Tira già aria di congresso nel Partito Democratico, con la candidatura alla leadership ampiamente prevista di Pierluigi Bersani, e quella che si sta profilando dell'attuale segretario Dario Franceschini, sostenuto dal suo predecessore Walter Veltroni. Con la possibilità che possa spuntare anche un outsider, in vista della prima assise - che dovrebbe tenersi in ottobre - e dell'importante appendice delle primarie per la scelta del nuovo segretario, sulla base di precise piattaforme politiche. Se a livello nazionale impazza già il gioco del "chi sta con chi", ancor prima della discussione sui programmi e i valori, a Piacenza sembra prevalere un atteggiamento più attendista. E le "anime" del Pd piacentino, formatesi nelle ormai lontane primarie del 2007, potrebbero subire un deciso rimescolamento. Con Bersani sono schierati il dirigente nazionale Maurizio Migliavacca, il consigliere regionale Nino Beretta e Carlo Berra, ma altri "pezzi" dell'area ex Ds potrebbero non scegliere l'ex ministro. Lo stesso gruppo dirigente ex "veltroniano", con il segretario Paolo Botti, per il momento preferirebbe stare alla finestra. Così come l'area che fa riferimento a Rosy Bindi con Giovanna Calciati. Poco definita la situazione anche nella cosiddetta area "lettiana": se da un lato, è assai probabile che il sindaco Roberto Reggi e la parlamentare Paola De Micheli seguano il percorso politico tracciato da Enrico Letta, con l'alleanza con Bersani, altri esponenti di estrazione ex democristiana stanno riflettendo più attentamente sul da farsi. E' certo che una fetta importante di partito che proviene dalla Margherita (Silvio Bisotti, Mario Spezia) si schiererà con Dario Franceschini. La situazione evolverà assai rapidamente, soprattutto in vista del termine ultimo per il tesseramento al Pd, per ora stabilito al 21 luglio.
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