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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Referendum: fallito il quorum. Affluenza al 20,50% a Piacenza I RISULTATI

Aggiornamento ore 15 del 22 giugno. Urne chiuse per la consultazione referendaria, che ha visto la partecipazione del 20,50 per cento dei piacentini. Lievemente superiore alla media il dato relativo al terzo questito, quello sulle candidature multiple: 20,90%. Tra i Comuni in Provincia dove l'afflenza è stata più alta si segnala Alseno (23%), Calendasco (22%), Fiorenzuola (24%), Gossolengo (24%), Piacenza (23%) e Sarmato (24%). Percentuali che, in linea con il dato nazionale, non consentono il raggiungimento del quorum. Per il quesito numero 1, l'80,39% dei votanti si è detto favorevole all'abrogazione del premio di maggioranza per la coalizione alla Camera (contrari il 19,61%). Per il secondo quesito,  l'80,65% si è detto favorevole all'abolizione del premio di maggioranza per la coalizione al Senato, 19,35% i contrari. Terzo quesito (sulle candidature multiple): 90,20% favorevole all'abolizione, 9,8% contrario.

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Non raggiunge il 15 % l'affluenza al voto dei tre referendum elettorali a Piacenza e provincia: alle ore 22 di ieri si è recato alle urne il 14,55 % degli aventi diritto, secondo i dati del Ministero dell'Interno. Per leggere nel dettaglio le percentuali dei comuni vedere qui . Leggermente più alta (al 14,76%) l'affluenza per il referendum n. 3 rispetto ai primi due quesiti. Dunque una prima giornata di voto con una partecipazione decisamente bassa, addirittura al di sotto della media nazionale (superiore al 16 % per il terzo quesito): occorre ricordare che a Piacenza non si è verificato alcun effetto traino delle altre elezioni amministrative, non essendoci alcun ballottaggio in programma. Con questi numeri il raggiungimento del quorum appara assai difficile, se non proibitivo. Urne aperte ancora oggi dalle 7 alle 15.

AGGIORNAMENTO ORE 19 DOMENICA 21 GIUGNO Si mantiene bassa l'affluenza al voto: alle ore 19 in provincia di Piacenza si è recato alle urne il 10,6 % degli aventi diritto, secondo i dati del Ministerno dell'Interno. Per leggere nel dettaglio le percentuali dei comuni vedere qui . Leggermente più alta (al 10,77%) l'affluenza per il referendum n. 3 rispetto ai primi due quesiti. Oggi si vota fino alle 22. Domani dalle 7 alle 15. Il prossimo dato sull'affluenza alle 22.

 

 

 

 

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Giornate di super lavoro per l'ufficio elettorale del Comune di Piacenza, alle prese con la necessità di sostituire gli scrutatori, "arruolati" per i referendum elettorali, che hanno dato forfait. Ieri, secondo gli uffici di viale Beverora, sono stati rimpiazzati 222 scrutatori su i 346 necessari per presidiare le 108 sezioni aperte nel capoluogo cittadino domenica e lunedìIL SITO WEB DEL COMITATO PROMOTORE LA POSIZIONE DEL PD LA POSIZIONE DELL'UDC LA POSIZIONE DEI COMUNISTI ITALIANI

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Domenica 21 e lunedì 22 giugno, si vota per i referendum elettorali: dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Proviamo a spiegarvi su che cosa i cittadini devono esprimersi. Attraverso il referendum abrogativo, i cittadini possono chiedere di cancellare in toto o in parte una legge. I quesiti referendari sulla legge elettorale in vigore, per i quali saremo chiamati al voto, sono tre. Il primo ed il secondo chiedono ai cittadini di pronunciarsi in merito all’attuale premio di maggioranza che viene riconosciuto al Partito o alla coalizione di liste che si aggiudichi più voti alla Camera ed al Senato. C’è poi da rispondere al terzo quesito, relativo all’attuale possibilità che un candidato possa presentarsi in più circoscrizioni.

Attraverso il referendum abrogativo, i cittadini possono chiedere di cancellare in toto od in parte una Legge. I quesiti referendari per i quali saremo chiamati al voto sono tre e riguardano alcune modifiche alla legge elettorale in vigore, con la quale abbiamo votato nell'aprile del 2008. Il primo ed il secondo chiedono ai cittadini di pronunciarsi in merito all’attuale premio di maggioranza che viene riconosciuto al Partito o alla coalizione di liste che si aggiudichi più voti alla Camera ed al Senato. E’ il sistema proporzionale approvato nel 2006, chiamato “Legge proporzionale” che, in definitiva, toglie qualsiasi possibilità agli elettori di esercitare il proprio diritto di scegliere i rappresentanti che preferisce. La scelta degli stessi è affidata alle segreterie dei partiti che hanno il potere di nominarli. Ma in questo modo, la cittadinanza perde in maniera univoca, il rapporto con gli eleggendi stessi. La lista è quella. Non si può far altro che votare un pacchetto chiuso chiavi in mano, scelto da altri.

Nel caso vincesse il “SI” la conseguenza sarebbe che il premio di maggioranza verrebbe attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Ma non è tutto. Un altro effetto sarebbe che abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero innalzate le soglie di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso del 4% alla Camera e 8% al Senato. Dunque la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, mentre le liste dovrebbero riuscire a superare lo sbarramento.

C’è poi da rispondere al terzo quesito, relativo all’attuale possibilità che un candidato possa presentarsi in più circoscrizioni. La possibilità di essere eletti in più di una circoscrizione, rende ancor più possibile l’assoluta vittoria di una Partito o coalizione di liste, poiché nel caso di vittoria plurima, l’eletto può scegliere il seggio, lasciando agli altri candidati del proprio partito, la garanzia di allocazione. Attualmente, la maggior parte dei parlamentari hanno trovato posto “grazie” a questa normativa. Rispondendo “SI” a questo quesito, viene abrogata questa possibilità, tornando ad una più corretta presenza di candidati di vari partiti politici. 

Referendum 21 e 22 giugno – trasporto disabili

L’Amministrazione Comunale di Piacenza – Settore Servizi Sociali e Abitativi – in occasione delle consultazioni referendarie che si terranno nei giorni 21 e 22 Giugno 2009, ha predisposto un servizio di trasporto gratuito – per il raggiungimento dei seggi elettorali – a favore degli elettori portatori di disabilità con difficoltà di deambulazione.
Il servizio verrà effettuato con un minibus, appositamente attrezzato e munito di pedana con elevatore per le carrozzelle. I portatori di disabilità già autorizzati dall’Amministrazione Comunale ad usufruire del Servizio “Prontobus” potranno effettuare la prenotazione telefonicamente entro e non oltre le ore 12 del  18 giugno presso il Settore servizi sociali e abitativi di questo Comune al numero 0523/492720; le persone che intendessero invece usufruire del servizio di trasporto esclusivamente in occasione delle consultazioni referendarie e sono impossibilitate ad utilizzare i mezzi pubblici, sono invitate a far pervenire, entro le ore 12 del 18 giugno, al suddetto Ufficio – Via Taverna, 39 – Segreteria-Trasporti – primo piano, una richiesta scritta, in carta libera, corredata dalla copia del certificato elettorale, dalla copia del certificato di invalidità o dal certificato del medico curante attestante l’impossibilità di usufruire dei mezzi pubblici e la copia del documento di identità in corso di validità.
 

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 12 DOMENICA 21 GIUGNO E' decisamente bassa l'affluenza al voto registrata alle ore 12 in provincia di Piacenza. Si è recato alle urne solo il 4,55 % degli aventi diritto, secondo i dati del Ministerno dell'Interno. Per leggere nel dettaglio le percentuali dei comuni vedere qui . Leggermente più alta (al 4,59 %) l'affluenza per io referendum n. 3 rispetto ai primi due quesiti. Oggi si vota fino alle 22. Domani dalle 7 alle 15. Il prossimo dato sull'affluenza alle 19.

 
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  • referendum
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    Commenti:


    @ teo
    non preoccuparti che ho ben presente anche i miei doveri di cittadino, dal pagare le tasse in giù. lasciare a pochi il diritto di decidere per tutti mi pare un pericolo per la democrazia
    amilcare stoppini
    23/06/2009  10.27


    a parte che "è indegno di un paese civile" avere un presidente che non rispetta la dignità delle donne in modo così eclatante, si può comunque chiedersi se ha trombato e ANDARE ANCHE A VOTARE. SEMPRE
    paolo
    23/06/2009  01.27


    peccato che in Italia i cittadini abbiano solo diritti!dei doveri non si ricordano mai!Io abolirei il quorum e chi ha voglia decide anche per chi dorme sul divano
    teo
    22/06/2009  22.49


    personalmente non sono andato a votare, ho esercitato il mio diritto di non voto ad un referendum, anche perchè non condividevo nessuno dei 3
    amilcare stoppini
    22/06/2009  17.38

    Referendum
    Parole sante Paolo,forse gli italiani sono più interessati a sapere se il premier ha trombato o meno...viva la repubblica delle banane.
    Pierluigi
    22/06/2009  15.37

    privilegi e snobismo
    votare è un privilegio di pochi al mondo. forse è più gratifiante starsene a casa esprimendo con snobismo e supponenza la nostra lussuosa pigrizia. slavo poi lamentarci che le cose non funzionano.
    paolo
    22/06/2009  09.44


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