Domani e domenica, in occasione dell’antica Fiera di S. Giovanni a Bobbio che apre ufficialmente la stagione estiva e turistica della capitale storica della montagna piacentina, Piazza del Duomo si tingerà del vivido giallo delle bandiere e degli stand della Coldiretti, per offrire alle migliaia di visitatori che affolleranno l’antico borgo, gli straordinari prodotti del territorio, quegli stessi che solo Coldiretti, con la sua capillare presenza nelle zone svantaggiate del territorio della nostra provincia, ha contribuito in questi anni a mantenere, tutelare e valorizzare, consentendo agli imprenditori agricoli che vi sono rimasti ad operare, di conseguire ancora un adeguato reddito per le aziende e le loro famiglie. Non a caso oggi, grazie alla legge sulla multifunzionalità voluta da Coldiretti, grazie alle produzioni “di nicchia”, alla sempre più capillare presenza di agriturismi, con la vendita diretta in azienda e nei mercati contadini, con le attività connesse alla cura e la salvaguardia del territorio, anche in queste zone, si sta verificando un incoraggiante ritorno dei giovani all’attività agricola.
Così domenica 21 giugno, alle 10, alla presenza della autorità cittadine, con alla testa il neo-sindaco Marco Rossi, alla presenza del presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi e del responsabile di zona Roberto Filippini,  verrà inaugurata la Fiera di S.Giovanni e il mercato contadino di Coldiretti con oltre venti aziende provenienti da tutta la provincia che proporranno, attraverso la vendita diretta, tutte le specialità enogastronomiche, dal pane derivato dalle farine delle aziende agricole locali, al formaggio, dal miele al vino, dai salumi agli ortaggi e confetture.
Naturalmente ampio spazio anche alle tradizioni gastronomiche del territorio: in particolare, con l’ausilio delle locali massaie e il coordinamento di Coldiretti, verranno preparati “in diretta” i maccheroni (pasta  tipica  di Bobbio), in parte confezionati a mano, con l'ago, in parte con l'ausilio di un piccolo torchio artigianale. Questa pasta, dopo la cottura, viene di solito servita, con sugo di funghi, o di selvaggina nei ristoranti locali. Sempre in piazza, preparazione “in diretta” di mozzarella con il latte di alcune stalle che operano nelle zone limitrofe.
Con la sua significativa presenza alla Fiera, Coldiretti ribadisce il proprio ruolo di un’associazione che, unica, ha sempre tutelato il lavoro delle aziende nelle zone svantaggiate; quello piacentino in particolare, dalla pianura alla montagna, è in grado di garantire una diversificazione produttiva quasi unica in Italia, una produzione che oggi Coldiretti è impegnata a tutelare con la valorizzazione di una filiera tutta locale, tutta italiana, ovvero il massimo della qualità, della distintività, della sicurezza, con prodotti a km zero, a difesa dei diritti dei consumatori.