Fonte ufficio stampa Gianluigi Boiardi:
"Apprendo con favore le dichiarazioni rilasciate sulla stampa dagli esponenti della Lega Nord di Piacenza in merito, tra l'altro, all'eventuale accordo con l'opposizione relativo alla elezione del Presidente del Consiglio provinciale. Ritengo importante tale affermazione in quanto la Presidenza del Consiglio e' l'organo istituzionale di assoluta garanzia, tanto che il regolamento stesso prescrive che, nelle prime due votazioni, si debba raggiungere la maggioranza dei due terzi per l'elezione del Presidente. Mi auguro che tale proposta sia condivisa anche dalle altre forze di maggioranza e, da parte mia, posso assicurare che, se cosi' sara', prenderemo in seria considerazione tale proposta".
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Ieri sera si è tenuta l'attesa direzione provinciale del Pd del dopo voto. Si tratta del primo confronto interno al partito piacentino reduce dalla sconfitta alle elezioni provinciali: presente anche Gianluigi Boiardi, il presidente uscente che all'indomani della tornata elettorale è stato oggetto degli strali polemici di diversi esponenti democratici, in primis Ernesto Carini. Boiardi ha ribattuto rilanciando, con la proposta di formare un gruppo unico dell'opposizione in via Garibaldi. Ma il piatto forte deve essere stato l'analisi del voto, ed in particolare il significativo differenziale di consensi tra le europee e le provinciali: ne esce un Pd assai più debole nel voto amministrativo locale, rispetto a quello nazionale. In alcuni collegi della città l'emorragia di voti è particolarmente pesante: - 4,7 % nel collegio 7, - 7 % nel collegio 8 e - 8,6 % nel collegio 3 di Borgotrebbia. Da alcuni settori del partito è facile prevedere che arrivi un deciso appello al rinnovamento contro le vecchie logiche "correntizie" e di tutela della vecchia classe dirigente.
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