Veramente tempi duri per quelle amministrazioni che s'ingegnano di organizzare concorsi per la realizzazione di edifici ad uso pubblico. Dopo la nota vicenda del palazzo unico degli uffici piacentino (annullato dopo il vizio formale legato ad uno dei commissari), a poche decine di chilometri di distanza da noi, c'è chi non se la passa meglio. L'amministrazione provinciale di centrodestra di Bergamo si è vista bocciare nei giorni scorsi dal Tar la procedura per la realizzazione del nuovo palazzo della Provincia, con il concorso vinto dalla star internazionale Arata Isozaki. I giudici hanno ritenuto irregolare la procedura con cui erano stati scelti i 10 progetti finalisti (su 130). Guarda caso il concorso bergamasco era stato citato a modello da Giacomo Vaciago in consiglio comunale (durante la seduta dedicata al dibattito su Palazzo Uffici di lunedì scorso): "Ho parlato - aveva spiegato l'ex sindaco - con il responsabile del concorso, che aveva sei commissari interni che costavano meno di Aldo Cibic (il commissario contestato), con 5mila euro ciascuno se la sono cavata; e il presidente era il rettore dell'Università". Anche a Bergamo tutto da rifare.
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