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Donare sangue, Ausl e Avis insieme: domenica la giornata della donazione
  

Donare sangue, un piccolo gesto può fare la differenza
Ausl e Avis insieme per promuovere la donazione


In occasione della giornata dedicata alla promozione della donazione di sangue (domenica 14 giugno), l’Azienda Usl di Piacenza e l’associazione Avis rinnovano la propria collaborazione e uniscono le forze per sensibilizzare la popolazione.

Tra le prossime iniziative si segnalano:

  Festa della Musica
Venerdì 19 giugno, alle ore 17, all’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, è previsto un concerto dedicato in particolare ai ricoverati e ai visitatori.
Nella piacevole cornice della piazzetta, tra fontane, spazi verdi e panchine, lo spazio è per il jazz (“Da Gerswin a Steve Wonder”): protagonisti sono Davide Corini al piano e Max Guerrini alla voce.
L’occasione è propizia per mettere in evidenza il bisogno di sangue e quindi, anche di  nuovi donatori, attraverso la distribuzione di depliant e opuscoli dedicati (curata dal personale dell’Azienda e da volontari Avis e Gaps).

  Un donatore di sangue lo sa.
             L’estate non significa solo vacanza!
Con questo messaggio la Regione e le associazioni si rivolgono ai donatori per chiedere di effettuare una donazione prima delle vacanze estive.
L’invito è contenuto nei due numeri “speciali” delle riviste delle due associazioni (che saranno inviate in questi giorni a casa degli oltre 160mila donatori e donatrici) e in locandine che saranno affisse.
“Arriva l’estate e il bisogno di sangue aumenta. Tantissimi turisti italiani e stranieri scelgono l’Emilia-Romagna per passare le loro vacanze. Inoltre, anche in estate, l’Emilia-Romagna intende continuare a contribuire all’autosufficienza nazionale inviando sangue alle Regioni che, con la raccolta, non riescono soddisfare le esigenze dei loro servizi”, si legge nelle pagine dei due numeri speciali.
A Piacenza l’associazione Avis promuove alcuni spot radiofonici su Radio Sound e spazi pubblicitari sui quotidiani locali Libertà e La Cronaca di Piacenza, per veicolare il messaggio.


  Il sangue artificiale: realtà o scoop mediatico?
Sul prossimo numero (in stampa) di Confronti, rivista  dell’Ausl di Piacenza dedicata ai medici di famiglia e pediatri di libera scelta, è pubblicato un interessante articolo del dottor Agostino Rossi, direttore del Centro immunotrasfusionale dell’ospedale di Piacenza.

Ausl e Avis sono state protagoniste anche di altre iniziativa nei mesi scorsi.

  Educazione alla solidarietà e alla sensibilizzazione al dono del sangue: 200 nuovi donatori
I medici dell’Avis e del Centro immunotrasfusionale dell’ospedale di Piacenza sono stati protagonisti di una serie di “lezioni” nelle scuole superiori di città e provincia. La campagna di educazione ha toccato anche le sedi dell’Università Cattolica del Sacroo Cuore e del Politecnico, nonché la scuola allievi della Polizia di Stato e il collegio Alberoni.
Obiettivo: insegnare ai giovani il valore della vita e a essere solidali con gli altri. Tra gli argomenti trattati anche nozioni di anatomia e fisiologia del sangue, gruppi sanguigni, buon uso del sangue, idoneità alla donazione e modalità di prelievi.

L’attività di promozione alla donazione di sangue ha portato, in questo contesto, a reclutare potenziali donatori (200), che si sono già sottoposti alla visita medica e agli accertamenti per l’idoneità e, conseguentemente, alla donazione.


  Concorso “Red submarine. Il talento ce l’hai nel sangue: fallo emergere!”
Studenti delle scuole superiori di Piacenza e provincia hanno partecipato all’iniziativa promossa dalla Regione Emilia Romagna. Tra i 143 progetti inviati, il migliore in assoluto è stato giudicato quello presentato dalla classe IV A dell’istituto tecnico commerciale Voltadi Borgonovo.


  Volontari Gaps: incontro per valorizzare la donazione del sangue
Nell’ambito del corso di formazione per i volontari del Gaps (Gruppo accoglienza pronto soccorso), si è tenuto un incontro dedicato al tema della promozione e valorizzazione della donazione di sangue. Hanno partecipato i professionisti dell’Ausl di Piacenza e il presidente dell’Avis provinciale Laura Bocciarelli.

Il presidente del Gaps, Stefano Cugini - che ha introdotto i relatori - ha dimostrato ampia soddisfazione per l’iniziativa, ritenuta interessante e costruttiva tra associazioni di volontariato, in un’ottica reciproca di solidarietà e rispetto per la vita.
La presidente Avis Bocciarelli, accompagnata da alcuni donatori, ha illustrato con chiarezza e semplicità la mission dell’associazione che, dal 1927 (anno in cui il dottor Antonio Formentano istituiva il primo nucleo di donatori del sangue) ha continuato a promuovere efficacemente le donazioni. Volontarietà e gratuità, oltre che l’anonimato del sangue donato, sono quindi l’emblema di Avis.
A Piacenza, ha proseguito la presidente, oltre al Centro immunotrasfusionale, ci sono i punti di raccolta a Fiorenzuola e Castelsangiovanni e nelle sedi comunali, preposti alla raccolta giornaliera o periodica di sangue o di emocomponenti.
Il dottor Agostino Rossi, direttore del Centro immunotrasfusionale, dopo aver illustrato anatomia e fisiologia del sangue, ha spiegato le modalità di prelievo per la donazione, che avvengono con accuratezza e sono disciplinate da leggi, in continuo aggiornamento, dato l’evolversi delle nuove acquisizioni tecnologiche, tra le quali, le più importanti, dal punto di vista  della sicurezza trasfusionale, sono gli esami di biologia molecolare. Queste metodiche, che si basano sulla ricerca degli acidi nucleici virali, abbreviano di molto il cosiddetto “periodo finestra”, durante il quale il donatore potrebbe già essere stato infettato da alcuni virus (HIV, HCV, HBV) ed essere sieronegativo, cioè non aver ancora prodotto gli anticorpi specifici.
Il candidato donatore, che deve essere in stato di buona salute, deve compilare con la massima veridicità un questionario anamnestico, nel quale sarà tenuto a rispondere riguardo a malattie pregresse, ma soprattutto recenti, eventuali terapie in corso e rapporti sessuali ad alto rischio di contagio. Il dottor Rossi ha sottolineato che le motivazioni a donare il sangue nascono dalla necessità sempre maggiore di far fronte, attraverso la trasfusione di sangue o di emocomponenti, a emergenze in campo chirurgico, oncologico e dei trapianti.
Molte sono state le domande dei partecipanti, che hanno seguito con attenzione e interesse gli argomenti.
 

 
Voci correlate:
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