e integrato".
E' il commento del vicepresidente della Provincia e assessore alla sicurezza, Maurizio Parma, appresa la notizia delle cinque denunce per estorsione sporte nei confronti di quattro albanesi e un marocchino che per tre anni avrebbero perseguitato cinque minorenni piacentini, di età compresa tra i 13 e i 15 anni, arrivando anche alla violenza fisica.
"Plaudiamo - prosegue Parma - alla brillante operazione dei militari dell'Arma che ancora una volta hanno assolto egregiamente al loro compito".
"Una brutta vicenda - conclude il vicepresidente e assessore alla sicurezza - che deve far riflettere chi in questi giorni ha mosso critiche strumentali al pacchetto sicurezza. E' nostra intenzione incrementare i servizi di sorveglianza della polizia provinciale per garantire la sicurezza ai cittadini".
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