Comunicato stampa di Rifondazione Comunista
La carità e le opere di bene, secondo consuetudine, dovrebbero essere anonime a testimonianza della più intima e sincera volontà di adoperarsi a favore degli altri, ma la giunta di centrodestra della Provincia scambiando le istituzioni per lo scenario di un episodio del “grande fratello” annuncia in pompa magna che devolverà il primo stipendio dei propri componenti al “fondo straordinario diocesano” per l’aiuto alle famiglie colpite dalla crisi. Si potrebbe soprassedere al tentativo di farsi pubblicità a buon mercato se il tutto si esaurisse in uno “spot”, ma dalle parole del neo presidente par di capire che questa della carità sarà la linea della nuova amministrazione così come ci auguriamo che il “principio di sussidiarietà operosa” con la Curia Vescovile non si trasformi in subalternità e forme di abdicazione di ruoli e privatizzazione dei servizi.
Rifondazione Comunista rispetta ovviamente l’impegno pastorale e sociale della chiesa piacentina, ma reclama la più assoluta autonomia dei governi locali e ritiene che questi debbano affrontare lo spinoso tema della crisi economica dando risposte politiche e adottando scelte che ne contrastino strategicamente gli effetti.
Da questo punto di vista rileviamo la differenza di fondo esistente con la precedente esperienza amministrativa che a livello territoriale ha utilizzato tutti gli strumenti possibili - complementari a quelli nazionali e regionali - per sostenere i redditi, per fornire servizi addizionali, integrando le politiche attive del lavoro con la gestione di processi di crisi aziendali, prestando attenzione a quella parte del mondo delle imprese e del lavoro precario non interessate dagli ammortizzatori sociali.
La Provincia, anziché elargire mance, deve consolidare un ruolo di regia per il coordinamento degli interventi facendo leva sulle politiche formative funzionali allo sviluppo di risorse umane adeguate per anticipare la ripresa economica, per la promozione di contratti di lavoro locali che si configurino come contratti di solidarietà, per il rafforzamento dei Centri per l’impiego in quanto strumenti di incontro tra domanda e offerta di lavoro, con la promozione presso le imprese piacentine delle professionalità disponibili sul territorio; proseguendo nell’attuazione del Piano a difesa della sicurezza, regolarità e qualità del lavoro, sottoscritto nella passata consigliatura da Provincia ed Enti piacentini competenti per il monitoraggio degli infortuni sul lavoro, per la diffusione della cultura della sicurezza (con corsi di formazione rivolti a disoccupati, lavoratori ed imprenditori), per la diffusione delle pratiche di responsabilità sociale nelle imprese piacentine.
Se nei prossimi 5 anni le lavoratrici ed i lavoratori piacentini dovranno aspettarsi dalla giunta del centro destra affidamento alla Divina Provvidenza è bene che investano nelle lotte e nell’opposizione per l’affermazione della previdenza sociale.
Roberto Montanari
Segretario prov.le del P.R.C.
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