Diario pendolare del 30 giugno 2009, dal nostro inviato Max Davoli: IL BUON SENSO NON ABITA IN TRENITALIA
Stamattina arrivando alla stazione di Piacenza, il tabellone dei ritardi sembrava un bollettino di guerra: i ritardi accumulati dai treni a medio/lunga percorrenza variavano dagli 80 ai 200 minuti.
A parte il disagio indescrivibile procurato a tutti i pendolari abituati a viaggiare con ES*9776 delle h.8:08, la cosa vergognosa è che in nessun annuncio è stata descritta la causa di questi ritardi mostruosi! Trenitalia si scusa per il disagio punto e basta!
L’ULTERIORE SEGNO DI QUANTO TRENITALIA SIA DISORGANIZZATA E SOPRATTUTTO DI QUANTO SE NE SBATTA ALTAMENTE DEI PROBLEMI CAUSATI ALLE PERSONE CHE LAVORANO E CHE DEVONO RAGGIUNGERE IL POSTO DI LAVORO CON I SUOI “MEZZI” SI è MESSO IN LUCE ANCHE OGGI: IN CIRCOSTANZE DI RITARDI CATASTROFICI COME QUESTE , DATA LA NOTEVOLE AFFLUENZA DI PENDOLARI, CON UN PO’ DI “COGNIZIONE” SI POTREBBE RITARDARE DI QUALCHE MINUTO LA PARTENZA DEL REGIONALE DELLE H.7.59. INVECE NO IL REG.2274 è PARTITO PUNTUALISSIMO ED HA MESSO IN CROCE CENTINAIA DI LAVORATORI CHE HANNO DOVUTO ATTENDERE IL TRENO REGIONALE DELLE 8:45 (REG 20400, UN VERO FORNO, VECCHIO E SPORCHISSIMO!). IL BUON SENSO NON ABITA CERTAMENTE A CASA FS!
Mi è stato poi riferito che alle 9:30 presso la stazione di Piacenza è stato diffuso il seguente messaggio:
“L’Interruzione per accertamenti dell’autorità giudiziaria sulla linea Bologna-Piacenza è terminata, la circolazione riprende gradualmente, ci scusiamo per il disagio”
ALLA BUON ORA!
Riceviamo e pubblichiamo anche dal presidente dell'associazione pendolari Ettore Fittavolini la seguente testimonianza
Confermo quanto scritto dal collega Davoli, ovvero il buonsenso non abita in Trenitalia, tantomeno lo si trova in vendita nei supermercati, per cui è acquistabile dai cervelloni che dirigono il traffico ferroviario alla stazione di Piacenza, ma non solo.
Stamattina il primo regionale utile per Milano , il Parma delle 6,44 è arrivato in ritardo, e non è stato fatto attendere, come sarebbe stato doveroso, poiché il regionale da Bologna delle 7,08 era stato soppresso.
La stessa cosa si è verificata con il regionale delle 6,48 che partiva da Piacenza per Milano S. San Giovanni.
Quindi tutti i viaggiatori che erano arrivati nel frattempo in stazione si sono trovati senza treni.
Oltretutto, gli annunci sonori diffusi erano assenti o come al solito criptici, tipo “ ritardo causa intervento dell’autorità giudiziaria “.
Avremmo gradito che i signori del gabbiotto di RFI avessero comunicato quale fosse il primo treno utile per Milano ma che avessero anche operato modifiche alla circolazione.
Cosa che avviene regolarmente aldilà del Po quando un Mantova – Milano fa ritardo ed i treni da Piacenza vengono fatti fermare in modalità straordinaria sia a Codogno che a Casalpusterlengo, senza che nessuna informazione venga mai fornita ai passeggeri.
Dire che i signori del vapore si dovrebbero vergognare per la dissennata gestione del traffico ferroviario è affermare l’ovvio…