PONTE SUL PO l'esito della conferenza dei servizi in prefettura - Nuovo ponte, l'accordo c'è. Sono venute meno le prescrizioni della Soprintendenza lombarda, e in prefettura a Piacenza è stato dato l'atteso via libera alla realizzazione del nuovo viadotto. A dare la notizia il presidente della Provincia Massimo Trespidi. I tempi tecnici decorrono da oggi: entro 14 mesi Piacenza sarà nuovamente collegata con la sponda lombarda. "La decisione è stata quella attesa da tutti: abbiamo espresso parere favorevole in merito al progetto (redatto da Anas, ndr) - dice Trespidi - e quindi andiamo subito in gara. Abbiamo lavorato per andare a questa soluzione. I tempi? Ci sono quelli tecnici di screening, ma quelli per la realizzazione decorrono da oggi. Siamo soddisfatti: ogni tanto bisogna morsicare la coda del cane per farlo andare più velocemente". Il presidente della Provincia ha anche annunciato l'imminente approvazione del decreto d'urgenza che permettera' di dimezzare i tempi per il ripristino dell'infrastruttura: "Il Consiglio dei ministri firmera' il decreto venerdi' e da li' in poi avremo spazio libero per approfondimenti e abbellimenti estetici per il nuovo ponte".
De Lorenzo (Anas): "Lavori in 14 mesi a partire dal dissequestro del ponte crollato"
Al termine della conferenza dei servizi, il capo compartimento Anas Claudio De Lorenzo ha spiegato che i 14 mesi per la realizzazione del nuovo ponte decorerranno dal giorno del dissequestro di quello crollato da parte della magistratura di Lodi. "Alla progettazione definitiva - ha specificato - servirà un mese per gli approfondimenti statici che eseguiremo comunque, abbiamo già ottenuto la compatibilità idraulica con l'Aipo, mentre verranno effettuati approfondimenti con il Comune di Piacenza e la soprintendenza emiliana sull'aspetto del nuovo ponte all'altezza dell'innesto piacentino, per migliorarne alcune caratteristiche estetiche. Il ponte sarà dotato di pista ciclabile illuminata e videosorvegliata. Ora aspettiamo anche l'ordinanza di protezione civile per poi procedere con la gara in modalità più accelerata. I tempi sono quelli confermati e li rispetteremo compatibilmente al lavoro della magistratura, che non intendiamo condizionare in alcun modo". Soddisfatto il progettista del nuovo ponte Michele Mele: "Alla fine il nostro progetto è al contempo conservativo e corretto dal punto di vista della sicurezza".
Reggi: progetto di qualità, non vogliamo il "serraglio"
Si terrà in municipio mercoledì prossimo un incontro di approfondimento tra il Comune di Piacenza, la soprintendenza emiliana il progettista dell'Anas Michele Mele, con l'obiettivo di apportare tutti quei miglioramenti estetici in grado di fare del nuovo viadotto una porta degna per la città. "L'impegno dell'Anas per la sua realizzazione - ha sottolineato Reggi - è importante, ma ora in sede di progettazione chiediamo di più: che siano inseriti accorgimenti costruttivi di qualità. Ad esempio nell'innesto del ponte con barriera Milano abbiamo chiesto di non vedere più quella recinzione che sembra un serraglio, che vengano utilizzate ringhiere di carattere storico e finite con pregio".
Lo sfogo della soprintendente lombarda Silvana Garufi: "Domani mi dimetto"
Nega che le sue dimissioni (annunciate per domani dalla carica di Soprintendente ai beni architettonici della Lombardia) siano legate alla vicenda del ponte sul Po, ma ammette il suo dissenso profondo dalla soluzione progettuale adottata. "Non abbiamo condiviso - afferma con una certa amarezza - ma ci siamo adeguati, d'altronde siamo stati insultati da alcuni giornali". "Volevamo un restauro scientifico degli archi del viadotto ed in particolare di infrastrutture che hanno un tipologia unica di costruzione per un manufatto del 1906, con oltre 103 anni di storia e l'utilizzo per la prima volta del cemento armato. Si poteva conservare molto di più e abbiamo visto che con uno sforzo minimo, rispetto all'ipotesi iniziale di demolizione totale, siamo riusciti a salvare le pile. Fin dall'inizio non sono mai state prese in considerazione soluzioni alternative alla ricostruzione completa".
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Oggi primo luglio riunione decisiva della Conferenza dei servizi per il ponte sul Po. Sul tavolo che si riunirà in Prefettura arriverà il progetto modificato da Anas. Intanto tra ieri e oggi in Comune sono stati raccolti tutti i pareri e le osservazione degli uffici competenti relativi alla progettazione, assieme a quelli della Commissione qualità paesaggistica e architettonica. "C'è una parte della progettazione ancora tutta da decidere - ha commentato l'assessore alla viabilità Pierangelo Carbone - dall'arredo della sovrastruttura, all'aspetto, oltre all'illuminazione. Auspichiamo un coinvolgimento nei livelli della progettazione della struttura e della realizzazione".
Secondo Carbone restano interrogativi sul procedimento di realizzazione del ponte: pare che per posizionare la struttura metallica con le campate triangolari sulle pile, si spinga l'impalcato dalla sponda lombarda. "E' una tecnica che vorremmo approfondire per evitare ogni problema".
Riguardo alla posizione che terrà la Soprintendenza lombarda sui vincoli delle pile non ci sono grosse indicazioni, la sensazione è che dovrebbe mantenere una posizione più morbida, permettendo così la realizzazione del nuovo ponte secondo il progetto stilato da Anas.
Intanto la Procura di Lodi ha emesso sedici avvisi di garanzia per il crollo del ponte sul Po. Si tratta di funzionari Anas del compartimento della Lombardia in servizio dal 1995 ad oggi. Le accuse sono lesioni colpose e disastro colposo. Tra gli indagati ci sarebbe anche l'ingegner Claudio De Lorenzo, attuale capo compartimento Anas della Lombardia, atteso a Piacenza per il vertice in prefettura.
AGGIORNAMENTO 29 GIUGNO: Oggi è previsto un incontro tra la Soprintendenza della Lombardia ed Anas. In primo piano sempre la questione dei vincoli sulle pile sulla sponda lodigiana. Nel caso in cui la Soprintedenza lombarda desse il via libera definitivo sarebbe possibile procedere con la costruzione del nuovo ponte e la realizzazione di quello temporaneo.
Il cda dell’Anas ha approvato il finanziamento per i servizi di progettazione definitiva ed esecutiva e per la realizzazione e la gestione del ponte provvisorio sul fiume Po, sulla via Emilia, fra Lodi e Piacenza. Il ponte provvisorio avrà una durata di 14 mesi, corrispondente al tempo di costruzione del nuovo ponte sul Po. L'importo complessivo per la costruzione del ponte provvisorio ammonta a quasi 7 milioni di euro.
Per consentire di fare la gara è stata conferita delega al Capo Compartimento Anas della Viabilità per la Lombardia Claudio De Lorenzo. La gara sarà esperita con procedure d’urgenza nei tempi tecnici più brevi possibili. «Manteniamo gli impegni presi con il Governo, gli enti locali e con i cittadini - ha detto il presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Da parte di Anas c'è tutta la volontà di provvedere, nei tempi previsti, al ripristino definitivo del collegamento tra la sponda lodigiana e quella piacentina del fiume Po».
Il cda di Anas ha anche ascoltato un’ampia relazione dei progettisti interni e del professor Michele Mele, ordinario di Tecnica delle Costruzioni all’Università La Sapienza di Roma, sul progetto sviluppato per la costruzione del nuovo ponte, confermando l'impegno di realizzarlo in 14 mesi ed auspicando di ottenere in tempi brevi tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli enti competenti per poter procedere al completamento della progettazione, alle indagini geognostiche e all’avvio e all’esecuzione dei lavori.
Il nuovo ponte sul Po sarà lungo circa 1,1 chilometri, con una carreggiata stradale di 9,5 metri che, nella zona terminale lato Piacenza, si amplia fino a 11,25 metri e ospita, per tutta la sua lunghezza, un percorso ciclabile di 3 metri di larghezza. L’attraversamento del fiume verrà realizzato utilizzando le attuali pile sulle quali verrà varato un impalcato metallico a trave reticolare di altezza non superiore a 4 metri, ottenendo un notevole aumento dei margini di sicurezza rispetto ai valori di massima piena del fiume. Nella zona golenale sul lato di Piacenza si prevede la conservazione delle attuali strutture ad arco, che verranno opportunamente rinforzate. Il nuovo ponte sarà inoltre dotato dei più moderni sistemi di protezione che lo renderanno antisismico.
Il cda di Anas infine ha espresso «apprezzamento per l’annunciata emanazione dell’ordinanza di Protezione civile che consentirà di realizzare l’opera con le procedure più veloci, venendo incontro alle esigenze espresse dalle Istituzioni locali e dalle popolazioni».