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Rifondazione: "Tagli scuola, Paparo e Fogliazza si rivolgano al Governo"

Comunicato stampa del Prc regionale

I tremendi effetti dei tagli sulla scuola pubblica operati dalla coppia Gelmini/Tremonti stanno ora davanti agli occhi di tutti. Da tempo Rifondazione, insieme al movimento e alle forze sociali,  ha denunciato gli effetti delle loro politiche.

E non serve, come tenta di fare il consigliere regionale leghista Fogliazza, tentare di sviare l’opinione pubblica interpellando la Regione Emilia-Romagna per i tagli in montagna: è di Tremonti la Legge 133 dell’agosto scorso che reclama risorse da togliere dalla scuola pubblica; sono  della Gelmini il decreto che innalza il numero di alunni per le pluriclassi, la circolare che nega i posti per le nuove scuole dell’infanzia e quella che abbatte le deroghe per gli insegnati di sostegno didattico. Era della Gelmini anche il tentativo di espropriare Regioni ed enti locali della competenza sul dimensionamento della rete scolastica, ma per fortuna ci ha pensato la Corte Costituzionale a sbugiardare il Governo rimettendo i territori nel pieno possesso delle loro prerogative..

E la Gelmini e Tremonti sono ministri di un Governo sostenuto dalla Lega Nord, che con tutta evidenza approva questi tagli e non fa nulla per impedirli, in quanto più impegnata a formare le ronde padane che a difendere i diritti dei più piccoli all’istruzione.

In questi anni la Regione Emilia-Romagna, a differenza del Governo, ha progressivamente investito nell’istruzione e nella formazione facendoli diventare assi fondamentali della propria azione politica-amministrativa, sempre in concerto con Comuni e Province. Regione, Comuni e Province che nel maggio scorso sono andati a Roma al Ministero dell’Istruzione a protestare e a rivendicare le giuste risorse per le nostre scuole.

L’assessore provinciale Paparo afferma che è una situazione senza precedenti: certo, è la prima volta che un Governo non concede neppure un posto per le nuove scuole dell’infanzia, ma spesso, anche in passato, le volontà di tagli nazionali sono state sconfitte dalla protesta e  dalla mobilitazione, accompagnate da concreti investimenti locali. Perché Fogliazza e Paparo assecondano le scelte del Governo senza contestarle e provare a cambiarle? Perché reggono il moccolo di una coalizione, PdL e Lega Nord, che agli investimenti per la scuola pubblica preferisce quelli per i super aerei bombardieri.

Siamo solidali con le famiglie ai cui figli viene negato il diritto alla scuola dell’infanzia, siamo solidali con i ragazzi che dovranno accontentarsi di una scuola ridotta in pluriclassi affollate, siamo solidali con i tanti lavoratori precari della scuola che a causa dei tagli perderanno il posto: ma la solidarietà non basta.

Lanciamo un appello, da Piacenza e dall’Emilia Romagna, a tutte le forze politiche democratiche, ai sindacati, all’associazionismo affinché si sviluppi una forte mobilitazione in tutti i territori, a difesa della scuola pubblica e per modificare l’orientamento ai tagli di risorse deciso dal Governo Berlusconi e dai suoi ministri Tremonti e Gelmini. Una mobilitazione che deve vedere anche le istituzioni e gli enti locali in prima fila per dimostrare concretamente la corrispondenza degli obiettivi dichiarati alle azioni intraprese.

Cari Fogliazza e Paparo, anziché  abbaiare alla luna, chiedete con forza e determinazione al Governo di cambiare strada e agite di conseguenza perché altrimenti sarete anche voi semplicemente conniventi di questi insopportabili tagli e la responsabilità per ogni bambino lasciato fuori dall’uscio della scuola o costretto in pluriclassi affollate, per ogni docente o a.t.a. che perde il lavoro, sarà inequivocabilmente anche vostra.

Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna

Leonardo Masella - capogruppo Prc Emilia-Romagna

 
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