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Sequestrato dai Nas vino per 250mila euro in una cantina piacentina

Il Nas di Parma ha scoperto in due cantine vinicole di Piacenza e Imola tre tonnellate di zucchero e 2mila litri di alcool di contrabbando. Il sospetto è che le sostanze stessero per essere utilizzate per innalzare illecitamente la gradazione dei vini e  produrre in maniera fraudolenta ulteriori quantitativi da successive spremiture di uva. Sono stati sequestrati anche 100.000 litri di vino da tavola Doc e Igt. Denunciati i legali rappresentanti delle aziende vitivinicole.

I dettagli dell'operazione sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa nella caserma dei carabinieri di Piacenza. Complessivamente il valore del vino sequestrato nell'azienda vinicola piacentina è di ben 250mila euro (si tratta di gutturnio, bonarda e barbera, con alcune bottiglie con il marchio Doc e Igt): le bottiglie saranno sottoposte ad analisi per verificare se c'è stata adulterazione del vino. Il titolare dell'azienda piacentina è inoltre stato sanzionato per non aver versato le accise dovute allo Stato: oltre alla multa dovrà pagare 10 volte l'importo non versato.

In una nota la Coldiretti esprime il proprio plauso all'operazione, sottolineando che ''bisogna chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere i primati conquistati dall'Italia che con una produzione di 47 milioni di ettolitri e' il maggior produttore ed esportatore mondiale di vino e vanta oltre il 60 per cento della produzione vinicola nazionale a denominazione di origine''.

L'aggiunta di alcol e zucchero per la produzione di ''vino senza uva'' e' una frode che - sottolinea la Coldiretti - danneggia consumatori e viticoltori.
 

 

 
Voci correlate:
  • Nas
  • vino
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    Commenti:


    nomi e cognomi
    I carabinieri non hanno fornito i nomi delle aziende perchè le indagini e le analisi sul vino sequestrato sono ancora in corso: non si tratta di avvelenamento, ma di possibile sofisticazione con aumento di gradazione alcolica.
    redazione
    12/07/2009  12.50


    ...A QUESTO PUNTO MI SEMBRA GIUSTO BOICOTTARE DA PARTE TUTTO IL VINO PIACENTINO FINO AD INDAGINI CONLCLUSE, CI TENGOP ALLA SALUTE
    alessio
    12/07/2009  11.57

    notizia
    ma ha senso dare notizia di vino adulterato senza fornire i nomi? ci vanno di mezzo anche le aziende agricole serie, no ncapisco il senso di una notzia incompleta
    alessio
    12/07/2009  11.55

    C'e lo volete dire o no !!!!!
    Discutibile atteggiamento degli iquirenti,cioè:bevete tranquilli,se poi vi scolate una bottiglia di questa cantina fantasma,c...i vostri
    Pier
    12/07/2009  10.50

    grave danno d'immagine per l'enogastronomia piacentina
    E' già difficile promuovere i prodotti del nostro territorio senza che ci si mettano questi gravi episodi a peggiorare la situazione. Non parliamo genericamente di "Azienda Piacentina", diciamo chi sono e tuteliamo i produttori onesti. La maggioranza.
    antonio silva
    12/07/2009  10.29

    L'azienda non e' una persona fisica
    Cosa c'entra l'arresto di persone che hanno commesso i reati (che potrebbero non prevedere l'arresto)con il nome dell'azienda (a tutela dei consumatori)? Ancora una informazione(o meglio una non informazione) a senso unico. Volete chiarire?
    aurelio orgoni
    12/07/2009  09.44

    Nomi e Cognomi
    In una situazione come questa sarebbe opportuno dare nomi e cognomi, per tutelare noi consumatori.
    Marco Groppi
    11/07/2009  23.23

    la censura
    le notizie fornite dagli inquirenti a metà non sono notizie
    GIOVANNI
    11/07/2009  20.02


    Le forze dell'ordine facciano pure le loro indagini(SI SPERA VELOCEMENTE),perchè nel frattempo qualche cittadino stà ancora bevendo questa porcheria
    Luigi
    11/07/2009  17.15

    E adesso?
    La fiducia è persa. Adesso tocca agli onesti riuscire a riconquistare la nostra fiducia di consumatori, e non sarà facile.
    Guido
    11/07/2009  16.01

    Nomi e cognomi
    I nomi e cognomi vengono pubblicati quando le forze dell'ordine danno l'autorizzazione, ossia dopo gli arresti di persone coinvolte in reati. Noi, come altri mezzi di informazione, ci atteniamo a questa regola che serve a tutelare indagini ancora in corso
    redazione
    11/07/2009  13.36


    Non fare i nomi delle aziende coinvolte è un'ulteriore presa per il culo per i consumatori
    Luigi
    11/07/2009  13.29

    vino
    sarebbe opportuno rendere noto il nome delle aziende truffatrici per tutelare quelle oneste e non fare di "tutta l'erba un fascio"
    lella
    11/07/2009  13.22

    fate il nome dell'azienda...
    ...io per sicurezza non comprerò più vino piacentino...se non mi dite il nome...
    matteo
    11/07/2009  13.18

    Vogliamo i nomi !!
    Solo una Frase : VOGLIAMO I NOMI, COGNOMI E RAGIONE SOCIALE !!!!!
    Massimo
    11/07/2009  13.02


    Non parlatemi di "gogna mediatica". Gli autori di truffe alimentari devono essere resi noti ai consumatori. Per la salute di tutti e per la tutela di tutti coloro che producono rispettando prima i loro clienti che le leggi, dobbiamo sapere di chi fidarci.
    giovanni
    11/07/2009  11.13

    Diteci chi sono
    Ritengo che sia doveroso rendere pubblico il nome delle aziende (delinquenti!) che si sono rese responsabili di questo ennesimo grave attentato alla salute pubblica. Ciò per tutelare i consumatori e anche le aziende che operano correttamente.
    Massimiliano Imbesi
    11/07/2009  11.10


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